Senza #memoria non c’è futuro?

SHOAH

Nessuna bufala vera e propria questa volta, bensì un piccolo pensiero che penso sia condiviso da molti di voi. Perdonate i toni accesi, ma sono argomenti che proprio mi infastidiscono. Soprattutto nel Giorno della Memoria.

Succede che un quotidiano come La Croce dedichi alla Shoah l’articolo d’apertura, senza minimamente fare cenno ai tanti che sono morti durante la seconda guerra mondiale uccisi senza pietà dal regime nazista. Le vittime dei campi di concentramento nazisti non furono solo gli ebrei, c’erano anche i Testimoni di Geova, gli “immigrati”, coloro che venivano bollati come “soggetti antisociali” e gli omosessuali (anche se per qualcuno tristemente anche questa è una bugia). Chi non piaceva al “buon” Adolf trovava solo una via d’uscita dalla sua persecuzione: i forni. 

Non sono un’attivista gay e non sono gay quindi forse non sono il soggetto più indicato per parlare di queste cose. Ho una famiglia con moglie e due figli che adoro, ma questo non conta, non deve contare. Sono cresciuto in una famiglia cattolica praticante, con un padre lievemente omofobo e una madre decisamente più aperta. La chiesa che ho frequentato fino alla maggiore età mi ha insegnato l’amore per il prossimo e tanti altri valori in cui credo, ma quello davvero importante è rimasto il primo: l’amore per il prossimo, appunto. Poco importa che sia di colore, religione od orientamento sessuale diverso dal mio. Lui è il mio prossimo e lo amo come se fosse me stesso.

La Croce non lo capisce, visto che nel ricordare la Shoah dimentica il male fatto dal nazismo nei confronti di quelle “particolari” minoranze. Un male che La Croce nasconde senza mai farne menzione, chissà come mai.

Come riporta anche Wikipedia, si stima che gli omosessuali internati nei campi di concentramento siano stati oltre cinquantamila. Un paesotto di medie dimensioni, mica “pochissimi”. Ma La Croce se li scorda, non sono importanti da ricordare. Basta dimostrare di ricordarsi degli ebrei sterminati e si è in pace col mondo.

Io non ci sto.

Occorre cercare di progredire e chi supporta movimenti come quello delle Sentinelle in piedi non lo sta facendo. Chi minimizza l’incontro tra il Papa ed un trans avvenuto giusto due giorni fa non sta facendo del bene alla propria religione ma la sta portando indietro di altri mille anni. Oltretutto presentano la cosa così:

Siamo in edicola e siamo l’unico quotidiano ad aprire sul giorno della Memoria e sulla Shoah che resta una grande lezioni contro ogni totalitarismo e il concetto si lega bene all’editoriale sulla prolusione nettissima contro il gender del cardinale Bagnasco…

Prima la memoria della Shoah è una lezione contro ogni totalitarismo… e poi le parole del Cardinal Bagnasco contro il gender? Le parole di Bagnasco erano quanto di più fuffaro e ottuso si potesse trasmettere, visto che partivano dalla denuncia contro i libri “gender” come mezzo usato per loschi fini:

Si vuole colonizzare le menti dei bambini e dei ragazzi con una visione antropologica distorta e senza aver prima chiesto e ottenuto l’esplicita autorizzazione dei genitori…

Colonizzare chi? E cosa? Si sta cercando di istruire i ragazzi che il mondo non è tutto come ce lo descrivono le religioni, che al mondo c’è tanta diversità e che non per questo occorre odiare chi non è come noi. Si cerca di minimizzare i danni che genitori omofobi ed ottusi fanno a casa, portando nelle scuole il concetto di diversi (da chi poi?). Gli stessi genitori che, magari, danno retta proprio alle parole di Bagnasco.

Il quale cardinale, nella stessa intervista, scivolava sulla classica notizia mal passata da testate simili a La Croce:

Non è inutile ricordare che – anche se la maggior parte dei genitori fosse d’accordo – chi non lo è ha il diritto di astenere i propri figli da quelle “lezioni” senza incorrere in nessuna forma, né esplicita né subdola, di ritorsione, come sta invece accadendo in qualche Stato vicino a noi.

Non vi è un riferimento preciso a quale Paese stia attuando formule di repressione contro chi non è d’accordo con i nuovi piani studio, ma credo che si riferisca a questo episodio qui, di cui direi d’aver parlato a sufficienza.

Ma poi, con che coraggio difendere la “famiglia tradizionale” quando allo stesso convegno sulla famiglia, mentre qualche politicante urlava culattone a un povero studente (perché questo è lo specchio del nostro Paese e della nostra classe politica), qualcun altro notava che in terza fila era seduto un prete allontanato dalla Chiesa per pedofilia?

Questa è la gente che La Croce difende. Questa è la gente che, a sentir loro, vorrebbe traghettare il nostro Paese verso il futuro. Gente bigotta, ottusa, colma di ideologie e seriamente pericolosa. Complimenti davvero.

Bagnasco e La Croce di Adinolfi sono piccoli esempi di totalitarismo moderno passivo-aggressivo. Entrambi pretendono che uno stato laico si pieghi a una volontà religiosa, che non è propria o naturale di tutti i cittadini, ma solo di quelli che hanno scelto di riconoscersi nella Chiesa cattolica. Una forma di “dittatura” religiosa non dissimile da quella spacciata dai signori barbuti dell’ISIS. Poco conta che preghi Allah o Gesù, se hai questo tipo di approccio al resto del mondo sei e resti un ottuso bigotto che non merita altro che l’indifferenza più totale e la chiusura nel baule del passato.

Non credo occorra aggiungere altro, oggi è una giornata da ricordare, e non per ciò che ci racconta La Croce.

maicolengel at butac punto it

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