Scie chimiche al Senato, la vendetta

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Gli appassionati difensori delle scie chimiche si devono esser sentiti sotto attacco ultimamente, e così stanno ritirando fuori vecchie bufalotte vestite a festa come se fossero grandi e scottanti novità!
Ce le presentano così:


Il problema è che esiste un documento del Senato che afferma le stesse identiche tesi dei “teorici del complotto”: si tratta dell’Atto n. 3-00452 pubblicato il 14 maggio 2002 nella seduta n. 170 della quattordicesima Legislatura. Però magari mi sbaglio, perché anch’io potrei essere un paranoico visionario e in realtà il documento di cui parlo me lo sono inventato e non è mai esistito. Vi invito a controllare di persona cliccando qui, e leggerlo direttamente sul sito del Senato della Repubblica. 

dilucianolosai

Ed ecco che appare lo scottante documento del Senato che dimostra tutto, ci stanno irrorando, ci stanno avvelenando…
Questo il testo completo che potete leggervi in originale qui:

Atto n. 3-00452
Pubblicato il 14 maggio 2002
Seduta n. 170
BONATESTABONGIORNOPACE. – Ai Ministri dell’ambiente e della tutela del territorio, delle politiche agricole e forestali e delle infrastrutture e dei trasporti.
Premesso:
che l’attuale situazione di carenza di risorse idriche – come universalmente riconosciuto – trae origine soprattutto dalle variazioni climatiche che hanno interessato e presumibilmente continueranno ad interessare l’Italia ed altri Paesi;
che la situazione è particolarmente grave nell’Italia meridionale dove la quantità delle precipitazioni negli ultimi anni è stata inferiore di circa il 30 per cento rispetto alla media trentennale 1930-1960;

che il governo Berlusconi si è preoccupato della situazione costituendo presso il Ministero dell’ambiente e per la tutela del territorio un Comitato di Ministri (Ambiente, Politiche agricole e Infrastrutture) con lo scopo di superare l’emergenza idrica e per avviare un «progetto acqua», diretto soprattutto all’Italia meridionale;

            che tale Comitato, come detto in un comunicato del 3 maggio 2002, avvierà, tra l’altro, «un serio programma di attivazione della pioggia»;

che esistono in Italia esperienze in materia di stimolazione artificiale della pioggia dovute alla Tecnagro (Associazione per le innovazioni tecnologiche, l’agricoltura e l’ambiente) con il suo «progetto pioggia» quasi ventennale. Questa tecnologia, della quale Israele è maestro, era stata importata in Italia nel 1985 ed era stata esplicitamente indicata nelle conclusioni di un’indagine conoscitiva del Senato della Repubblica sull’acqua; era stata il cuore del Convegno mondiale delle Nazioni Unite affidato alla Tecnagro e svoltosi a Paestum (Salerno) nel 1994; era chiaramente indicata nella fondamentale legge Galli (5 gennaio 1994, n. 36), realizzata in pratica con due centri fissi ed uno mobile della Tecnagro per la stimolazione della pioggia (Puglia, Sicilia e Sardegna) con piccoli aerei attrezzati e tecnici capaci;

 che questo è il primo ed unico sforzo organico e continuativo, che si è avvalso in pieno della collaborazione degli israeliani, avviato nel 1984 dalla Tecnagro la quale, impegnata a fondo nella ricerca di soluzioni alla problematica dell’acqua per l’agricoltura del Mezzogiorno, da allora ha studiato, sperimentato ed attuato in varie regioni meridionali il ricordato «progetto pioggia»;

 che si tratta in sostanza di un progetto volto a trasferire le tecnologie israeliane di stimolazione della pioggia nel Sud dell’Italia, adattandole e mettendole a punto in relazione alle situazioni del paese, nato per l’impulso iniziale della regione Puglia, esteso poi alla Sicilia, Sardegna e Basilicata, divenuto di interesse nazionale e pertanto cofinanziato dal Ministero;

che il progetto è divenuto gradualmente una delle più importanti iniziative a livello mondiale e purtroppo si è bloccato in Italia a causa di azioni motivate da interessi particolari o da colpevole trascuratezza, togliendo al Paese la possibilità di avvalersi su vasta scala di quanto messo a punto e quindi di disporre di grandi quantità di precipitazioni in più nel Mezzogiorno;

che l’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM) seguiva fin dall’inizio il progetto con grande interesse, perché era il primo caso (ad oggi l’unico) di applicazione organica della tecnologia israeliana – che l’OMM valutava essere la migliore – al di fuori dell’ambiente, in fondo limitato, di Israele;

che l’anno 1995 costituiva però un vero «spartiacque» per il progetto pioggia italiano che veniva bloccato dai politici, togliendogli ogni possibilità di farlo diventare una normale attività operativa almeno nel Mezzogiorno d’Italia e quindi di fornire in questi anni qualche miliardo di metri cubi di pioggia in più;

che la Tecnagro – a sue spese – continuava in Italia nell’attività di analisi e ricerche sui dati, nella manutenzione dei centri radar, nella sequenza ininterrotta di incontri e nell’organizzazione di convegni con appelli rivolti in particolare ai politici di turno a livello nazionale «con l’incredibile disinteresse», come denunciato in un volume di documentazione dal Presidente della Tecnagro Massimo Bartolelli, «del Ministero dell’ambiente e l’ostilità degli ultimi 4-5 Ministri dell’agricoltura»,

gli interroganti, con particolare riferimento alla attivazione dell’annunciato «serio programma nazionale per la stimolazione delle precipitazioni», chiedono di sapere se il Comitato dei Ministri intenda avvalersi delle esperienze e dei risultati ottenuti dalla Tecnagro con il suo «progetto pioggia» e portare così a conclusione una iniziativa meritoria e indispensabile per l’agricoltura meridionale.

