Space X e il raggiro dei BitCoin

Il mio nome non è importante, sappiate che sono amico di Michelangelo da tempo, e, come lui, mi ritengo abbastanza “nerd”.

Utilizzo internet o una connessione fin dagli albori, ho ancora IRC installato su alcuni dei miei diversi PC di casa, e ho sempre ritenuto di essere sufficientemente preparato per difendermi dalle varie truffe online…

Tuttavia ci sono caduto a pie’ pari.

Inizia tutto con il lancio della Space X: sul profilo verificato di Musk, mentre seguo la diretta del lancio, compare un messaggio dove Musk racconta che per celebrare il lancio ha deciso di fare qualcosa di speciale (il tweet originale, purtroppo rimosso, non era come questo qui sotto, usato in precedente occasione):

I decided to make the biggest crypto-giveaway in the world, for all my readers who use Bitcoin… To verify your [bitcoin] address, send from 0.1 to 2 BTC to the address below and get from 1 to 20 BTC back.

Il messaggio (di cui non ho fatto screenshot) sembra essere effettivamente stato lanciato dal suo account, con tanto di “spunta blu” che indica che l’account è verificato.

Il tweet indica di andare su questo sito https://teslagiven.com/btc/index.html e mandare all’indirizzo del wallet online indicato alcuni Bitcoin per vederseli o restituiti, o raddoppiati…

Il tempo è poco, il contatore si muove velocemente e non si ha fisicamente il tempo di pensare. Non è possibile fare un primo tentativo di piccolo importo, sul sito c’è scritto chiaramente che solo la prima transazione per wallet sarà “raddoppiata”, un successivo invio verrebbe respinto. Decido, avendo vuotato il mio vecchio wallet in passato, di accenderne un altro e tentare la speculazione.

Ho qualche problema di accesso con la piattaforma “Coinbase”, quindi scarico direttamente un nuovo wallet (Mercuryo), invio i documenti, collego la carta di credito, attendo verifica e decido di acquistare 0,2 Bitcoin, tutto mentre da browser aggiorno il sito per verificare che il contatore dei “Bitcoin disponibili” non scenda a zero.

Inutile dire che il passaggio, fra acquisto, verifica e trasmissione, mi costa “solo” 123,35 euro (con buona pace di chi vorrebbe boicottare i sistemi di pagamento tradizionali per le commissioni bancarie) su 1.778 Euro (poco meno del 7%.).

Il certificato del sito appare valido, la connessione è criptata e valida. Invio dunque i miei 0,20 Bitcoin all’indirizzo specificato (netto commissioni e fluttuazioni 1.664 euro, mentre il contatore indicava una capienza residua di circa 256 BTC), e…
Niente.
Nulla.
Zero.
Nisba.
Ciccia.

Realizzo di essere stato fregato!

Giunto a questo punto apro da un altro device la stessa pagina… Il contatore dei Bitcoin residui bel PC della mia taverna di casa indica che ne “resterebbero” 3.600, mentre il tablet li dava quasi esauriti.

Il WhoIs della pagina indica che il dominio è stato registrato solo dieci giorni prima, ovviamente il proprietario è anonimo.
Da una più attenta analisi mi accorgo che i messaggi dei Bitcoin “assegnati” che scorrono sotto alla pagina non fanno scendere il contatore dei Bitcoin residui.

Cercando su Internet mi rendo conto che esiste un precedente.

Le transazioni in bitcoin sono irreversibili: tutto avviene in tempo reale, nulla può essere fermato o bloccato. Le policy di qualsiasi wallet, così come quelle di ciò che ho utilizzato, sono chiare:

Due to the irreversible nature of cryptocurrency transactions, we do not offer refunds. For more information, you can read about our refund policy in our Terms of Use.

Ho provveduto ovviamente a segnalare l’abuso alla piattaforma, che, laconicamente, ha risposto :

Hello

We are sorry to hear this. We will provide all the necessary information about the transaction upon request from the police.

Ora, se solo avessi regolato la mia transazione con qualunque altra forma di pagamento, sarei stato più o meno messo nelle condizioni di agire per recuperare la somma perduta, con Bitcoin non è possibile.

Parafrasando questo sempre attuale pezzo del sole 24 ore, le cryptovalute sono uno strumento straordinario per separare la ricchezza dagli stupidi.

Le criptovalute sono uno dei tanti modi per separare il denaro dagli stupidi

E così, giunto quasi all’una del mattino, mi sono arreso e mi sono ridotto a compilare una denuncia telematica alla polizia postale…

Denuncia che comunque dovrò ratificare, di persona, entro due giorni lavorativi.


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