Radio Radio e AIFA

...e la responsabilità degli influencer

Quando un video su Facebook in meno di 24 ore raggiunge trecentomila visualizzazioni, chi l’ha fatto è definibile a tutti gli effetti un “influencer”.

Il video dal titolo:

DOCUMENTO AIFA CAMBIA I GIOCHI SUI VACCINI ▷ “ORA È PROVATO NON CONFERMANO EFFICACIA E SICUREZZA”

In 23 ore è riuscito a raggiungere oltre 300mila persone su FB, non oso immaginare le condivisioni su altre piattaforme. Il video dura 12 minuti, durante i quali ci sentiamo dire che con l’obbligo vaccinale torniamo indietro di ottant’anni, prima notizia data da Duranti e su cui difficilmente possiamo essere d’accordo. Fabio Duranti ha quasi sessant’anni. Già quando era cinno lui alcune vaccinazioni erano state rese obbligatorie. Ad esempio il vaccino per il tetano è obbligatorio per molte classi di età e per alcune categorie professionali, quello per l’epatite B dal 1991 è obbligatorio per tutti i neonati, nel 1966 è stata decisa come obbligatoria anche la vaccinazione anti polio. Non parliamo poi della legge del 2017, che su BUTAC abbiamo avuto più volte modo di trattare. I vaccini obbligatori sono necessari in tutti i Paesi in cui c’è un’esitanza vaccinale troppo alta. Nel nostro caso, quando quell’esitanza è diffusa tra il personale sanitario, bisognerebbe chiedersi dove la comunità scientifica abbia sbagliato nell’informare questa categoria.

Duranti, invece, sostiene che questo sistema:

…è una cosa che ci fa tornare indietro al nazismo, parliamoci chiaro! Ma io lo dico senza tema di smentita perché questo, perché c’è un obbligo di iniettarsi una sostanza che non è ancora certa la sua efficacia e la sua validità e la sua soprattutto sicurezza…

Poi ci mostra questo documento dell’AIFA, che dovrebbe conoscere a menadito visto che i documenti sui vaccini risalgono a svariati mesi fa (quello sul Comirnaty che viene mostrato è di dicembre 2020), documento che mostra una cosa che già sappiamo, ovvero che la data ultima per consegnare materiale sui vaccini autorizzati contro la COVID-19 è dicembre 2023. Nulla di nuovo, nulla che non sia già stato detto.

Ma Radio Radio parla di AIFA che cambia i giochi sui vaccini. AIFA non cambia nulla, come non lo fanno i produttori di vaccini, quella data era nota anche a dicembre 2020 quando si sono iniziati a somministrare i vaccini ai cittadini. Duranti e il dottor Stramezzi, suo ospite, non possono fare i finti tonti e dare a intendere di stare raccontando chissà quale immane scoperta. Ma siamo di fronte a due grandi comunicatori consci che il pubblico che li segue, anche grazie a loro, è terrorizzato dall’idea di farsi vaccinare, quindi così facendo Duranti e Stramezzi gettano ulteriore benzina sul fuoco.

Ma davvero la frase di AIFA significa che ci sono dubbi sulla sicurezza dei vaccini? Dare sempre l’idea che il vaccino non sia stato sperimentato è qualcosa che piace molto a certi personaggi, ma come vi abbiamo già spiegato i vaccini sono hanno terminato la sperimentazione da tempo, con Pfizer e Astrazeneca che avevano già cominciato le inoculazioni su esseri umani ad agosto 2020.

La sorveglianza post autorizzazione all’uso è normalissima, ed è normale che la data in cui si forniranno anche quei materiali di studio sia così avanti. Serve ad aver raccolto tutti i dati possibili. Lo si fa per qualsiasi farmaco messo in circolazione, da sempre. SI tratta di normali misure di controllo, che se andiamo a vedere si applicano per tutti i farmaci di nuova approvazione. Ad esempio tra gli ultimi approvati troviamo la terapia Retsevmo di Ely Lilly, nulla a che fare con la COVID-19. La terapia è stato approvata il 30/04/2021 ma nel documento per l’approvazione a fine documento si riporta che, per confermare ulteriormente l’efficacia e la sicurezza, la documentazione finale va presentata entro il 28 febbraio 2025. E lo stesso per qualsiasi altro farmaco che è stato comunque autorizzato. E la cosa viene fatta in totale trasparenza, ad esempio lo studio C4591001 di cui si parla è disponibile qui.

Si tratta di qualcosa che ci deve preoccupare? Se fossero regole imposte solo sui vaccini anticovid forse, sicuramente no se invece, come vi abbiamo appena dimostrato, si tratta di procedura standard, non di qualcosa che vada evidenziato in gialletto come invece fa Duranti nella sua diretta video.

Io non credo di dover aggiungere altro. Se volete approfondire il tema della farmacovigilanza potete leggere questa scheda di Dottore, ma è vero che…?

maicolengel at butac punto it

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