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Il dottore in farmacia Stefano Montanari rilascia dal suo blog un pezzo che credo meriti una lettura più approfondita, ci sono arrivato grazie ad una vostra segnalazione:

Scie chimiche: passo e chiudo

Articolo dove da scienziato cerca di dire la sua sulle scie chimiche, un articolo che si potrebbe intitolare anche:

La raffinata arte del tenere i piedi in due staffe

Si perché Montanari in poche righe riesce a dare addosso sia a chi sostiene che le scie chimiche non esistono:

Il motivo della mia preoccupazione è presto detto: il silenzio o le risposte irridenti delle “autorità”. Se non c’è niente da nascondere, non ci sono motivi per tenere comportamenti simili.

Senza però mai attaccarli in maniera plateale se non con un commento verso chi il 30 maggio ne parlerà a Bologna:

Tanto per informazione, il 30 maggio prossimo l’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna (su cui mi esimo dall’esprimere pareri) metterà in scena un incontro organizzato per negare l’esistenza delle scie già classificate nella locandina tra le leggende metropolitane. L’occasione sarà eccellente per ridicolizzare chi sta dall’altra parte.

Questo l’annuncio del seminario:

ANNUNCIO DI SEMINARIO
dell’Accademia delle Scienze dell’Isttuto di Bologna
“Scie chimiche: un fenomeno chimico-fisico diventa leggenda metropolitana”
venerdì 30 maggio 2014, ore 10:30
Sala dell’Ulisse, palazzo Poggi, via Zamboni 31, Bologna
ingresso libero
L’aggettivo “chimico” è sempre più frequentemente usato e abusato in  abbinamento ad argomenti che spesso sono molto lontani dalla nobile scienza di Lavoisier, Avogadro, Mendeleev e Lewis. La Sezione di Scienze Chimiche dell’Accademia delle Scienze ha deciso di  affrontare il fenomeno delle cosiddette scie chimiche in modo interdisciplinare, dedicando un seminario a questa tematica e invitando  esperti nazionali nel campo della Chimica, della Meteorologia e della  Stampa Scientifica.

Non vedo da nessuna parte derisione o quant’altro ma anzi: l’intenzione o sarà di discutere dell’argomento con l’intervento di  esperti in varie materie.
Al seminario  saranno presenti :

Leonardo Calandrino, Presidente della Classe di Scienze Fisiche

Alberto Breccia Fratadocchi, Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna, coordinatore Sezione di Scienze Chimiche
Anna Maria Girelli Consolaro, giornalista scientifica televisiva e radiofonica
Flavio Galbiati, Centro Epson Meteo, Milano
Claudio Della Volpe, Università di Trento, coordinatore del blog della Società Chimica Italiana
Matteo Guidotti, Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna, CNR – Istituto di Scienze e tecnologie Molecolari, Milano

Non mi sembrano dei poco di buono da cui aspettarsi derisione e battute, ma scienziati  e divulgatori italiani che lavorano per istituti rispettabili. Perché allora Montanari denigra l’evento? Perchè (IMHO) così facendo non s’inimica i suoi lettori, antivaccinisti, scia chimisti, amanti di tante teorie del complotto. Montanari ce lo dice chiaramente che lui sta in mezzo:

Chi da me pretende le opinioni del tifoso da stadio, chi da me pretende che io affermi qualcosa di cui non possiedo prove secondo ciò che io so fare, chi da me pretende l’accettazione  di cialtronerie palesi ha sbagliato indirizzo. Questo mi riporta per analogia a ciò che accade con i vaccini, un argomento che divide in fazioni opposte e ognuna delle due fazioni mi vede come un dito nell’occhio, a dimostrazione che la chiarezza non la vuole nessuno.

Più riesce a mantenere le distanze dalle due fazioni meglio è per il suo lavoro, anche se la logica (essendo lui dottore in farmacia e scienziato) vorrebbe che si desse davvero da fare e offrisse la propria voce fuori dal coro ad un seminario come quello indicato, se non c’è già stato…Io fossi in lui mi farei avanti per partecipare, sentire quel che dicono gli altri, confrontarsi con suoi pari. No?
 
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Per qualsiasi approfondimento scientifico serio vi rimando al Blog della società chimica italiana, dove c’è un chiaro articolo scritto da Claudio della Volpe di cui mi fa piacere citare questa frase:

La scienza non è nè per pochi nè solo uno strumento di arricchimento; è, deve essere, uno strumento di cultura e di liberazione per tutta la società umana e la società umana deve vedere la scienza per quello che è: il suo strumento più potente per usare e godere della bellezza della Natura.

Io non sono uno scienziato, come nessuno di noi qui su BUTAC, amiamo cercare di diffondere quello che gente più titolata di noi ha studiato e riportato, della Volpe e i suoi consoci nella SCI invece parlano, davvero bene, di scienza vera, e lo fanno in maniera chiara, vi suggerisco caldamente un passaggio da quelle parti.
 
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