Nel frattempo nel Regno Unito…

...spieghiamo nuovamente come contestualizzare i dati

Capita troppo spesso di vedere dati – reali – piegati alla volontà di chi li sfrutta per raccontare la propria “verità”. È il caso dei numeri che arrivano dal Regno Unito, numeri che non dovrebbero spaventare, anzi, e che invece vengono usati come spauracchio per esitanti al vaccino.

Titola MeteoWeb, e in maniera simile fa Informazione .it:

Covid, nel Regno Unito 100 morti al giorno: il 66% era vaccinato. Le autorità britanniche: “non c’è alcuna differenza di carica virale tra vaccinati e non vaccinati”. I dati ufficiali pubblicati dal Governo

Tutto quanto viene riportato è corretto. C’è solo un problema: i numeri, corretti, vengono pubblicati in modo parziale o fazioso.

La contagiosità

Partiamo dal discorso della carica virale. È vero che nel documento del governo britannico viene specificato che:

Valori di soglia del ciclo PCR (Ct) da test eseguiti di routine in Inghilterra mostrano che i valori di Ct (e per deduzione la carica virale) sono simili tra gli individui che non sono vaccinati e vaccinati.

Ma subito dopo viene anche spiegato che:

…la vaccinazione può ridurre il rischio complessivo di un individuo di infettarsi, ma una volta infettati c’è una differenza limitata nella carica virale (e nei valori Ct) tra vaccinati e non vaccinati.

Mettere in evidenza solo la parte sulla carica virale simile, evitando quella sulla ridotta possibilità d’infezione, è fare informazione parziale. Solo a fine articolo la frase viene tradotta nella sua totalità, ma sappiamo bene che purtroppo pochi lettori arrivano a leggere fino in fondo. Oltretutto come spiegava Fauci il fatto che un vaccinato s’infetti e diventi contagioso:

…non è un evento comune, anzi è piuttosto raro, ma succede.

I numeri

Veniamo invece ai numeri che sono citati. Come già detto sono corretti, ma anch’essi raccontati in modo parziale e fazioso. Sembra quasi che alla redazione faccia piacere spaventare i propri lettori.

La prima cosa che andava fatta era mostrare come, sempre in UK, durante la seconda ondata e senza vaccino, a fronte di contagi simili i morti quotidiani fossero molto maggiori di oggi. Non serve un grande giornalista per mostrare i fatti, bastava andare sul sito dell’OMS e riprendere il loro specchietto:

Le vedete le curve? In prossimità della seconda ondata i morti quotidiani, a fronte di un numero di contagi simile, erano molti di più di quelli che vediamo oggi, una differenza quasi cinque volte superiore.

Dovrebbe bastare questo a farci capire che qualcosa è cambiato, e siccome l’unica differenza che c’è tra la seconda ondata e quella attuale è che la maggior parte dei britannici nelle fasce a rischio oggi è vaccinato, direi che sia facile giungere a una conclusione. Il vaccino protegge dalla malattia, anche quella provocata dalla variante Delta del virus, quel tanto che serve a evitare l’aggravarsi delle condizioni dei pazienti.

Ripeto, i numeri che vengono riportati sono corretti, è il modo e il tono con cui vengono presentati che sono sbagliati. Purtroppo sappiamo benissimo che arriveranno frotte di esitanti al vaccino a darci contro perché non stiamo sbufalando alcunché, ma non sto scrivendo per loro. Qui su BUTAC spesso scrivo per quella piccola parte di lettori curiosa, interessata ad affinare il proprio spirito critico, magari cercando di ragionare più lateralmente. Non dobbiamo convincere nessuno.

Meteoweb, poi, spinge molto sul fatto che tra i morti da variante Delta tra febbraio e agosto 2021 la maggioranza fosse vaccinata, senza spiegare quello che qualsiasi scienziato (e anche noi che scienziati non siamo) sarebbe in grado di spiegare. Ovviamente quando i vaccinati sono perlopiù nelle fasce a rischio – e quindi per la maggior parte anziani – e la popolazione over 80 è vaccinata al 90%, è prevedibile e facilmente spiegabile che ci siano più morti tra i vaccinati che tra i non vaccinati.

Concludendo

Ogni giorno in UK pre-COVID morivano circa 1370 persone. Che tra febbraio e agosto 2021 ne siano morte 742 per colpa della variante Delta, e che di queste la maggioranza sia vaccinata, è assolutamente giustificabile. I non vaccinati nelle fasce più anziane sono circa il 10% (dato ricavabile prendendo il numero degli over 80 da qui e quello dei vaccinati per fascia d’età da qui), che muioano ogni giorno un po’ di over 80 è assolutamente normale, con o senza COVID-19. Tutte cose che un bravo giornalista dotato di spirito critico dovrebbe essere in grado di riportare ai propri lettori. Ma io che ne so? Sono solo un blogger…

Non credo sia necessario aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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