Striscia la notizia e il fondo per i disabili

ARTICOLO AGGIORNATO IL 17 MARZO 2017

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, un commento da parte del duo comico Ficarra e Picone:

Scusate la nostra intromissione, ma ci sembra doveroso a questo punto. Siamo sempre dalla parte di chi cerca di capirci qualcosa 🙂 e quindi anche in questo sito è importante che si eserciti la libertà di espressione e la si coltivi come un valore irrinunciabile. Visto però l’argomento delicatissimo, ci sembra doveroso dire la nostra. Pensiamo che i gestori di questa pagina abbiano tutte le carte in tavola per fare una puntualizzazione e chiarire che i tagli ci sono stati, lo dicono le fonti riportate anche in alcuni commenti di questo post e lo dicono pure i giornali (il Fatto, Repubblica. Solo per fare esempi “di campo” diametralmente opposti). Il vostro sito, apprezzabile per altre battaglie, non può cadere proprio su questo argomento. Siamo in costante contatto con persone e associazioni che stanno cercando di dare voce alle loro battaglie, spesso inascoltate. In Sicilia, in particolare, si sta combattendo una battaglia senza precedenti tra associazioni e Regioni; in estate si svolgerà il disability Pride Italia a Napoli di cui ci siamo fatti portavoce (siete tutti invitati). Insomma basta leggere la voce dei diretti interessati, e vi rimandiamo a www.disabili.com, per comprendere che, proprio in virtù del vostro impegno, è necessario che ci sia una puntualizzazione. Un abbraccio affettuoso.
Ficarra e Picone

Come mi è stato riportato ci sono cose che non raccontavo io, altre che non raccontavano a Striscia, tali per cui quanto avevo scritto in prima battuta può venire frainteso.  Il mio articolo non aveva come fulcro le manovre economiche della legge di bilancio, ma solo ed unicamente la battuta di Ficarra e Picone, battuta a mio avviso malfatta e definibile bufala. Ma le manovre non sono una bufala, è vero che per un periodo è stata stanziata una somma superiore a quella definitiva, e che quella somma è stata successivamente ridotta di 50 milioni. BUTAC non aveva nessuna intenzione di far passare come bufala la riduzione del budget per il fondo per disabili, cosa che invece tra lettori pigri e lettori disattenti tanti hanno preso come dato di fatto.

Con la simpatia che contraddistingue alcuni soggetti mi sono trovato messaggi intimidatori nella casella di posta, messaggi che mi imponevano la rimozione di quest’articolo, per i danni che può fare ai disabili. Come ben sa chi legge BUTAC da tempo non siamo sicuramente il sito che vuole questo, anzi, quando possibile siamo schierati in prima linea contro chi invece sui disabili ci lucra.

Ma fare chiarezza è importante.

Vediamo di riassumere:

Fine 2016. Viene deliberato nella Legge di bilancio un aumento del Fondo per i disabili, suddetto aumento è di 100 milioni di euro

Febbraio 2017. Nell’ambito della Conferenza Stato Regioni l’aumento del fondo per disabili viene ridotto a 50 milioni e non più a 100. E alla stessa maniera (ma ancora non è definitiva la cosa) viene ridotto di 200 milioni il fondo per le politiche sociali (di cui Ficarra e Picone non fanno cenno nella loro battuta, ma è importante per quanto riguarda la lotta portata avanti dalle associazioni che tutelano i diritti dei disabili).

Come mai queste riduzioni? Chi si occupa di questioni economiche spiega chiaramente che non è una colpa del governo, come invece sembra dalla battuta passata da Striscia, volendo potremmo dire che la coperta era corta, e che con i denari disponibili non erano sufficienti, Ma la questione è lievemente diversa, le regioni devono contribuire all’equilibrio di bilancio imposto dallo Stato e questi “contributi” valgono sui trasferimenti dallo Stato alle Regioni per un totale di circa 485 milioni. Alcune regioni a statuto speciale (Friuli Venezia Giulia e Sardegna) si sono rifiutate di versare il loro contributo, questo è andato a sommarsi all’onere finanziario delle altre regioni a statuto ordinario che hanno concordato con il Governo di intaccare i Fondi per il Sociale in una maniera che è assai drastica, soprattutto per il Fondo per le Politiche Sociali.

Colpa del governo? Non direi, volendo potremmo dire colpa di chi si è rifiutato di versare i propri contributi, ma forse tutto questo era troppo complesso per una battuta di Striscia.

Questo non vuole dire che le cose vanno bene, i fondi per i disabili sono importantissimi, sempre e comunque. Fare un bilancio fatto bene non è cosa semplice, specie se non conti solo sulle tue risorse, ma anche su cifre che dovrebbero venirti versate e invece non arrivano (i 485 milioni di FVG e Sardegna ad esempio).

Da qui in poi l’articolo originale che avevo pubblicato ad inizio settimana. Ma quanto serve è già scritto tutto qui sopra, sotto volendo potete trovare qualche link aggiuntivo.


