Riaperture e chiusure in UK…

...hanno influenzato l'andamento della pandemia?

Sono tutti sbufalatori, ma in realtà sono loro i propalatori di bufale.  Perché adesso anche quello è diventato un mestiere dal quale si guadagna perché c’è chi paga queste persone per cercare di sminuire i discorsi …

Questo è quanto afferma Fabio Duranti su Radio Radio, come premessa a un servizio che vede come ospite Alessandro Meluzzi. Duranti ovviamente non sta parlando del suo ospite, ma di chi, come noi, cerca di “sbufalare” quanto soggetti come lui e Meluzzi diffondono.

Dice Duranti:

“Andiamo a vedere quanta gente muore realmente. L’andamento chiusure/aperture è quello che a noi interessa, ma è lineare. Ora come vengono conteggiati i decessi è una questione che riguarda un’altra discussione. A noi interessa vedere l’andamento della mortalità sulla base delle restrizioni. Prima era tutto chiuso, poi hai aperto. Che è successo? È morta più gente? Ci sono problemi? E allora vediamo che, in realtà, la linea del Regno Unito è dritta. Non è che oggi ce ne sono più di ieri o del giorno precedente o di quando era ancora aperto. Anzi, nel momento in cui è stato aperto (fine settembre) addirittura c’è stata una discesa”.

E quale grafico ci mostra Duranti per sostenere che i decessi con chiusure e riaperture siano lineari?

Questo:

Che va dal 1 settembre 2021 al 19 ottobre 2021. Curioso che quello che in UK è stato chiamato il Freedom Day sia stato il 19 luglio. E che quindi nel grafico qui sopra non sia rappresentato in alcuna maniera. Ma ancora più curioso è il non menzionare affatto ospedalizzazioni e vaccini.

Sì, perché mentre è vero che in UK nell’ultimo periodo il numero di contagi è salito in maniera importante, gli ospedali non sono ancora sottoposti a uno stress simile a quello del 2020, perché, per merito dei tanto odiati (da Meluzzi e Duranti) vaccini, pur con tanti contagiati non sono altrettanti coloro per cui sia necessario il ricovero.

Come dimostra lo schema qui sopra a fronte di un numero di contagi simile alla seconda ondata (la prima in UK non c’è praticamente stata) i decessi sono crollati, e qual è l’unica differenza rispetto al periodo settembre-dicembre 2020? Ovviamente l’introduzione del vaccino. Ma a gente come la redazione di Radio Radio farvelo vedere scoccia, significherebbe ammettere di avere passato gli ultimi dieci mesi a disinformare.

Tutti dati di cui basterebbe leggere la fonte, ovvero il rapporto del Servizio Sanitario britannico, per verificarli. Ma le fonti non se le fila più nessuno, convinti che quanto dicono soggetti come Duranti, Meluzzi, Porro, Gracis, Paragone, Montesano, per non parlare di Heather Parisi – e l’elenco potrebbe andare avanti a lungo – sia l’assoluta verità. Quando invece sono solo i pareri di singoli soggetti, oltretutto senza alcuna specializzazione nelle materie di cui parlano, che interpretano nella maniera che trovano più comoda dati che sarebbero già autosufficienti.

Si potrebbe, in casi come questo, anche ascoltare la voce di chi è medico e in UK ci lavora, a costante contatto col coronavirus, come il nostro dott. Pietro Arina, già medico di BUTAC e ora anche contatto in UK di TgCom, a cui ha rilasciato un’intervista ripresa poi nei vari TG nazionali, proprio sulla situazione in UK.

Ma se non volete avere intermediari imparate ad andare alla fonte e a leggere i dati: se ci riusciamo noi senza alcuna particolare specializzazione ci può riuscire chiunque.

Non credo sia necessario aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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