La campagna anti-biscotti Telethon

COMPRIQUESTO

PREMESSA: visto che spesso mi viene chiesto perché uso il termine animalaro.

Sono vecchio, ma ai miei tempi son stato anche io giovane, e come riporta il volume “La lingua dei giovani” di Edgar Ratke (pubblicato nel lontano 1993) risalgo ad una generazione passata:

Il suffisso -aro ha perso nella lingua dei giovani (sigh d’una volta) l’applicazione ad uno che esegue un’azione, ma si limita ad una valutazione ironica e spregiativa.

Invece il termine animalista lo applico a chi ama gli animali in maniera attiva, si adopera per la loro protezione, ma lo fa in maniera pulita e positiva, insomma sono quelli che mi piacciono, d’altronde sono un’animalista anche io.

Telethon sotto attacco, un’altra volta

I vari gruppi animalari stanno facendo circolare questa foto per contrastare la campagna a base di biscotti di Telethon.
Io di Telethon e della fuffa che l’animalaro uTonto sparge ho già parlato un’altra volta. Ma questa anche grazie a tanti amici bene informati ci tengo a sbufalarla nonostante ci abbiano pensato anche altri colleghi blogger!
La foto del gatto che vediamo risale agli anni 90, persino su un sito animalaro più noto si evidenzia che è una foto vecchia, che senso ha usare un’immagine che risale a un quarto di secolo fa per denigrare una campagna raccolta fondi di oggi? Faremmo causa ad una casa automobilistica  perché nelle pubblicità di 30 anni fa la gente era sempre senza cintura?  Se si vuole risultare credibili occorre spiegare la datazione della foto, o nel caso usarne una attuale di uguale impatto, foto che evidentemente manca agli animalari e così pensano bene di usare una diversa angolazione della foto pubblicata su OIPA, senza spiegare nulla in merito, se non che (secondo loro) è collegata alla raccolta fondi di Telethon.

Gente con le palle quadre

No, non parlo degli animalari, o dei ricercatori di Telethon, ma del blog che ha scritto un articolo sulla cosa proprio ieri, articolo che condivido al 100%. Nel suo articolo tristemente la foto viene tagliata e a meno di non ingrandirla non si nota il particolare omesso da chi ha creato il meme animalaro:
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La data difatti si leggeva abbastanza bene, data che fa capire quanto sia vecchia la suddetta sperimentazione. Dove sia stata fatta? Non lo so, ma in Italia non si sperimenta sui gatti dal 2011. Lo capite vero che è uTonto condividere la foto? No, beh c’è un’ultima cosa che GCLPQ ha trovato giusto riportare:

…Telethon conduce terapie geniche, non crea impianti (viste le apparecchiature elettriche sul gatto si presuppone stessero testando un impianto cocleare, forse e FORSE, sempre ammesso che sia un test ovviamente), per cui anche se fosse vero che in Italia stanno usando gatti nelle sperimentazioni, attribuire questa foto a loro è comunque falso e menzognero, in quanto non conducono questo tipo di test.

L’avete condivisa?

Cancellatela dalla vostra bacheca magari spiegando agli amici che l’hanno commentata (e magari ricondivisa) il perché; se non lo fate significa che reputate corretto raccontare bugie per portare acqua al vostro mulino, non propriamente persone che avrei voglia di frequentare. Per penitenza se l’avete condivisa, siate bravi, andate anche a donare lo si può fare online.
Siate Utenti, non uTonti.
maicolengel
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