Il reddito di cittadinanza agli immigrati

...il ritorno di un grande classico

Oltre 40mila persone hanno aggiunto una reaction al post di Matteo Salvini che vedete qua sopra, pubblicato il 26 marzo sulla sua bacheca.

Il post di Matteo Salvini, oltre all’immagine qui sopra dove si legge:

Assurdo! “Diamo il reddito di cittadinanza agli immigrati, togliamo il vincolo dei 10 anni di residenza” Pasquale Tridico – Presidente dell’INPS

Dicevamo, il post di Salvini riporta anche questo testo:

Assurdo.
Il presidente dell’Inps vuole cancellare il requisito di residenza da 10 anni. Prima bisogna aiutare i (tanti) italiani in difficoltà, poi (se avanza) si penserà ad altri. Punto.

Oltre 40mila reazioni, quasi 20mila commenti ma pochi che cerchino di far capire al Capitano e alla sua Bestia come stiano davvero le cose. Cerchiamo di fare chiarezza, anche se siamo ben consci che di quei 40mila nessuno verrà a leggerci, e che chi lo farà si limiterà alle prime due righe.

Intanto vediamo cosa ha detto il Presidente dell’INPS, queste sono le sue parole riportate da AdnKronos:

Il reddito di cittadinanza è un argine importante contro la povertà assoluta che è aumentata con il Covid, raggiunge 3 milioni di persone e l’importo medio è di 550 euro. Ora sono necessarie risorse aggiuntive soprattutto per le famiglie numerose e gli immigrati…

Il reddito – ha ricordato – prevede un requisito di residenza in Italia di dieci anni, mi sembra eccessivo e non esiste in nessun Paese europeo. Quanto alle famiglie numerose, occorre aumentare il sussidio in base ai componenti del nucleo, oggi al massimo si arriva a 1.330 euro. O si cambia la scala di equivalenza, oppure si potrebbe agire sul contributo da 280 euro legato all’affitto. L’idea sarebbe di modularlo in base al numero dei familiari per raggiungere maggiore equità…

Se avete letto con attenzione e sapete l’italiano noterete subito che Tridico non ha detto che il requisito di residenza vada “tolto”, ma che dieci anni gli sembrano eccessivi: non è proprio la stessa cosa. Fa riferimento al fatto che nel resto d’Europa il tetto per avere accesso agli aiuti è inferiore, si parla mediamente di cinque anni. È abbastanza chiaro il senso di ciò che Tridico ha affermato. Le regole per ricevere il reddito di cittadinanza come ben sapete sono svariate, e includono tra le altre l’obbligo di cercare un lavoro; quindi abbassare il numero di anni necessari per accedere a quell’aiuto – che comunque si intende temporaneo – prevede anche che chi lo desidera sia obbligato a cercarsi un lavoro.

La cosa che fa un po’ sorridere è che la regola dei dieci anni di residenza per richiedere il RdC è stata un’idea di Luigi di Maio, proposta quando doveva far il tenerone con la Lega, ma era un’idea sballata già in partenza, come spiegava il Sole 24 Ore all’epoca:

Priorità agli italiani e a chi risiede da tanti anni in Italia, dunque, ha spiegato Di Maio aggiungendo che «con tutto il rispetto la costituzionalità non la decidono i tecnici ma la Corte costituzionale». Peccato che proprio la Consulta appena 6 mesi fa abbia bocciato in una sentenza il requisito dei 10 anni di residenza per ottenere aiuti economici. Spulciando le sentenze degli ultimi anni si scopre che proprio la Consulta ha “bocciato” più volte requisiti simili. La Corte, va ricordato, decide caso per caso ma almeno in una quindicina di sentenze negli ultimi dieci anni ha ritenuto «arbitrario» e «irragionevole» se non addirittura in contrasto con la Convenzione europea dei diritti dell’uomo l’individuazione di requisiti di residenza protratta o legata a un numero di anni per i cittadini extracomunitari residenti in Italia che vogliono accedere a benefici economici legati al reddito. E proprio recentemente, poco più di 6 mesi fa, la Consulta ha bocciato proprio il tetto di 10 anni nel caso di accesso al cosiddetto «bonus affitti», un contributo per il pagamento del canone di locazione concesso agli indigenti.

Tutte cose che sia Tridico che Salvini, Gasparri e Meloni – per citare quelli che subito hanno fatto levata di scudi contro la proposta – non possono non sapere. Ma facendo opposizione potranno dire che è colpa del governo in carica, omettendo i tanti precedenti che dimostrano come il vincolo probabilmente sia solo anticostituzionale, e che la legge approvata (anche dalla Lega) sul RdC sia stata fatta coi piedi. Voi lo capite che sulla base di quanto detto finora l’uso della parola “assurdo” per commentare la proposta di Tridico sia una sciocchezza? Paragonabile al giornalista che si mostra sorpreso quando un ministro gli spiega che il vaccino non protegge dal contagio ma dalla malattia…

Siamo nelle mani di assoluti incompetenti

Oltretutto basterebbe fare un minimo di ricerca per scoprire che l’Unione Europea lo scorso autunno ha presentato il proprio Action Plan sui migranti che risiedono nei confini dell’Unione, piano che prevede anche contributi ai Paesi che parteciperanno all’integrazione di questi migranti.

Purtroppo i movimenti sovranisti italiani, da anni, stanno facendo di tutto perché vi convinciate che i migranti sono il principale problema del nostro Paese. È colpa loro se ci si è mossi così male nel fronteggiare la pandemia, ad esempio in Lombardia, non di un governo regionale incapace di fare quanto era necessario, no? Ed è sicuramente colpa dei migranti se il piano vaccinale iniziale faceva acqua da tutte le parti e serviva solo a far girare soldi e appalti nelle tasche dei soliti noti. Come no.

Concludendo

Ho paura che passata la pandemia torneremo da capo a vedere circolare la stessa odiosa disinformazione a destra (e pure a sinistra). Fatta apposta per non perdere elettori, fatta apposta per dare in pasto alle folle quella dose di indignazione quotidiana che ricorda tanto i due minuti d’odio di 1984.

Io onestamente non comprendo come voi che ci leggete non vi rendiate conto come sia indispensabile cominciare ad agire come chi disinforma, facendo girare il più possibile i contenuti di fact-checking, facendo scudo alle cavolate dei tanti disinformatori. Se speriamo che il problema si risolva da solo facciamo a tempo a vedere il Paese andare in bancarotta.

maicolengel at butac punto it

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