Risarcimento per narcolessia

NARCOLETTICO

Guardiamo come è stata trattata una notizia ieri:

DIVENTA NARCOLETTICO DOPO IL VACCINO ANTI-SUINA: MAXI-RISARCIMENTO PER UN BIMBO DI 10 ANNI

Fa il vaccino anti H1N1 pandemico e sviluppa una rara malattia del sonno, oggi la famiglia di Josh Hadfield, di 10 anni, ottiene un maxi risarcimento da 120 mila sterline nel Regno Unito.

Sia chiaro, i fatti sono sostanzialmente corretti:

Secondo quanto scrive la stampa inglese, il bimbo che vive a Frome, nel Somerset, ha sviluppato la narcolessia (un disturbo che causa improvvisi addormentamenti) 6 anni fa, dopo aver ricevuto il vaccino sviluppato contro il virus responsabile della pandemia del 2009. Il piccolo ha sofferto anche di cataplessia, condizione che causa perdita del controllo dei muscoli. Ma prima di essere vaccinato, sostengono i genitori, non aveva mai mostrato nessun sintomo. Dopo la vittoria che ha portato al riconoscimento del risarcimento danni, la madre ha parlato di “enorme sollievo”. E, come riporta la Bbc online, ha raccontato che il figlio era costretto a uno o due momenti di sonno durante la giornata scolastica e “ha dovuto lavorare duramente perché ha perso lezioni sia per i problemi di addormentamento che per gli appuntamenti medici”. Ha anche preso peso per via della patologia e delle cure.

Purtroppo manca qualsivoglia approfondimento, è un brutale copia, taglia, traduci, interpreta ed incolla. Nulla di più, qui il mestiere di giornalista ce lo si è proprio dimenticato.

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Noi avevamo già trattato un poco la cosa qui. Era un articolo in risposta ad un post della senatrice Elena Fattori che aveva pubblicato questo sulla sua pagina Facebook:

Questa volta la scienza lo conferma: una delle riviste scientifiche più autorevoli del mondo , “Science,” del primo luglio 2015 dichiara che il vaccino H1N1 ha causato in persone geneticamente predisposte una malattia neurologica irreversibile, la narcolessia. Si spiega così il fatto che mentre tra il 2002 e il 2009 l’incidenza della narcolessia tra gli under-17 era di 0,31 casi per 100.000, nel 2010, e’ moltiplicata di ben 17 volte. (fonte ANSA). Un comunicato stampa dell’Università di Siena mette anche in luce il meccanismo attraverso il quale il vaccino causa questa malattia: generando una risposta immunitaria indesiderata che degenera in una malattia autoimmune. Non solo, i ricercatori spiegano che il componente “incriminato” del vaccino, la NUCLEOPROTEINA A, è presente non solo nel vaccino H1N1 ma anche, in quantità variabile e non definita in altri vaccini antinfluenzali e varia da produttore a produttore. “La narcolessia è una malattia cronica e invalidante e il suo carattere autoimmune ne rende difficile il trattamento. Alcune famiglie sono state già risarcite del danno dalla casa produttrice del vaccino ma in Italia, proprio in occasione del lancio della nuova campagna per il vaccino antinfluenzale, il Ministro fa finta di ignorare la notizia “ dice la Senatrice Fattori del MoVimento 5 stelle “ dimostrando così di non avere nessuna considerazione per la salute e il diritto all’informazione dei cittadini. Il Ministro venga ora a rispondere in aula “

Non ci addentravamo nell’analisi dei fatti, ma riportavamo un commento di Salvo Di Grazia, in arte Medbunker:

Ci sono molte inesattezze in questo “post” (cos’è, un’interrogazione parlamentare? Forse sarebbe meglio scriverla bene):

  • Lo studio non è apparso su Science, che ha solo riportato la notizia sul suo sito (l’articolo è apparso su Science Translational Medicine:http://stm.sciencemag.org/content/7/294/294ra105), riguarda il vaccino Pandemrix (vaccino approvato in via urgente ai tempi dell’influenza pandemica in Europa).
  • Lo studio ipotizza un meccanismo d’azione che possa aver scatenato dei casi di narcolessia in alcune persone di alcuni dei paesi in cui era stato utilizzato quel vaccino (Finlandia, ad esempio), non in tutti i paesi era stato utilizzato il vaccino, dov’era stato utilizzato non in tutti i paesi si ebbe un aumento di rischio di narcolessia.
  • Non c’è ancora nessuna conferma scientifica ma un forte sospetto statistico. I dati sono talmente ipotetici (ci sono molti altri elementi da analizzare, sembra per esempio che la reazione possa dipendere da precisi tratti genetici), che gli stessi autori scrivono: “Although these data do not demonstrate causation, they provide a possible explanation for the association of this particular influenza vaccination with increased reports of narcolepsy.”, non è dimostrata ancora nessuna correlazione certa, anche per la presenza di altri studi che mostrano dati contrari (smentiscono la correlazione).
  • Il vaccino in questione non è mai stato usato in Italia (da noi era in commercio il Focetria che, è scritto nello stesso studio, non ha mai provocato un aumento dei casi di narcolessia), quindi non si capisce perché il ministro della salute italiano debba rispondere di qualcosa che neanche ci riguarda.


