Science, AstraZeneca e le citazioni errate…

Un controllo sulle affermazioni degli intervistati a volte sarebbe opportuno...

Ci avete segnalato un articolo apparso su Il Gazzettino il 9 giugno 2021. Titolo dell’articolo:

Antonella Viola: «Sbagliato somministrare Johnson & Johnson e Astrazeneca a giovani e donne»

Il Gazzettino riporta appunto una dichiarazione di Antonella Viola, immunologa e docente di patologia generale a Padova. Il titolo mette ovviamente in allarme i tanti giovani che già hanno fatto la prima dose di Astrazeneca o la singola di J&J. La stessa affermazione appare anche su Huffington Post, che titolava:

Antonella Viola: “Sbagliatissimo proporre il vaccino AstraZeneca e J&J ai giovani”

Dai due articoli appare evidente che l’immunologa oltre al proprio parere di scienziata sta citando qualcosa pubblicato su Science, difatti nell’intervista originale apparsa sul Corriere della Sera Antonella Viola riporta:

«Per non aver dubbi basta leggere un lavoro uscito sulla rivista Science dove si spiega come man mano che si scende con l’età i rischi di ricevere questi vaccini superano ampiamente i benefici. Nei più giovani il pericolo di avere conseguenze gravi a causa del Covid è invece molto basso. Ecco perché la Francia ha stabilito di limitare i due vaccini a vettore virale agli over 55».

Margherita Du Bac, autrice dell’intervista, non è andata a cercare la fonte di questa affermazione, si è fidata delle parole dell’intervistata. Noi siamo andati a cercarlo per verificare e purtroppo abbiamo notato che le parole scelte da Science non sono proprio le stesse usate dall’immunologa di Padova, anzi.

In this sort of gradual sliding curve of benefit-risk balance, there’s no sudden point at which it becomes safe or unsafe,” Spiegelhalter says. “This is a judgment.” But for now, the numbers suggest that even for young people, the vaccine is a net benefit for the vast majority.Getting vaccinated also provides protection to other people, Spiegelhalter says: “I think that’s an aspect that has not been emphasized enough.”

Che tradotto:

“In questa sorta di curva di scorrimento graduale dell’equilibrio rischio-beneficio, non c’è un punto improvviso in cui (la somministrazione del vaccino nda) diventa sicura o pericolosa”, afferma Spiegelhalter. “Questo è un giudizio”. Ma per ora, i numeri suggeriscono che anche per i giovani il vaccino sia nettamente un beneficio per la stragrande maggioranza. La vaccinazione fornisce anche protezione ad altre persone, dice Spiegelhalter: “Penso che sia un aspetto che non è stato enfatizzato abbastanza“.

Come sempre noi non siamo scienziati ma fact-checker, questo era quanto riportava Science ad aprile 2021 e non sono stati per ora pubblicati articoli che smentiscano quanto detto da Spiegelhalter. Pensiamo che sia utile però sottolineare che nell’articolo di Science non si fa nessuna affermazione come quella riportata dalla dottoressa Viola e anzi si spiega che bisogna considerare i fattori di rischio dei singoli individui e non generalizzare i rischi del vaccino, come ha ribadito anche il presidente della FNOMCeO Filippo Anelli negli scorsi giorni.

Sia chiaro, il resto che raccontava l’immunologa è corretto, è vero che in Francia hanno limitato i vaccini a vettore virale agli over 55, ma senza appoggiarsi a studi scientifici bensì seguendo solo un principio di precauzione – principio che secondo Science al momento non è applicabile e che infatti né l’EMA né le statistiche supportano – e considerando altri fattori che hanno portato a fare quella scelta, come la disponibilità di altri vaccini.

Non credo sia necessario aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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