Serena Shim, la disinformazione e le testate FUFFA
Ma credo che in questi due anni e mezzo di blog abbiate tutti imparato che non basta che uno dica “le cose sono andate così” per trasformare il tutto in una verità inattaccabile, anzi.
SiamoLaGente ed ImolaOggi di questo se ne infischiano, a loro, come vi abbiamo già spiegato più volte, interessa solo che v’indigniate, che odiate quelli che loro attaccano, che vi convinciate che gli altri sono tutti brutti sporchi e cattivi.
Serena stando alle cronache è stata vittima di un incidente in macchina, l’autista del camion che ha provocato l’incidente è stato arrestato, suo cugino che viaggiava in macchina con lei non è morto e non ha sostenuto la tesi dell’uccisa perché sapeva troppo. Gli unici a sostenerla sono appunto i colleghi della testata iraniana.
SiamoLaGente nell’articolo che accompagna questa foto (oddio definirlo articolo è davvero troppo) ci racconta che:
Il motivo stesso per cui Serena Shim è morta è questo! Stava per rivelare la verità al mondo: l’Isis è un’invenzione degli Stati Uniti e dell’ONU (oggi ormai lo sappiamo, ma un anno fa…).
L’ordine è questo: non se ne deve parlare !! I media devono mantenere l’omertà !! Questa eroina DEVE essere dimenticata!!
Già il fatto che Facebook non abbia cancellato la foto e il post vi fa capire che non c’è censura alcuna. Che nessuno fa nulla per nascondere la sua morte. E già qui dovreste capire che il sito che sostiene tutto ciò è un sito fuffaro, che non va seguito. Ma volendo esser curiosi ci basta fare una veloce ricerca su google:
Come vedete oltre alle nostre amate testate fuffare ci sono Huffington Post, Corriere, Daily Mail e la lista potrebbe andare avanti ad oltranza. Se davvero non si volesse che se ne parli credete che avrebbero avuto difficoltà a far svanire tutte quelle voci? Inclusa quella su wikipedia US? E allora cosa stiamo ancora a leggere SiamoLaGente? Se proprio volete potremmo suggerire al gestore della testata di cambiare il nome in SiamoGliAnalfabetiFunzionali, che credono ad ogni sciocchezza riportata su siti di questo tipo.
Gli articoli su Serena sono un po’ ovunque, come spiegava il Guardian l’anno scorso:
Her death occurred the day after she broadcast an item – in which she said the Turkish intelligence agency had threatened her and accused her of spying.
Quindi chi l’avrebbe minacciata sono i turchi, non gli americani, e lei stessa aveva paura dei turchi. Ma cosa diceva in questo servizio che è stato trasmesso?
https://www.youtube.com/watch?t=2&v=AUNj5hXw0jk
“I’m very surprised at this accusation – I even thought of approaching Turkish intelligence because I have nothing to hide… I am a bit worried, because… Turkey has been labelled by Reporters Without Borders as the largest prison for journalists…so I am frightened about what they might use against me… We were some of the first people on the ground – if not the first people – to get that story of… militants going in through the Turkish border… I’ve got images of them in World Food Organization (sic) trucks. It was very apparent that they were militants by their beards, by the clothes they wore, and they were going in there with NGO trucks.”
Serena parla di soggetti non identificati entrare ed uscire dal confine turco a bordo di camion della World Food Organization, spiega che non ha nulla da nascondere ai servizi segreti turchi ma che è preoccupata che possano arrestarla per aver fatto riprese non gradite. Dell’ONU non si fa menzione, ma parla di NGO, organizzazioni non governative. Non accusa l’ONU di qualcosa, o gli Stati Uniti se è per questo, avanza solo dei dubbi su che traffici stiano avendo luogo su quel confine.
Ma come riportava Channel 4 inglese ci sono altri punti che non tornano nella storia:
So – say some and among them Press TV – her death, caused by a truck colliding with her car, is suspicious. There are a number of problems with this. The first is that since Turkey is so good at arresting reporters why didn’t they just do that?
Second – if they wanted her dead, why attempt to rub somebody out in this bizarre method? Death by secret-police-organised-road-traffic-accident is far-fetched.
But if you were worried about being fingered by the cops in Turkey why would you broadcast statements about the place being a prison for journalists if you wanted the issue to subside?
what evidence did she actually have for her story anyhow? By this statement it was simply that she saw some dodgy-looking blokes with beards in an aid truck, so they must be IS, mustn’t they? If she had any real proof then this was the chance to report it, but she did not do so.
Irish’s car was “traveling at a very high speed, went out of control, entered my lane and came under my truck,” according to the truck driver, reported in a leading Turkish paper.
Per riassumere, come ci viene detto i servizi segreti turchi sono così bravi ad arrestare giornalisti, e allora perché non l’hanno arrestata subito? E se proprio dovevano organizzare la morte di Serena perché farlo in una maniera così sciocca? E ancora, ma se Serena aveva prove di questi loschi traffici perché non le ha mostrate? Il dubbio del giornalista di Channel4 è che le prove fossero solo supposizioni basate su uomini con la barba che entravano ed uscivano dai camion di qualche NGO, ma da qui a trasformarli in sicuri soldati IS ce ne passa!
Nessuno ha cercato d’insabbiare la cosa, il video come vedete si trova su YouTube, nessuno in oltre un anno l’ha rimosso. Ma farvi credere che ci sia il governo americano o l’ONU a cercare d’insabbiare la cosa è tipico atteggiamento di chi NON vuole informarvi dei fatti ma solo indignarvi, mettervi il dubbio che ci sia qualcuno che sta agendo dietro alle spalle, quando il qualcuno in questione in totale malafede sono proprio quelli che vi stanno passando la notizia.
Smettete di leggere ImolaOggi o SiamoLaGente, sono siti di PSEUDOPOLITICA, sono lì apposta per DISinformarvi sui fatti, in maniera che le vostre convinzioni su chi è buono e chi è cattivo si rinforzino, ma non lo fanno con onestà, bensì con malafede. Sempre!
Non credo sia necessario aggiungere altro.
maicolengel at butac.it
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