L’unica parte importante di tutto quel testo è la chiusura, le premesse non valgono molto, spiegano il contesto e di cosa si sta parlando, nulla di più, e NULLA DI SEGRETO: nel caso in questione non si parla di scie chimiche, ma di tutt’altro, i tre politici non hanno fatto nessuna richiesta particolarmente strana, all’epoca, su giornali e media si era parlato di uno studio sulla siccità del mezzogiorno e si era ventilata l’ipotesi di usare il cloud seeding ideato in Israele e studiato dalla Tecnagro. Quell’interrogazione chiede soltanto se vi era intenzione di procedere o meno con la cosa (dal testo completo mi pare chiaro si capisca che i tre esponenti di AN erano per procedere quanto prima, vista la bontà del sistema).
Oddio si, l’abbiamo detto esistono sistemi per far piovere, diversi sistemi, ne esistono anche per far nevicare, nessun segreto, si usano dagli anni 50, e sono stati via via migliorati, ricamarci  sopra le scie chimiche è davvero uTonto!
Siamo seri: il documento presentato non è altro che una singola interrogazione fatta da tre parlamentari dell’epoca, ma chiunque venga  eletto può chiedere di fare un’interrogazione, volendo avrebbero potuto chiedere che venisse oscurata Peppa Pig dalle nostre TV, o che venissero a galla i segreti italiani sugli UFO….ma chiedere NON VUOL DIRE che le cose che si chiedano siano sensate, un parlamentare è un essere umano come voi (non un rettiliano come me, ma questa è tutt’altra storia),  l’avete eletto ma questo non vuol dire sia più intelligente di voi, sbaglia anche lui.
Chiarito che chiunque può fare un’interrogazione su qualsivoglia cosa (quelli intelligenti la fanno su cose serie, quelli sciocchi no). 
Il procedimento segreto citato era così segreto che sia Corriere che Messaggero ne hanno ancora copia nei loro archivi..ridicoli!
corrierescie
 
 
 
In Italia si è deciso di non proseguire con la cosa, e lo dimostra il fatto che la siccità al sud esiste tuttora. Esistono diverse correnti di pensiero  su queste modifiche del clima, non posso schierarmi in merito ma in Italia al momento è un sistema che non si usa, non perché lo dico io, ma solo perché non c’è nulla di male a dire che lo si utilizza, diversi paesi lo fanno, non è un segreto. La wiki americana riporta i paesi che usano sistemi di cambio climatico:

Cloud seeding began in France during the 1950s with the intent of reducing hail damage to crops. The ANELFA project consists of local agencies acting within a non-profit organization.[48] A similar project in Spain is managed by the Consorcio por la Lucha Antigranizo de Aragon.[48] The success of the French program was supported by insurance data; that of the Spanish program in studies conducted by the Spanish Agricultural Ministry.[48] The Soviet Union created a specifically designed version of the Antonov An-30 aerial survey aircraft, the An-30M Sky Cleaner, with eight containers of solid carbon dioxide in the cargo area plus external pods containing meteorological cartridges that could be fired into clouds.[49] Soviet military pilots seeded clouds over the Belorussian SSR after the Chernobyl disaster to remove radioactive particles from clouds heading towardMoscow.[50] At the July 2006 G8 Summit, President Putin commented that air force jets had been deployed to seed incoming clouds so they rained over Finland. Rain drenched the summit anyway.[51] In Moscow, the Russian Airforce tried seeding clouds with bags of cement on June 17, 2008. One of the bags did not pulverize and went through the roof of a house.[52] In October 2009, the Mayor of Moscow promised a “winter without snow” for the city after revealing efforts by the Russian Air Force to seed the clouds upwind from Moscow throughout the winter.[53] In Germany civic engagement societies organise cloud seeding on a region level. A registered society[54] maintains aircraft for cloud seeding to protect agricultural areas, for example wine growing areas in the districtRosenheim, the district Miesbach, the district Traunstein (all located in southern Bavaria, Germany) and the district Kufstein (located in Tyrol, Austria). Another society for cloud seeding operates in the district ofVillingen-Schwenningen.[55]

Passando oltre, vista la piega che stanno prendendo i revival complottari…domani vedrete che pubblicheranno altri testi in merito, atti parlamentari, senatoriali, esistono un bel po’ di interrogazioni in Parlamento sulle scie chimiche, le ho segnate tutte in quest’articolo qui, il fatto che degli uTonti siano stati eletti  non è colpa del complottaro, ma di tutti noi…(specie alla luce del fatto che le scie chimiche sono trasversali), le interrogazioni vengono da quasi tutti gli orientamenti politici!
Non siate uTonti, ma utenti!
Per i curiosi qui su www.losai.eu trovate l’articolo complottaro!  Senza incrementar le loro visite! 😉
 
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