No, il Green pass non ci assicura di non contagiarci

Quando impareremo a comunicare? O perlomeno a dire no grazie alle partecipazioni in TV...

Il perché il governo attualmente in carica non abbia ancora imposto un divieto alle interviste televisive ad cazzum è qualcosa che fatico a capire. Il concetto è che in TV a parlare di pandemia, specie su trasmissioni della TV di Stato, dovrebbero andare soggetti con una preparazione specifica e con dati preparati insieme a uno staff tecnico.

E invece ci ritroviamo un consigliere del Ministro della Salute che va in TV a parlare a ruota libera e tirare fuori frasi come:

…uno dei perni della sua gestione (ovvero la gestione del COVID ndmaicolengel) sono i Green pass, che ci consentono di frequentare gli ambienti al chiuso, che sono quelli più rischiosi, in maniera sicura, cioè essendo sicuri che chi è vicino a noi non è infetto e che naturalmente non può contagiarci

Né Ricciardi né Burioni né Fazio correggono questa frase nel corso dell’intervista doppia. Ma ce ne sarebbe bisogno, perché messa così è una bufala, di quelle adorate dai negazionisti, che potranno cavalcarla nei mesi a venire e che sicuramente lo faranno fino alla nausea. Sia chiaro, il professor Burioni nel suo intervento dice cose sensate, ma la frase detta da Ricciardi è una sciocchezza, lo so io, lo sapete voi credo lo sapesse anche lui mentre la diceva. Voleva forse essere un’iperbole per difendere il “passaporto vaccinale”, ma finisce per essere un’uscita infelice, probabilmente controproducente.

Non è vero che chi ha il Green pass è sicuro che non sia infetto e non possa contagiarci, come riporta il sito governativo per l’emergenza sanitaria:

La persona che è stata vaccinata contro il COVID-19 o ha ottenuto un risultato negativo al test molecolare/antigenico o è guarita da COVID-19 può ottenere la Certificazione verde COVID-19.

Come sappiamo essere vaccinati o guariti non previene da un nuovo (raro ma possibile) contagio, come anche aver fatto un test negativo non significa che nelle 72 ore (o 48 nel caso di tampone antigenico) di validità dello stesso non possiamo esser entrati in contatto con un positivo e diventare a nostra volta portatori del virus. Certo, se siamo vaccinati o guariti la nostra carica virale sarà probabilmente bassa, ma bassa non significa rischio zero, bassa non significa essere sicuri che non possiamo contagiare altri.

Pronunciare in televisione, all’interno di un programma seguito come Che tempo che fa, una frase come quella detta da Ricciardi, è un grave errore di comunicazione. Errore che ovviamente viene sfruttato da tutta la galassia dei disinformatori seriali. Quando dico che i media sono i principali colpevoli della disinformazione da COVID mi riferisco proprio a questo tipo di pessima comunicazione.

Purtroppo non c’è molto da dire, l’uscita di Ricciardi è sbagliata e si può catalogare come bufala, è un dato di fatto che le vaccinazioni e le misure di distanziamento sociale, green pass incluso, abbiano ridotto le probabilità di contagiarsi e quindi la gravità della pandemia. Ma questo non significa che sia corretto sostenere che il green pass ci assicura di non contagiarci: si tratta di riduzione del rischio, non della sua eliminazione. Forse tra le tante cose che andranno fatte passata la pandemia il prossimo governo dovrà anche creare un’unità di crisi ad hoc che insegni a comunicare nella maniera corretta a chiunque parli con i media generalisti.

Non credo di poter aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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