Siamo in dittatura?

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Sta circolando uno screenshot che sostiene che siamo sotto una dittatura.

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Per chi non riesce a vedere l’immagine qui sopra riporto il testo:

Un vigile del fuoco mi dice: una circolare del ministero ci vieta di parlare in pubblico fino al 4 dicembre. Si è vero, siamo alla dittatura. Ho fatto un po’ di ricerche e guardate che è venuto fuori: stando al testo della circolare, se un dirigente di polizia dicesse in pubblico: ” il governo chi ha tagliato i fondi”, potrebbe esser sanzionato.

A seguire quella che pare essere una circolare del Ministero dell’Interno. Una veloce verifica e la circolare risulta effettivamente pubblicata sul sito del Ministero, è la numero 42/2016, ed è pressoché identica a tutte le circolari che sono state emesse prima di una votazione elettorale o referendaria negli ultimi 16 anni.

Il punto A è quello che al nostro uTonto commentatore fa credere di esser “sotto dittatura”, vediamolo in toto:

Divieto per le pubbliche amministrazioni di svolgere attività di comunicazione

Divieto per le pubbliche amministrazioni di svolgere attività di comunicazione Ai sensi dell’art. 9, comma 1, della legge 22 febbraio 2000, n. 28, a far data dalla convocazione dei comizi – cioè dal 28 settembre 2016, giorno di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto del Presidente della Repubblica – e fino alla conclusione delle operazioni di voto “è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni”. Si precisa che l’espressione “pubbliche amministrazioni” deve essere intesa in senso istituzionale riguardando gli organi che rappresentano le singole amministrazioni e non con riferimento ai singoli soggetti titolari di cariche pubbliche, i quali possono compiere, da cittadini, attività di propaganda al di fuori dell’esercizio delle proprie funzioni istituzionali, sempre che, a tal fine, non vengano utilizzati mezzi, risorse, personale e strutture assegnati alle pubbliche amministrazioni per lo svolgimento delle loro competenze. Si fa, pertanto, affidamento sui doveri di equilibrio e di correttezza degli amministratori in carica, nella scelta delle modalità di eventuali messaggi di propaganda referendaria

Quindi, il poliziotto, vigile del fuoco, dipendete comunale che faccia propaganda elettorale (o referendaria) durante il servizio è sanzionabile, ma basta che la faccia al di fuori delle proprie funzioni istituzionali e che non usi risorse dell’amministrazione pubblica che può fare e dire quello che gli pare. È dittatura? Solo nella testa dell’uTonto che sta condividendo il messaggio e in quella degli altri uTonti che ci cascano come pere cotte.

Oltretutto bastava rendersi conto che la legge che si sta applicando è del 2000 per accorgersi che se fosse dittatura sarebbe stata imposta da D’Alema che era al potere in quel periodo, e che nessuno da allora a oggi l’ha mai cambiata né proposto modifiche, e dire che al governo abbiamo visto succedersi tutti i maggiori partiti italiani in questi anni. Se qualche politico ci fa campagna elettorale sopra sostenendo l’ipotesi della dittatura sta mentendo, quindi non è una persona di cui aver fiducia. Ovviamente potete votarlo se preferite, ma poi non lamentatevi che la categoria dei politici vi fa schifo, no? Anche fosse la miglior persona del mondo sta mentendo per portare acqua al proprio mulino, su quali altri cose sarà disposto a mentire pur di far carriera?

Michelangelo Coltelli aka

maicolengel at butac punto it

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