Shell-On/involucro Challenge – grande giornalismo

Tocca per l’ennesima volta trattare qualcosa che probabilmente sarebbe morta sul nascere senza l’intervento di giornali e blog a rilanciarla.

Me l’avete segnalata su GreenMe, ma nel frattempo la notizia è stata ripresa anche da testate nazionali come Il Giornale (online):

La nuova “challenge” tra i giovani? Mangiare cibo con l’involucro

Chi me l’ha segnalata lavora coi giovani, ed era curioso del mio parere “professionale”, visto che anche lui questa storia non l’aveva mai sentita prima di vederla apparire su GreenMe il 26 aprile 2019.

La sfida (challenge) che sarebbe di moda tra i giovani è quella di mangiare cibi compresi di involucro. Intanto vediamo di capirci sul concetto di moda. Il termine moda indica uno o più comportamenti collettivi. Collettivi significa che sono seguiti da tantissimi. Quindi la “Shell On Challenge” sarebbe qualcosa che fanno tantissimi giovani.

Curioso allora il fatto che prima del 15 aprile il termine non fosse nemmeno indicizzato su Google. E il 16 aprile è il giorno in cui alcune testate online hanno cominciato a parlarne. E dal 15 aprile a oggi sono usciti un po’ di video con ragazzi che mangiano una banana senza prima toglierle la buccia.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

#shellonchallenge #bananapeelsaregross

Un post condiviso da kagriffx2 (@kgriff.spam) in data:

Il 16 aprile compare questo post su Instagram con l’hashtag #shellonchallenge, e sul portale di microstorie e foto è il primo post con quell’hashtag. Stessa cosa su Twitter, prima del 16/17 aprile quell’hashtag non esiste. Guarda caso sotto il post Instagram di KagriffX2 compare questo commento:

janayawecker 

Hi there! I work with the New York Post and we’d love to include this hilarious (and gross!) video in a story about the ridiculous trend going around. Can we use with onscreen credit to you? Please let me know as soon as possible. My email is jwecker@nypost.com. Thanks so much!

Dove una giornalista del New York Post chiede alla giovane del video se possono contattarla e usare il suo post (pubblico) su Instagram per un servizio in cui parleranno di questa sfida ridicola. Il New York Post è come il Daily Mail, un tabloid che cerca il più possibile storie clickbait da passare ai propri lettori online. Perché è così che campano, è così che pagano gli stipendi ai giornalisti. Poco importa se siano vere storie, basta che facciano accorrere i click. Ma era una moda? No, prima del 16 aprile di video praticamente non se ne trovano.

Inoltre la “sfida” sarebbe nel mangiare cibo senza togliere la buccia. Limoni, banane, arance e così via. Solo uno (finora – sabato 27 aprile 2019) è stato così “geniale” da allargare il shell-on alle confezioni, mangiandosi anche la plastica di una merendina. La stessa ragazza del video su Instagram una volta che ha morsicato la banana ancora con la buccia sputa il suo boccone. Si possono trovare video precedenti sul “fenomeno”, come questo che risale invece all’11 aprile, ma senza alcun hashtag né accenni a una challenge:

 


Ma si tratta appunto di casi rari, qualche decina di video su Instagram al momento in cui scrivo, poco di più su Snapchat e Twitter. Definirla moda è il sistema usato dai giornalisti per avere la scusa di parlarne, col rischio di essere loro stessi a trasformarla in una tendenza virale. Che è poi un po’ quello in cui sperano, più diventa virale più i loro articoli avranno visibilità, più soldini faranno. Sia chiaro, siamo tutti d’accordo che non sia sano mangiarsi la buccia dell’ananas, o la plastica della merendina. Ma sostenere (sulla base di pochissimi video con decisamente poche interazioni) che sia una moda dilagante, allarmando così le famiglie, è sciocco. Inoltre dimostra la scarsa opinione che hanno i giornalisti dei giovani d’oggi. Il pregiudizio scorre forte in chi non è in grado di distinguere tra una trollata e una vera moda…

Non credo serva aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it
Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon o su Paypal! Può bastare anche il costo di un caffè!