PS: Lo studio che cita lei, senatrice, è finanziato e realizzato da ricercatori della GSK, ovvero la Glaxo, l’azienda produttrice dei vaccini. Giusto per conoscenza. Nella comunicazione nel suo sito, senatrice Fattori, lei fa riferimento ad un comunicato stampa dell’università di Siena che fa riferimento allo studio. Leggo da quel comunicato: “per ridurre il rischio di sviluppare la narcolessia la strada da percorrere è dunque quella della vaccinazione antinfluenzale con vaccini a ridottissimo contenuto di questa nucleoproteina, proteggendo contemporaneamente gli individui dall’infezione influenzale.”In pratica la narcolessia si può avere anche con l’influenza ed in forma più grave, quindi, come sostengono i ricercatori di Siena, è molto più utile vaccinarsi per evitare la malattia. Saluti.

I fatti non sono cambiati (ma più in basso vi linko l’ultimo studio disponibile in merito), ma cogliamo l’occasione per condividere articoli e studi sull’argomento, e fare un poco di chiarezza sul “maxi risarcimento” e per mettere nella giusta prospettiva i fatti.

Vi riporto qualche dato che viene dall’articolo di Science US edition.

  • More than 1300 people who received a vaccine to prevent the flu developed narcolepsy
  • Pandemrix was given to more than 30 million Europeans
  • Narcolepsy, a mysterious malady that affects roughly one in 3000 people in Europe, most often appears in childhood or adolescence.

Quindi, 30milioni di vaccinati, circa 1300 che sostengono esser diventati narcolettici dopo il vaccino. Ma le statistiche sostengono che uno su 3000 è narcolettico, quindi su 30 milioni di vaccinati ci sono potenzialmente 10mila soggetti che sono destinati ad esser narcolettici, con o senza vaccino.

Mi seguite?

Come facciamo a decidere che questo ragazzino è diventato narcolettico per colpa del vaccino? Con la scienza dovremmo esserne capaci, giusto? Ad oggi, purtroppo i pareri sono contrastanti, tra le altre cose si aggiunge che un incremento di casi di narcolettici si è avuto anche in Cina, dopo l’influenza pandemica del 2009, dove il vaccino sotto accusa non era in uso. Per ora quindi non abbiamo un sicuro colpevole di quest’incremento nei numeri, non è ancora stata trovata la chiave del mistero, e quindi la scienza non si può pronunciare in maniera definitiva.

Esiste uno studio svedese (qui lo trovate in originale) che evidenzia una correlazione tra vaccinazioni ed incremento dei casi, ma finora stiamo parlando di numeri decisamente piccoli, l’incremento è di 4 soggetti in più in media ogni 100mila abitanti. Non è un dato da sottovalutare, tutt’altro, ma va visto nella giusta ottica. Anche perché non è piacevole essere narcolettici, non esiste una cura ad oggi. Ed esiste uno studio che vede in uno degli eccipienti del Pandemrix la possibile causa del problema. La scienza non si è ancora pronunciata definitivamente, ma può essere che il vaccino abbia causato (in soggetti geneticamente predisposti) lo scatenarsi del problema.

A pronunciarsi in maniera definitiva però ci pensano i giudici, che seguendo la legge (esattamente come in Italia) non fanno altro che accettare le richieste di indennizzo perché è possibile che la causa sia quella, fino al momento in cui qualcuno non potrà provare altrimenti.

Quindi la sostanza dell’articolo di Leggo è corretta, ma i toni con cui vengono narrati i fatti sono fuorvianti. Già definire il denaro come maxi risarcimento è giocare con i numeri, 120mila sterline sono un semplice indennizzo, se si pensa anche solo a quali possano essere i costi legati ad una causa di questo genere (e al costo medio della vita in UK).

Per fortuna non tutto il male viene per nuocere, e come ci spiega Science le ricerche a cui ha portato questo caso (e gli altri 1299 che hanno richiesto indennizzi) hanno permesso di studiare più a fondo la narcolessia, e di apportare miglioramenti nei trattamenti per la stessa, e nel modo in cui vengono fatti i vaccini antinfluenzali.narcolepsy-effect

Chissà se siete arrivati fino qui, chissà se avete capito che non sto dicendo che il Pandemrix è sicuro al 100% e che siamo tutti felici di prenderlo.  Conto che la ricerca medica porti sempre più in fretta nuovi prodotti meglio testati (magari non su animali ma con nuovi modelli che possano superare la S.A.), più sicuri per tutti. Cerchiamo sempre di ricordarci che tutti i farmaci hanno rischi (come anche tutti gli elementi con cui veniamo in contatto una prima volta), avere chiaro il rapporto tra rischi è benefici sarebbe una cosa importante per tutti.

maicolengel at butac.it

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