Risparmiatori (e giornalisti) occhio alla penna!

AGITALIACLAUDIA

Quello che è successo nei giorni scorsi con le banche saltate e tanti investitori che hanno perso i loro risparmi è stato davvero brutto. Purtroppo il copione era esattamente come avevamo cercato di spiegarvelo un po’ di tempo fa, il famoso Bail In. Ma non sono qui per parlarvi di questo.

Quanto segue non viene da una vostra segnalazione, ma dalla lettura di svariati giornali, giornali per cui scrivono soggetti che forse dovrebbero abbandonare il mestiere e dedicarsi ad altro, tipo la coltivazione di ortaggi o l’allevamento di formiche.

bancherisparmi

Adesso cosa farà?

Ho deciso di promuovere un’azione legale, attraverso Agitalia; spero di recuperare qualcosa, anche attraverso i risarcimenti promessi dal governo. Ora sono tornata a Foggia qualche giorno, la mia famiglia ha capito la situazione, ma sa come si dice? ‘Meglio i soldi che una brutta malattia’. I miei genitori sono adorabili, ma anche per loro la botta è molto dura. Non siamo certamente ricchi e quella somma era importante”.

Frasi simili e la menzione di Agitalia le ho viste su svariate testate on e offline. Mi sono venuti i brividi. Voi che leggete Butac dall’inizio forse vi ricordate di chi stiamo parlando.

Chi è Agitalia?

Agitalia è una creatura del signor Giacinto Canzona, ed è nota alle cronache da tempo. Noi ne parlammo a Natale 2013, quando l’agenzia per la giustizia in Italia (che riprende il nome da una nota agenzia giornalistica così da confondere le acque), ha iniziato a far circolare su svariate testate la notizia di Nicolina Capra che festeggiava 110 anni.  Cercavamo di mettere in guardia lettori e giornalisti su questa fantomatica agenzia. Senza evidentemente  grande successo, visto che nei mesi successivi in tantissimi condivisero le bufale diffuse con comunicati stampa in giro per la rete.

Non eravamo i primi ad esserci accorti di quanto quei comunicati stampa non fossero altro che pubblicità occulta per un’agenzia che altro non faceva che tirare su clienti a cui addebitare qualche soldino.

Il copione è sempre lo stesso, Agitalia manda un comunicato stampa ai giornali dove c’è un numero di telefono per contattare qualcuno che si è reso disponibile a farsi intervistare. Il giornalista chiama il numero, ed ecco pronta un’ottima pubblicità per attirare boccaloni pronti a versare alla stessa agenzia soldini.

Anche stavolta il copione è lo stesso.

Viene intervistata una donna che sostiene di avere perso tutti i suoi risparmi e che ha tentato il suicidio a causa di questo, ma che ora si è messa nelle mani della stessa Agenzia per cercare di rivedere quanto ha perso. Ovviamente altri leggendo la notizia cercheranno Agitalia, perché li aiuti contro le cattive banche. Bel servizio che i nostri amici stanno rendendo ai lettori.

La stampa e Agitalia

Oltretutto ci si rimane male ad accorgersi che a parte la facile intervista nessuno dei giornalisti che è caduto nel tranello ha provato a fare la benché minima ricerca. Visto che per accorgersi di chi sia Agitalia ci volevano davvero 5 minuti.E senza bisogno di fidarsi di Butac (che denuncia questa gente dal 2013). Ma già negli ultimi mesi ne avevano parlato altri, ben più rinomati e importanti di noi:

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Qui la Stampa di Aprile 2015, che ci raccontava:

Secondo l’Aduc, che da tempo segue le gesta di Agitalia, per pubblicità. «Le persone si rivolgono a questi legali che, per prendere in mano la pratica, chiedono un contributo iniziale di 150 euro – spiega Giuseppe D’Orta che ha più volte denunciato le false notizie sul suo canale Investire Informati – Sono legati all’avvocato Giacinto Canzona, a suo tempo pizzicato da Striscia la Notizia e sospeso per un anno dall’ordine. L’Aduc sta seguendo due persone a cui l’avvocato ha chiesto 3000 euro per una causa che non avrebbero mai potuto vincere impostata in quel modo». E il 97enne in attesa di processo? Per ora resta un anonimo.

L’Aduc pertanto conosce bene Agitalia, ma evidentemente non sono capaci di fermarli, l’unico sistema per bloccare il flusso di notizie false ed ingannevoli che attira poveretti a rivolgersi a questa gente sarebbe quello di smettere di pubblicare la loro fuffa su testate nazionali. Ma per fare questo occorre che a scrivere gli articoli arrivino giornalisti veri,  che verifichino i fatti. Non scribacchini che si limitano a riportare senza alcun controllo.

Ma chi è Giacinto Canzona?

Come ci spiegava il Tirreno qualche tempo fa:

Giacinto Canzona è l’avvocato spara bufale che per anni ha spedito ai giornali di tutt’Italia notizie fantastiche ma fasulle. Suore multate a 180 all’ora. Il gatto Tommasino che diventa milionario. E la naufraga incinta che abortisce sulla Concordia; una storia smascherata da Striscia la Notizia, con ripercussioni funeste sull’attività del legale. Canzona si brucia la carriera (per sua stessa ammissione) e si procura un procedimento disciplinare all’ordine degli avvocati di Tivoli.

Ma il meglio Giacinto Canzona lo da su Striscia la notizia, dove nel 2012 gli dedicano svariati servizi, come si può vedere qui.
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La cosa che mi ha fatto più sorridere è che lo stesso Giacinto ha contattato noi per ben due volte. In entrambi le occasioni ci veniva proposta un’offerta “collaborativa” ma alla mia risposta non ha mai fatto seguito una replica dal nostro uomo Agitalia.
I giornalisti che continuano a caderci e pubblicano i comunicati stampa della fantomatica Agenzia per la giustizia in Italia non meritano il titolo di giornalisti, non stanno facendo un buon servizio ai loro lettori. Io fossi in un lettore che si è fidato degli articoli di giornale ed è caduto nel tranello farei causa anche nei confronti della testata che l’ha passata come notizia verificata. Forse a furia di cause qualcuno si sveglia.
Giusto per onore di cronaca la lista degli articoli dove abbiamo parlato di Agitalia:

maicolengel at butac.it
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