Stanley Plotkin e i vaccini

C’è un video che sta circolando su Facebook, è in inglese, e la traduzione riportata nei post che vengono condivisi è a cura dei soliti gruppetti di sostenitori della libera scelta per le politiche vaccinali.

Il video mostra Stanley Plotkin, medico americano di 86 anni, rispondere ad alcune domande sui vaccini. È un segmento di 7 minuti e 29. Il video viene dalla deposizione rilasciata dall’anziano medico nel corso di una causa tra marito e moglie sull’opportunità di vaccinare il figlio. Plotkin è stato chiamato in quanto autore del testo sui vaccini considerato libro di riferimento sulla materia. I video della deposizione sono tutti disponibili sul tubo, sono circa 8 ore di filmato. 8 ore durante le quali l’anziano medico ha risposto a tutte le domande, via via più irato dal tono e dal tipo di domande che gli venivano poste.

I 7 minuti e 29 sono davvero pochini se paragonati al tutto. Il testo che circola nei gruppi di mamme dove mi è stato segnalato comincia con una lunga premessa che salto volentieri vista la sua inutilità. Se le cantano da soli, è inutile girarci intorno. Non è mia intenzione dedicare molto tempo a questa storia, tanto i soggetti che ci credono non hanno la minima intenzione di cambiare idea, quelli che sono dubbiosi hanno bisogno di esperti medici che spieghino loro perché questo genere di post siano sciocchezze. Vediamo di trattare i primi punti toccati dalla traduzione:

– Esistono vaccini pediatrici, nella lista di quelli obbligatori, che contengano CELLULE DI RENE DI SCIMMIA?

“Si, quello anti-POLIO ne contiene”

Risposta inesatta, quello antipolio ne conteneva, è dagli anni Novanta che le linee cellulari riprodotte in laboratorio hanno rimpiazzato l’uso dei reni di scimmia.

– Lei è al corrente che il SIMIAN virus dei Primati contenuto nei vaccini ha infettato dei soggetti vaccinati in età pediatrica?

“Sì, si tratta del SV40”

– Che cosa significa la sigla SV40?

“SIMIAN VIRUS 40”

– Perchè 40? Era il 40esimo virus di tipo SIMIAN isolato?

“Sì”

Risposta incompleta: è vero, l’SV40 ha infettato dei soggetti vaccinati in età pediatrica, ma come spiegavamo qui su BUTAC nel 2013:

È vero che dal 1955 al 1961 un’azienda americana (American Home Products) aveva prodotto e venduto milioni di dosi di vaccini contenti un virus denominato SV40 (con potenziali rischi di sviluppo tumori), ma è anche vero che prima del 1962 non vi erano test per rilevarlo, e appena la cosa fu notata s’introdussero test che vengono applicati da allora sui lotti di vaccini venduti in Europa, negli Stati Uniti e tanti altri!

Quindi si fa riferimento a qualcosa accaduto oltre cinquant’anni fa, e causato dal fatto che all’epoca mancavano strumenti che potessero rilevare la presenza del virus SV40. Le cose in mezzo secolo sono decisamente cambiate, che i nostri amici per la libertà di scelta non lo spieghino è vergognoso.

Andiamo avanti:

– Lei è al corrente che ci sono altri virus, specie BOVINI, presenti nei vaccini, oltre al SIMIAN dei Primati?

“Sì. C’è un virus dei suini, presente in uno dei vaccini anti-ROTAVIRUS, il Circle Virus”

Corretto, ma occorre aggiungere quanto riporta la FAQ dell’OMS in merito:

Circoviruses are animal viruses with small, circular, single-stranded DNA genomes. They are known to infect birds and pigs. Mammalian circoviruses are porcine circovirus 1 and 2 (PCV1 and PCV2, 2 respectively), infecting pigs. Porcine circovirus 1 (PCV1) is not known to cause disease in animals (including pigs) or humans. Although PCV2 can cause disease in pigs, it is not known to cause disease in humans. Since both PCV species are highly prevalent in healthy pigs, human dietary and respiratory exposure to this virus is common through pork consumption. 

Che riassunto significa che sì, è vero che – mentre ci sono evidenze provate che PCV1 non porta alcun rischio per uomini e animali – il PCV2 negli animali causa patologie, non riscontrate però negli umani. Visto anche che entrambi i PCV sono presenti in animali sani, adatti al consumo umano, e pertanto da sempre presenti sulla tavola di tutti i mangiatori di carne di maiale, senza che si siano riscontrate evidenze di loro pericolosità.

Nel resto del documento linkato poco sopra, l’OMS evidenzia come entrambi i vaccini trovati con tracce di DNA suino siano ritenuti sicuri.

Non vado oltre, un testo dove le prime tre affermazioni sono sbagliate non è un testo da sbufalare, è solo un testo da cestinare. Non capirlo, non rendersi conto di come questa gentaglia stia solo diffondendo disinformazione per i propri loschi interessi è grave.

C’è un mercato fiorente di pseudo-medicine, libri sull’autocura, conferenze e simposi diretti da medici radiati. Ci sono case editrici che basano le proprie fortune proprio su questo genere di condivisioni, case editrici che vendono a caro prezzo testi che gli scienziati più seri vedrebbero volentieri stampati sui rotoli di carta igienica.

maicolengel at butac punto it
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