Radio Radio, grafici e avvelenamento del pozzo

Grafici e numeri un tanto al chilo

Ci state segnalando l’ennesimo video con Fabio Duranti, ennesimo video prodotto da quella fucina di disinformazione che è Radio Radio. Oggi però ci mettiamo davvero poco a mostrarvi come questa disinformazione venga costantemente diffusa.

Il video di Duranti dura poco più di cinque minuti, ma non serve analizzarlo tutto per evidenziare il punto in cui la disinformazione viene spacciata. Duranti fa il classico gioco delle tre carte. Mostra dei grafici e fa dei paragoni, ma fa tutto un tanto al chilo. Prima ci fa vedere il titolo del Corriere della Sera, giornale italiano, per parlare della situazione in UK. Il titolo del Corriere è:

Covid in Gran Bretagna, stop alle restrizioni dal 19 luglio

Ma sarebbe bastato andare a leggere i quotidiani britannici per accorgersi che il tono non è esattamente lo stesso. Sì, è vero dal 19 luglio – se la situazione non cambia – la Gran Bretagna sarà il Paese con meno restrizioni COVID di tutta Europa, ma come titolava il Guardian il 5 luglio:

Boris Johnson to scrap most of England’s Covid rules from 19 July

Ve l’ho sottolineato per permettervi di capire che non sono tutte le restrizioni, come fanno pensare Radio Radio e il Corriere, ma la maggior parte. Anche questo è disinformare. Ma andiamo avanti, perché il punto più grave arriva tra poco. Nel video, subito dopo, si parla di vaccini, e viene riportato un grafico che mostra l’andamento della campagna vaccinale dall’11 giugno al 4 luglio 2021 in quattro Paesi: UK, USA, Italia e Svezia. Curiosa scelta, ma il perché lo si capisce tra poco.

Questo è il grafico che viene mostrato da Radio Radio (persone vaccinate con almeno una dose tra l’11 giugno e il 4 luglio):

Ma questo è il grafico che andrebbe mostrato se si vuole parlare correttamente di campagna vaccinale (persone completamente vaccinate tra il 4 gennaio e il 4 luglio):

Cucù e la Svezia non c’è più

La cosa che fa più sorridere è che nel grafico successivo Radio Radio fa svanire la Svezia, chissà come mai. Guardate, qui è quello che ci mostrano nel video di Radio Radio (nuovi casi giornalieri confermati dal 1 maggio al 5 luglio) :

Mentre invece questo è lo stesso identico grafico Svezia compresa:

La vedete la differenza, vero? A inizio maggio in Svezia i casi giornalieri erano molti di più che nei Paesi in cui erano state imposte restrizioni, e anche ora la Svezia come numero di casi giornalieri è comunque più alta dell’Italia e poco sotto gli Stati Uniti. La crescita nel Regno Unito è data dalla variante Delta, come spiegato un po’ ovunque, variante che sta crescendo in maniera esponenziale anche da noi e in Svezia, ma nei Paesi presi in considerazione da Duranti è comunque quello dove la crescita è cominciata prima, quindi visto l’evolversi esponenziale potremmo concludere che noi siamo indietro di circa un mese rispetto ai loro dati.

I morti

E finalmente arriviamo al grafico a cui ci fermiamo, quello sui morti:

Nel grafico che ci mostra Radio Radio torna a fare la sua comparsa la Svezia, ma anche qui Radio Radio sceglie, in maniera completamente arbitraria, di mostrare il periodo che va dall’11 giugno al 5 luglio. Quando sarebbe sensato far vedere la mortalità da inizio vaccinazioni, ad esempio, o comunque da inizio maggio, come nel grafico precedente. Ci vuole poco a capire perché lo evitino:

Prendendo in considerazione il periodo che va dal 4 gennaio, data in cui ha avuto i primi soggetti completamente vaccinati, ci accorgiamo di come la Svezia avesse una mortalità per milione di abitanti inferiore al Regno Unito, ma superiore a Stati Uniti e Italia, per poi allinearsi a UK e USA, ma rimanendo comunque superiore alla mortalità in UK da metà marzo fino quasi a oggi. Solo guardando il grafico nella sua interezza ce ne si rende conto, ma evidentemente non a tutti interessa che voi vi rendiate conto delle cose. L’unica cosa che importa è avvelenare il pozzo. Resto sempre basito per il fatto che questo modo di fare “informazione” continui a venire tollerato: durante un’emergenza sanitaria come quella in corso chi mente o disinforma dovrebbe subire pene pecuniarie pesanti, tali da farlo desistere nella sua opera. Ma evidentemente nel nostro Paese la disinformazione è al potere.

Per concludere

È normale che a breve, in determinati Paesi, si alzi la percentuale di soggetti che hanno avuto almeno una dose di vaccino e che si sono contagiati con una delle varianti in circolazione, probabilmente si alzerà al punto da superare il numero dei non vaccinati contagiati. Ma questo, per chi ne capisce di statistica ed è dotato di spirito critico, non significa la dimostrazione del fallimento del vaccino, ma solo che ormai chi non è vaccinato con almeno una dose è una minoranza. Il vaccino non agisce su tutti alla stessa maniera, succede con quello contro il coronavirus come con altri vaccini, più s’invecchia meno efficace è la produzione di anticorpi, proprio per questo serve che ci sia una percentuale di vaccinati alta anche nelle fasce d’età meno a rischio, per permettere una copertura maggiore dall’infezione a livello generale.

Non credo di dover aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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