Sputano nel nostro piatto…

Ci sono pagine che trasudano razzismo da tutti i pori, veicolandolo principalmente attraverso bufale e fake news; e quale modo migliore se non quello di cominciare l’anno con una di queste?

La pagina di cui andiamo a parlare si chiama “Fuori i Clandestini dalla Nostra Patria” e qualche mese fa ha condiviso, tra gli altri, un post che in questi giorni ci state segnalando nuovamente. Si tratta di un video di pochissimi secondi dove ci viene mostrato un ragazzo di colore sputare su quella che sembra una teglia con la base per qualche tipo di pizza. L’uniforme del ragazzo mi fa subito pensare che si tratti di una catena di fast food straniera.

Si tratta infatti dell’impiegato di un ristorante all’interno dello stadio di baseball di Detroit. Quindi un video che arriva dagli Stati Uniti, dove una persona nera 99 volte su 100 non è “uno straniero” ma un cittadino americano come tanti altri. Definisco pagina social e suoi admin razzisti proprio per questa ragione. La generalizzazione nero=straniero è tipica di chi non ce l’ha per davvero con gli stranieri, clandestini o meno che siano, ma solo con quelli con colori della pelle che non stanno bene a lui.

Ci sono voluti pochi secondi per trovare la fonte, secondi che evidentemente le migliaia di soggetti che hanno scelto di condividerlo non hanno avuto: troppa fatica, e poi il video conferma il pregiudizio che gli stranieri siano brutte persone.

Io non voglio provocarvi un brusco risveglio, ma gesti di questo genere capitano. Magari non sono la norma, ma il rischio che qualcuno in cucina, o sulla strada da lì al vostro tavolo, possa manipolare quanto avete ordinato esiste. Trattare con rispetto chi vi sta servendo, e magari chi è in cucina, è un ottimo sistema per prevenire questo genere di regali indesiderati. Nel caso del video in questione purtroppo pare non ci fosse una vendetta contro un cliente sgarbato, ma solo un dipendente inaffidabile licenziato dopo che il video è arrivato alle cronache.

Quello che deprime è leggere che l’impiegato che ha denunciato il gesto e caricato il video su Instagram pare sia stato minacciato dagli altri colleghi affinché lo rimuovesse: pur di coprire un collega, che va indubbiamente licenziato, si minaccia chi ha osato denunciare il gesto.

maicolengel at butac punto it
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