Non si può dire “è un maschio”?

Gay e trans censurano la frase “il Royal Baby è un maschio”?

Che molti dei siti di disinformazione fossero filocattolici lo sapevamo già – LoSai è un esempio. Ma che questi situccoli si permettano di pubblicare articoli come questo, dove si punta il dito contro quei (pochi) tweet che ironicamente segnalavano come il Royal Baby non andasse definito boy or girl, è ridicolo e vergognoso.

Giusto qualche riga dal blogger omofobo Daniele di Luciano:

Su Twitter si sono scatenati i sostenitori dell’ideologia gender, offesi dall’annuncio che il/la bambino/a reale sarebbe maschio. L’hanno presa come una costrizione, come un voler togliere delle libertà al neonato. Ecco a cosa ci ha portato la propaganda promossa dalle lobby LGBT, ecco cosa succede se si asseconda in silenzio l’ideologia gender. Fra poco accuseranno la natura di essere omofoba perché fa nascere i bambini con i genitali di serie. Speriamo che in futuro si riuscirà ad asportarli già nel feto, così sì che saremo liberi!

In realtà la questione è molto, molto più profonda di quanto lui creda. I tweet riportati nell’archivio Imgur non vogliono togliere alcuna libertà al neonato. Al contrario, essi vogliono esprimere una seconda libertà: la possibilità di permettere al nascituro, in futuro, di esprimere la propria identità di genere.

Quando vedo notizie di questo tipo sui blog di “informazione alternativa”, mi vergogno di avere lo stesso passaporto di questi personaggi, che probabilmente fossero al potere inneggerebbero alla Santa Inquisizione! Ma si sa, è molto facile per i più deboli prendersela con chi è ancora più debole. Giusto, LoSai?

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