Reazioni allergiche, social network e avvertenze sui prodotti

C’è un post che piano piano sta cominciando a diventare virale e trovo corretto trattarlo il prima possibile. Si tratta di uno di quei casi in cui non posso parlare di bufala, ma di scorretto uso del mezzo digitale. Un utente di Facebook ha pubblicato un post che riporta:

Volevo segnalare un fatto. Mia mamma ha comprato un detersivo per i piatti Svelto con formula nuova antiodore. Ieri sera, il tempo di tuffare la mano con la spugnetta e un po’ di prodotto in un pentolino per lavarlo – quindi parliamo di secondi -ha sentito un bruciore terribile e praticamente in corrispondenza dell’orologio di metallo aveva già un’ustione viola che nonostante impacchi continui di gel all’aloe e ghiaccio, ieri e oggi, è ancora evidente. Poiché è un prodotto molto usato volevo diffondere il più possibile.

Il post è accompagnato da diverse foto che mostrano la confezione del prodotto in tutto il suo splendore, in maniera che non ci sia dubbio di quale sia la marca incriminata. Non vi sto dicendo che il post sia una bufala (ho qualche riserva sull’andamento dei fatti ma il profilo che lo diffonde sembra in perfetta buona fede).

Tra le foto che vengono condivise una mostra un po’ sfocata l’etichetta, mi è impossibile leggerla ma vedo chiaramente una grosso punto esclamativo, segno che c’è qualcosa d’importante da leggere. Ho cercato la stessa etichetta online per riportarne a voi il testo:

ATTENZIONE Provoca grave irritazione oculare… Può provocare una reazione allergica… IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI sciacquare accuratamente per parecchi minuti…

Non vi ho riportato tutto, ma è chiaro che il prodotto può irritare gli occhi e causare reazioni allergiche. Come può essere il caso che è successo alla signora. Quello che è strano è che a quanto sembra l’irritazione/ustione viola sia sotto l’orologio, quindi sul polso, se la signora aveva la spugnetta in mano e ha immerso le mani nel pentolino tutta la mano dovrebbe essere nelle stesse condizioni, non solo il polso in corrispondenza dell’orologio. Una possibile ipotesi plausibile, senza incolpare alcun marchio, è che magari il pentolino fosse stato ancora caldo: acqua fredda all’interno del pentolino, polso che sfrega sul bordo non ancora raffreddato ed ecco che ci ustioniamo con l’orologio che conduce il calore, senza che il prodotto usato abbia alcuna colpa (e difatti le mani a quanto pare sono rimaste sane). Anche perché se siamo di fronte a quello che mi viene in mente con la parola pentolino non è così semplice immergerci dentro la mano fino al polso, di solito basta molto meno per raggiungere il fondo. Ma ovviamente è plausibile anche la reazione allergica, come evidenziato dall’etichetta.

Fotografare il prodotto e metterlo in rete può causare diversi problemi, sia chiaro che la persona che ha condiviso la vicenda ha anche spiegato che ha fatto una segnalazione ai NAS e al supermercato. Il suo post originale però è dell’8 febbraio. Sono 11 giorni che, senza che NAS e supermercato abbiano lanciato allerte di alcun genere, il post gira. Se NAS e supermercato non sono intervenuti ritirando i lotti del prodotto, facile che sia stato escluso un vero pericolo (al massimo una reazione allergica). Ma il post aumenta i like e le condivisioni ogni giorno. Il rischio che prima o poi l’azienda produttrice si stanchi e decida di querelare c’è. Come la cosa possa andare a finire, viste le avvertenze sul flacone, è facile: azienda scagionata e cliente costretto a rifondere danno d’immagine per diffamazione.

Io ci starei attento.
maicolengel at butac punto it
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