Sempre questione di numeri… (sbagliati) – Le auto blu

Sulle pagine che fanno populismo è apparsa quest’immagine che lentamente sta facendo il giro della rete, ve ne riporto il testo:

N° deputati: da 630 a 300

Stipendio: 2500 €
Risparmio: 118 milioni €\anno
N° senatori: da 315 a 140
Stipendio: 2500 €
Risparmio: 56 milioni €\anno
N° auto blu da 630mila a 30mila
Risparmio: 20 MILIARDI €\anno
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A me piacerebbe molto vedere in faccia chi ha realizzato l’immagine, perché la faccia di un bugiardo di quell’entità dovrebbe venire riportata un po’ ovunque. Tipo i Wanted del Far West. Chi diffonde questo genere di sciocchezze andrebbe messo alla gogna in pubblica piazza come avvelenatore di pozzi, come troll della rete. Chi ci casca purtroppo è un pigro, con tendenze populiste, visto che basta l’uso di un pizzico di spirito critico per capire che non è possibile che in Italia siano in uso 630mila auto blu.

Il censimento sulle vetture destinate all’uso di politici nazionali, regionali e provinciali parla di circa 30mila auto in uso alla pubblica amministrazione nel nostro Paese. A cui si aggiungono altre auto di servizio, per un totale di circa 60mila veicoli. Non 630mila, meno di un decimo. In tutto il nostro Paese circolano circa 37milioni di auto, lo capite che non avrebbe senso che quasi il 2% delle stesse sia vettura di Stato?

Nel 2014 Quattroruote cercò di fare i conti in tasca allo Stato per quanto riguardava il parco macchine. Il totale di spesa (relativo al 2011) era di 1,1 miliardi di euro, non 20. Nel frattempo (tra il 2011 e oggi) le auto sono diminuite, con un sicuro risparmio ancora da quantificare.

Sia chiaro, nulla da eccepire nei numeri di deputati e senatori, ma come potete notare da soli il risparmio che si avrebbe facendo come dice il posterino è minuscolo a paragone coi supposti 20 miliardi che si sarebbero risparmiati dalle ipotetiche 630mila auto blu.

Capisco che chi s’indigna per queste cose sono gli stessi che vanno in piazza a manifestare contro la ka$ta, ma se queste sono le basi su cui fondano la loro indignazione allora forse è il caso rimettersi a studiare di sana pianta e capire che i guru che stanno seguendo sono dei pallonari di prima categoria.

Fa un poco impressione rendersi conto che una delle probabili prime fonti della bufala è un articolo del 2010 pubblicato sul Sole 24 Ore nel blog di Xavier Jacobelli, che scriveva:

Le dichiarazioni del ministro Calderoli sulla necessità che il calcio si dia una regolata in materia di ingaggi, trasferimenti di mercato, premi ai giocatori, farebbero ridere se non facessero piangere. Punto primo: la Casta incistata in questo Paese, l’unico del mondo occidentale dove non possiamo scegliere i nostri rappresentanti in Parlamento, cominci a tagliare i suoi privilegi, le sue indennità da 20mila euro al mese, i suoi seggi alla Camera e al Senato, nelle comunità montane e nei consigli comunali e circoscrizionali, le sue porcherie che ogni giorno arrivano sui giornali. Punto secondo: anzichè occuparsi di una materia che non conosce, come vedremo fra poco, il ministro per la semplificazione normativa potrebbe cominciare a tagliare le 630.000 (seicentotrentamila) auto blu che infestano l’Italia e costano 21 miliardi di euro l’anno, per scarrozzare l’esercito di fancazzisti che ci ritroviamo fra i piedi.

La stima veniva da un altro articolo ancora, apparso su Repubblica nel 2009, che usava come fonte dati che venivano da altro sito ancora, come spiegavano loro stessi:

 Le statistiche arrivano da Contribuenti.it, il sito dell’Associazione contribuenti italiani che, con il suo sportello, conduce annualmente un’analisi del parco delle auto blu.

Curioso che tutte le stime successive fatte da siti decisamente più noti e affidabili riportassero cifre e numeri completamente diversi. Curioso davvero.

È il giornalismo bellezza… (cit.)
maicolengel at butac punto it
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