Smontato adesso dal turno del 118…

...ma vi sta prendendo per i fondelli!

Ci avete segnalato, dalla pagina Osservatorio Internazionale dei diritti umani nazione italica (di cui parleremo in altro articolo perché ne vale la pena) un audio che sta circolando sia sui social classici che su Whatsapp e Telegram.

Siamo di fronte all’ennesimo caso di audio senza alcuna fonte verificabile che invece viene condiviso come se fosse oro colato. Ve l’ho già spiegato questa robaccia non va condivisa, non va diffusa, si tratta di materiale inutile. Potrebbe averlo fatto chiunque, perché diffonderlo?

Nell’audio abbiamo un tizio anonimo che sostiene di avere appena smontato dal suo turno di volontario in ambulanza. Ci racconta che sia lui che la moglie fanno appunto turni in ambulanza nella zona tra Bergamo e Brescia e che loro in quattro turni sulle ambulanze non hanno visto nessuna emergenza. Se sono davvero due volontari della zona credo non sia difficile per i loro colleghi identificarli, parlano di ospedali di Bergamo, Seriate, Iseo e Chiari.

Il soggetto che nell’audio parla dell’Ospedale di Chiari dovrebbe farsi un bell’esamino di coscienza. Chiari è la struttura che ha lanciato una richiesta d’aiuto giusto qualche giorno fa, come spiegano in questo servizio del Corriere della Sera. La struttura aveva finito le valvole per i respiratori, che pur ordinate non sarebbero arrivate in tempi utili per i pazienti che le necessitavano. Un’azienda della zona le ha stampate in 3D fornendole all’ospedale in tempi più brevi.

In tutta Italia ogni giorno abbiamo da tre settimane a questa parte un numero crescente di pazienti da terapia intensiva, ma non sono migliaia quotidiani. Sono circa un centinaio al giorno, in tutto il Paese. Ci sta che siano pochi casi per ospedale. Il problema è che su tutto il territorio nazionale abbiamo un determinato numero di letti da TI, che si stanno via via esaurendo. Al momento ne risultano impegnati circa 2750 per COVID-19, su un totale di circa seimila e qualcosa posti letto disponibili.

Lo stupidello che ha fatto l’audio oltretutto ricade nella storiella dei pronto soccorso vuoti. Questione che qui su BUTAC abbiamo già trattato almeno due volte e lo stesso hanno fatto colleghi come David Puente. Nessun vero volontario da ambulanza racconterebbe quella storia per sostenere la falsa epidemia. Chi ha fatto l’audio non ha mai messo piede come volontario su un’ambulanza. Al massimo come paziente…

Sia chiaro, ci potrebbe anche stare che un singolo operatore su un ambulanza non veda decine di malati di COVID durante il suo turno. Alla luce di quanto sappiamo sulla malattia tanti che sei mesi fa sarebbero andati in ospedale sono tenuti in isolamento a casa.

La frase dell’audio che mi dà più fastidio è quella centrale, quando il nostro stupidello dice:

Voi potete credere quello che vi dicono in televisione, l’allarmismo, avere paura… Però ci stanno facendo il lavaggio del cervello ragazzi.

Chi sostiene una cosa così va identificato e sanzionato, è un soggetto pericoloso che non deve esser lasciato libero di esprimersi sui social. Siamo all’inizio della stagione più fredda, quando altre patologie si fanno sentire con più forza, non è marzo, non ci si avvicina alla bella stagione. Nel mio giro di conoscenze dirette durante la prima ondata ho avuto solo pochi amici positivi spalmati su tutto il periodo di picco. Oggi ho un parente in fascia a rischio (ricoverato a causa COVID, ma con altre patologie) e uno decisamente più giovane, e tante conoscenze dirette che si sono ammalate in queste due settimane, alcuni coetanei che sono stati ricoverati  in TI, mentre in prima ondata ne ho avuto solo uno.

Sotto il video condiviso da Osservatorio Diritti Umani tra i commenti tanti sono contrari a quel video, tanti che ci mettono la faccia, come un soccorritore (verificato) che scrive:

Da parte mia anch’io faccio ambulanza dalle parti di Como noi è più di 2 settimane che corriamo continuamente ci sono giorni che l’ambulanza fa 16 ore senza rientrare e il cambio equipaggio lo si fa in ospedale, e qui i pronto soccorsi sono oberati con file di attesa per scaricare la barella anche di 4 ore non so a chi credere

Ma tanto arrivano subito i difensori della menzogna che replicano:

Smettetela con le menzogne cari troll stile RAI Mediaset

Quante chiacchiere, facci vedere una bella ripresa anonima della giornata….

Quanto ti danno per dire questa stronzata?

Questo è il mondo di chi nega l’evidenza, spesso per paura, a volte per profonda ignoranza. La colpa di questo dilagare di disinformazione è in parte dovuta all’uso massiccio dei social network, ma anche i tanti che operano sui media di ogni ordine e livello e che in questi mesi non hanno, in alcuna maniera, aiutato a fare chiarezza sulla questione.

Non credo di poter aggiungere altro. Spero sempre qualcuno di voi riconosca una voce nell’audio, una bella segnalazione alla polizia postale poi ci pensano loro.

maicolengel at butac punto it

Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon o su PayPal! Può bastare anche il costo di un  caffè!