Salvini non si alza davanti al Presidente

Sta circolando sul web un fotogramma tratto dal video del giuramento del nuovo governo.

Volgare e laida

L’immagine che gira è sfocata, ma si riconosce benissimo Matteo Salvini. Circola con diversi post di accompagnamento, più o meno diretti, ma il più completo è questo:

Lo so sono reazionario e per questo trovo questa foto non soltanto volgare, laida e inaccettabilmente irrispettosa, ma più in generale un ritratto perfetto dell’Italia di oggi. Neanche l’immaginazione più ardita potrebbe raffigurarsi un De Gasperi o un Berlinguer a gambe divaricate e braccia conserte, seduti, mentre entra nella sala il presidente della repubblica. Come possiamo poi sorprenderci e lamentarci di ciò che vediamo tutti i giorni a scuola?

Che la posa del leader del Carroccio non sia delle più eleganti in quel fotogramma è limpido. Ma è davvero così che ha accolto il Presidente Mattarella?

Siamo sicuri?

Basta verificare:

In realtà pur avendo Salvini una posa decisamente poco ufficiale (ma è abbastanza lampante che non è abituato a stare in giacca e cravatta) i fatti non sono esattamente come raccontati.

Per chi non riuscisse a vedere il video cercherò di fare chiarezza, il Presidente Mattarella non sta entrando nella stanza, ma state vedendo la fine del giuramento. Sergio Mattarella si è appena alzato per mettersi in posa nella foto di rito insieme ai neo ministri. Salvini, probabilmente emozionato per l’evento, ha occhi solo per il Presidente, non si accorge che tutti i suoi vicini si stanno alzando.

A chi non è capitato a scuola quando magari è entrato il preside?

Ma appena si gira e vede che gli altri sono in piedi…

Non si fa cogliere alla sprovvista, e con scatto felino, aggiustandosi il pantalone o forse mettendo a posto le fondine, non è chiarissimo, si alza anche lui.

Attaccarsi a queste sciocchezze per denigrare chi non si stima è sbagliato.

I fatti, solo quelli contano

Se non ci si trova concordi con la nuova formazione di governo il sistema corretto è stare all’opposizione. Vigilare, denunciare eventuali soprusi, e non ridursi a fare lo stesso gioco che da anni vediamo in rete e sui media. Le bufale, la manipolazione dei fatti, possono portare con l’inganno al successo, ma quando è tutto fumo e niente arrosto si fa in fretta ad accorgersene.

Indignare i propri follower con sciocchezze come questa non aiuta nessuno. Sono altri i terreni su cui dovrebbe svolgersi lo scontro politico. Ma il tifo da stadio nel nostro Paese piace moltissimo. A tanti non importa minimamente cosa facciano quelli al governo, basta che siano quelli che hanno votato.

E questo, a mio avviso, è grave, gravissimo.

Ma io sono solo un minuscolo blogger, che lotta per la corretta informazione, che cazzo posso capirne io di politica.

maicolengel at butac punto it
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