Sospesi 4 medici dall’ordine

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Questa non è una bufala, e purtroppo neppure una ragione per cui possiamo gioire in alcuna maniera. I quattro medici sospesi dall’Ordine non sono antivaccinisti, seguaci della Nuova Medicina Germanica, appassionati di omeopatia, sostenitori di terapie non riconosciute dalla medicina. No, sono solo quattro medici che si sono resi colpevoli di avere spinto un’iniziativa non approvata dall’OMCEO. Iniziativa praticata in tanti paesi del mondo.
I quattro medici sono tra i proponenti di una “carta” che dice:

E’ ormai acquisizione unanime che, nelle patologie tempo dipendenti, la precocità dell’inquadramento diagnostico e i conseguenti provvedimenti terapeutici, anche farmacologici, assumono un ruolo critico nell’esito clinico, sia quoad vitam che quoad valetudinem. Nonostante ciò si possono verificare ritardi nel trattamento di detti quadri clinici, a causa delle seguenti ragioni:
1- Ritardo nell’attivazione dei Servizi di Emergenza Territoriale 118 da parte della popolazione;
2- Intervallo tra insorgenza dell’evento e primo contatto medico eccessivamente lungo e non adeguato alle necessità assistenziali;
3- Sovraffollamento dei Dipartimenti di Emergenza con conseguente aumento del rischio clinico.
In questo ambito, un ruolo strategico viene rivestito dal sistema di Emergenza Territoriale e, all’interno di questo, dalla figura Infermieristica, che, nella gran parte dei casi, rappresenta il punto di collegamento per la maggior parte delle postazioni, in costante riferimento con la componente Medica, considerato l’attuale contesto organizzativo articolato a più livelli di complessità.
In particolare la somministrazione, da parte degli infermieri, di terapie, anche farmacologiche, secondo protocolli condivisi ed emanati ufficialmente dal Direttore della Centrale Operativa 118 (concordati con il Responsabile Territoriale, nelle realtà nelle quali sussiste tale figura), si inquadra in processo finalizzato alla tempestività del trattamento e spesso risulta essenziale per la  salvaguardia della vita e/o della salute dei pazienti, come in caso di overdose da oppiacei, grave sindrome ipoglicemica, sindrome coronarica acuta, insufficienza respiratoria acuta ecc.

In parole povere si tratta di dare il permesso d’intervento in situazioni d’emergenza ad ambulanze con a bordo solo due volontari, un autista e un infermiere abilitato per quei casi. Qualcosa che già avviene in tantissimi altri paesi. Qualcosa che si è già fatto in Toscana, ma in Emilia Romagna la cosa non è andata bene, e se quanto riporta IPASVI, che a sua volta cita un articolo di Repubblica non presente sul web, ci sono quattro medici che rischiano una sospensione di sei mesi:

“Fino a 6 mesi di stop ai medici che hanno dato il via libera alle ambulanze con soli infermieri” questo il titolo dell’articolo. “Puniti con una delle misure più dure dal punto di vista disciplinare” e’ riportato ancora. L’accusa è quella di aver “tradito” la professione medica ‘delegando (?) parte delle competenze agli infermieri.
Dopo mesi di dibattiti e comunicati con i quali Simeu, Aniarti, FNC IpasviCollegio di BolognaCollegi dell’Emilia Romagna, Regione ER (vedi il parere medico legale del gennaio scorso) evidenziavano la correttezza dei protocolli infermieristici utilizzati, basati su linee guida condivise in tutto il mondo e sulle competenze avanzate acquisite dagli infermieri che operano nell’area dell’emergenza attraverso percorsi formativi accreditati e certificati.
Spiazzante quindi la dichiarazione del Presidente dell’Ordine di Bologna: “Non possiamo permettere che gli infermieri senza una formazione come la nostra somministrino farmaci, facciano diagnosi e terapie. Si tratta di una violazione del Codice Deontologico”.
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Il ruolo di Butac non è quello di schierarsi, non lo è mai.
Ma non siamo i soli a trovare qualcosa di sbagliato in questa storia, questi alcuni commenti con cui l’ho vista girare, gli autori sono medici a loro volta, disposti a sottoscriverli, ma forse non è necessario:

  • Sospendono questi medici per aver fatto qualcosa che in tutto il mondo si pratica già e non fanno niente, se non qualche tirata d’orecchie, a chi sconsiglia apertamente di vaccinarsi o propone cure come il metodo Di Bella, Hamer o l’omeopatia.
    Non ci sono parole.
  • L’Ordine, a quanto pare, serve solo a mantenere il potere politico. Non mi sembra che tutelino veramente i propri iscritti. Né, tantomeno, i cittadini.
    (Felice di sbagliarmi)

Anche in questo caso non sta a me dirvi se la decisione dell’OMCEO sia corretta o meno, e può esserlo in termini legal-burocratici, non sto a studiarmi le procedure, non è questo il punto.
Dopo ormai tre anni di blog che lotta contro la disinformazione, specie in campo medico visto che è quella che quando fa danni li fa sulla pelle dei disperati, sento il dovere, la necessità, di fare una considerazione. In Emilia Romagna ha sede una delle associazioni antivacciniste più note di tutta Italia e alcuni suoi fondatori sono medici che da anni sputano nel piatto in cui mangiano. Ben sa il ministero quanti siano i danni che le campagne antivacciniste hanno fatto nelle regioni in cui il calo è stato così alto. Sono mesi che i giornali (dopo anni di pseudoinformazione) raccontano con crescente allarme quali siano i numeri delle coperture vaccinali in alcune regioni.
Beh, i medici dietro al movimento antivaccinista sono noti, e vengono segnalati da anni senza che nessuno muova un dito all’interno dell’Ordine dell’Emilia Romagna. A me non dispiacerebbe sapere perché e percome si baleni l’idea di una sospensione in pochi mesi per i quattro protagonisti di questa vicenda, e invece in anni di movimenti antivaccinisti nessuno abbia alzato un dito contro questi “dissidenti della medicina”.
Anche perché si limitassero a sostenere la poca bontà dei vaccini uno potrebbe dire, beh dai, sono ormai anzianotti, molto disinformati, ci sta che di medicina ne capiscano sempre meno se non si aggiornano. Il problema è che oltre che antivaccinisti rinnegano la chemioterapia in favore di terapie alternative non approvate da alcuno studio che abbia subito revisione, supportano le teorie su BigPharma e le multinazionali che ci vogliono morti, spesso credono nelle scie chimiche. Insomma non propriamente i medici che vorrei mi avessero in cura in caso di bisogno.
Quindi ai quattro medici che probabilmente l’unica colpa che hanno è quella d’aver scavalcato l’Ordine potrebbe arrivare una sospensione, mentre agli altri che hanno materialmente fatto DANNI documentati con le proprie campagne antivacciniste NON SI FA NULLA, e li si lascia liberi di tenere conferenze (a pagamento) piene di gente, a volte anche col patrocinio di comuni gestiti da benemeriti dementi.
Lo so, quello che avete appeno letto non è un articolo, neppure una mini sbufalata, nessuno aveva messo in dubbio la notizia, nessuno me l’aveva segnalata. Ma sono ormai tre anni che ogni giorno lotto contro questi fuffari del web, tre anni che scrivo agli Ordini delle varie città ricevendo davvero poche risposte. Leggere una notizia del genere, che sul web non sta neppure circolando, mi ha davvero messo di cattivo umore.
maicolengel at butac.it
#noisiamopronti
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