Salvini, la carta igienica e il tricolore (+ bonus track)

Circola in rete dal 2 giugno uno screenshot di un post di Matteo Salvini:

Io il tricolore lo uso come carta igienica #PadaniaIsNotItaly – 2 settembre 2011 alle ore 09:20

Si tratta di un falso, creato apposta per fare schiumare di rabbia i detrattori del vicepremier. EDIT: come fa notare la sempre brava Marisa a certificare il falso c’è anche l’uso dell’hashtag, che nel 2011 non c’era su Facebook, sono stati introdotti solo nel 2013. Un falso che però parte da qualcosa di reale. C’era un tempo una pagina Facebook che si chiamava “Io il tricolore lo uso così”, pagina da pochissimi follower (oggi chiusa). Uno dei frequentatori aveva pubblicato l’immagine del rotolo di carta igienica fatto con la bandiera italiana. Ne era nata una polemica in quanto un assessore leghista di Malnate aveva commentato l’immagine con queste parole:

Il trico non lo vorrei vedere nemmeno in bagno… meglio abolirlo e basta

La cosa non era passata inosservata, all’epoca, e tanti giornali ne hanno parlato. Sono però passati quasi dieci anni dai fatti. Era un’Italia diversa da quella attuale, la Lega era ancora un partito federalista che non amava il Paese, anzi. Guarda caso lo stesso Matteo Salvini, attuale vice premier italiano, nel 2011, diceva ai microfoni di Radio 24:

Il tricolore non mi rappresenta, non la sento come la mia bandiera

Che è comunque una frase forte, ma non così forte come il vilipendio alla bandiera riportato nel post in apertura d’articolo. Nel frattempo mi pare di capire che Matteo ha cambiato idea sul tricolore. O forse il suo staff ha compreso che a fare la guerra al tricolore non vincevano nulla, mentre invece ad abbracciarlo e a trasformarsi nei suoi strenui difensori forse poteva venirne qualcosa di buono. Dopo trent’anni di lotta alla bandiera italiana e difesa di quella padana…

Le sviste della Meloni

Visto però che siamo in tema 2 giugno, ci tengo a una piccola precisazione in più. Dicevamo di difesa del tricolore, non oso immaginare quanto girino le scatole a Giorgia Meloni, leader del partito che in questi anni, insieme a Forza Italia è sempre stata a fianco del tricolore. Giorgia che difende i presepi, Giorgia che difende noi italiani. Giorgia che il 2 giugno ha fatto girare un video in cui attacca brutalmente i 5stelle per aver a suo dire maltrattato i nostri militari nella giornata in cui invece andrebbero festeggiati.

Non commento il video, non ne vale la pena, ma un appunto va fatto. La frase di chiusura del suo video riporta:

La festa del 2 giugno, Festa della Repubblica, Festa delle Forze Armate, la Festa degli italiani perbene, di chi paga le tasse, di chi crede nella nazione, di chi la difende, delle Forze Armate, di chi indossa una divisa. Chiediamo rispetto per loro.

Il 2 giugno è la Festa della Repubblica, non la Festa delle Forze Armate, che è invece il 4 novembre. Il 2 giugno non si festeggiano le divise ma gli italiani e la Repubblica.

Non è una festa collegata alla Liberazione, visto che il referendum che ci ha portato alla Repubblica è del 1946, non si festeggiano i soldati che hanno una data tutta loro. Si festeggiano gli italiani, tutti, di tutte le religioni e di tutte le etnie. Perché la nostra Repubblica si basa anche su quel rispetto.

maicolengel at butac punto it
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