Roberto Giachetti e il tweet delle primarie

[message_box title=”NOTIZIA” color=”red”]Un attivista dell’opposizione denuncia sui social che il tweet di Giachetti delle primarie riporta un orario non compatibile con la foto che allega.[/message_box]

[message_box title=”FATTI” color=”green”]Andando a verificare sul profilo Twitter di Giachetti le altre foto dal seggio dimostrano che le code c’erano e che la gente indossava anche giacche e cappotti.[/message_box]

Ieri mi ero messo a scrivere un articolo consultandomi anche con l’amico David Puente, entrambi eravamo al lavoro sulla stessa storia, David come sempre preciso e puntuale l’ha pubblicata ieri, io ho lasciato passare altre notizie forse più rilevanti, e questa mi era rimasta tra le bozze, ma l’amico di cui parlo qui sotto è ancora dietro a scriverci sulla pagina Facebook, e non volendo risultare maleducato mi pare poco carino non rispondergli.


Abbiamo un nuovo amico su Facebook, un amico a cui piace tantissimo urlare, denigrare, a volte anche offendere. Ma ci siamo abituati. Ho provato a spiegargli più volte che le segnalazioni si fanno tramite messaggi alla pagina, ma lui (e non è l’unico, tutti accomunati dalla stessa voglia di farsi notare) evidentemente non ha Facebook versione normale, ma una dove può solo commentare sotto ai post, così negli ultimi due giorni ci ha ossessionato con lo stesso screenshot:

E’ UNA BUFALA CHE HANNO ARRESTATO IL SINDACO E L’ASSESSORE DEI LAVORI PUBBLICI(PARTITO DEMOCRATICO) DI TERNI??? BUTAC STO ASPETTANDO CHE PUBBLICHI LA BUFALA DI ROBERTO GIACHETTI… MA PROBABILMENTE NON LO FARAI PERCHÉ IL PD FINANZIA IL TUO INCARICO DI CONTROLLO DELLE BUFALE ONEWAY…

Così titola ad esempio l’Huffington Post:

Primarie Pd, Carla Ruocco (M5S) accusa: “Foto di persone in coda con cappotti e sciarpe. E l’orario non combacia con l’orologio”

Sia chiaro, io, come il giornalista dell’Huffington Post o la signora Ruocco, non ero presente allo scatto, non so quale fosse la temperatura quella mattina, e poco m’importa, la foto è falsa? No, o perlomeno non presenta elementi che facciano pensare lo sia, è vecchia? Potrebbe essere ma le altre foto scattate in quel seggio mostrano persone agghindate alla stessa maniera, con giacche e cappotti, e gli stessi poster alle pareti.

In questa foto oltre a gente in coda con indosso anche giacche e giubbotti si vede chiaramente il logo delle primarie 2017 su uno dei moduli in mano ai rappresentati di seggio.

Quindi non ritengo sia un’immagine di repertorio. L’unico punto su cui direi si possa discutere è l’ora in cui il post è stato pubblicato. L’orologio in foto potrebbe benissimo essere rotto o con l’ora sbagliata (magari si sono dimenticati di cambiare l’ora) con le pile scariche, le possibilità sono svariate, ma quello che non comprendo è: cosa ci importa? Mette ansia vedere code alle primarie del PD? Beh, direi che i numeri dell’affluenza rispetto alle scorse primarie siano decisamente ridotti, circa un milione in meno di votanti, non vedo come mostrare le “file” al voto possa destabilizzare così tanto l’opposizione.

Ma evidentemente lo spirito è quello del dare addosso sempre e comunque.

All’inizio nei commenti al tweet di Giachetti sostenevano si trattasse di gente in coda alle primarie precedenti, poi si è passati a dire che fossero foto di dicembre dell’anno scorso, poi si è passati a sostenere che fossero foto risalenti alla commemorazione (con bara) fatta a gennaio di quest’anno (come da foto qui sotto).

L’intenzione è sempre la stessa, denigrare. Che ci sta, sono avversari politici è giusto che lottino l’uno contro l’altro, ma magari la denigrazione avrebbe senso se fosse fatta sui programmi politici, sulle frasi dette e ritenute scorrette, sugli ideali. E invece il nostro paese scade sempre di più in queste baruffe da quarto mondo, dove poco importa cosa ci sia nei programmi politici, poco importa chi siano i soggetti che li portano avanti, l’unica cosa decisiva sono i click e l’indignazione. Perché è su quelli che evidentemente si forma l’elettorato medio del nostro paese.

maicolengel at butac punto it

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