Un video che arriva da Striscia la notizia è diventato incredibilmente virale durante il weekend. Ficarra e Picone ne sono i protagonisti:

 

Sia chiaro: sono due comici, non due giornalisti o opinionisti televisivi, quanto dicono durante le loro esibizioni, Striscia la Notizia inclusa, va preso come performance teatrale, c’è qualcuno che ha scritto i testi, sono stati valutati, le battute vengono per lo più scritte a tavolino. Nessuno 10 o 15 anni fa si sarebbe preso la briga di segnalare un video come questo a un sito di verifica dei fatti, ma lo stesso genere di infotainment lo si faceva anche allora, ma chi guardava Striscia non aveva uno smartphone o un computer collegato alla rete 24 ore su 24 con cui fare verifiche, si fidava. Nell’era dei social network le cose cambiano. Tutti hanno uno smartphone, tutti volendo possono accedere a risorse che prima erano a portata di mano solo di una ristretta cerchia di persone. In realtà pochissimi usano queste risorse per verificare, la maggioranza come ben sapete le usa solo per diffondere ulteriormente, fidandosi di chi ha condiviso a sua volta il messaggio. Ma qual è questo messaggio?

Ficarra: Il governo, tagliando 50 milioni, ai disabili non è che ha tagliato il fondo, lo ha proprio toccato il fondo. E dire che era un governo di cortesia.

Picone: Eppure il presidente della Repubblica Mattarella poco tempo fa aveva detto che non bisognava lasciare i disabili da soli.

Ficarra: Allora, ho capito tutto. Prima i disabili erano soli e avevano 500 milioni. Appena si sono avvicinati i politici, sono spariti 50 milioni: hanno preso il 10%. È una tariffa fissa. Loro prendono il 3% sui lavori pubblici e il 10% sui disabili. Sono prezzi popolari. Hanno ragione i politici. Da qualche parte i soldi devono prenderli, non è che possono sempre rubare.

Per riassumere: Gentiloni avrebbe tolto 50 milioni dal fondo per i disabili. Ficarra e Picone si sono probabilmente fidati di un autore, o di quello che hanno letto su un giornale. Poco importa nel 2017, era dei social network e dei movimenti politici ispirati da comici, in Italia è più facile che una battuta come quella riportata dal duo diventi virale e faccia arrabbiare il telespettatore, sicuro della sua genuinità, più di quanto non succeda per l’esternazione di un politico vero. Perché la politica, quella vera, è morta e sepolta. E difatti subito una testata giornalistica ha ripreso la storia, sul Fatto Quotidiano troviamo il titolone:

Disabili, Ficarra e Picone: “Governo Gentiloni ha tagliato il fondo? No, ha proprio toccato il fondo”

Riportando direttamente il video e poco più, se non il link a quello che era stato probabilmente l’articolo che gli autori di Striscia hanno letto prima di scrivere i testi della puntata. Articolo che titola così, sempre sul fatto Quotidiano:

Disabili, fondo non autosufficienze tagliato. “50 milioni concessi poi negati. Siamo umiliati e pronti a mobilitazione”

Già nel titolo vediamo che c’è qualcosa che non torna. Sentendo Ficarra e Picone io mi ero immaginato che il Fondo per i disabili fosse di 500 milioni, e che il governo in carica l’avesse diminuito a 450, ma in realtà nel secondo articolo del Fatto si parla di concessione poi negata. Quindi quanti soldi c’erano in questo fondo prima dell’intervento di Gentiloni?

Su Butac del fondo avevamo già parlato, e quando un lettore mi ha taggato sotto al post col video la prima cosa che ho fatto è stata andarmi a rileggere l’articolo precedente. Mi ricordavo d’aver fatto un sunto dei conti del Fondo.

Al tag ho risposto così:

Mettiamola così, nel 2016 lo stesso fondo era di 400 milioni di euro, oggi è di 450. L’hanno tagliato o aumentato? Vero che l’aumento era stato ipotizzato a 500 milioni, ma sarebbero da vedere i valori da quando il FNA è stato creato, riporto da un mio vecchio articolo: “Il fondo per i non auto sufficienti esiste dal 2006, inizialmente con 100 milioni stanziati per il 2007, poi 300 per il 2008 e 400 per il 2009, 400 per il 2010, e zero nel 2011 e 2012.” Nel 2013 erano 275 milioni 2014 350, 2015 400, 2016 400. Oggi se passa a 450 direi sia il fondo più alto che si sia mai avuto negli ultimi 11 anni, sbaglio?

Per rendere ancora più chiaro qui un veloce ripasso sul Fondo per le non autosufficienze:

  • 2007 – 100 milioni
  • 2008 – 300 milioni
  • 2009 – 400 milioni
  • 2010 – 400 milioni
  • 2011 – 0
  • 2012 – 0
  • 2013 – 275 milioni
  • 2014 – 350 milioni
  • 2015 – 400 milioni
  • 2016 – 400 milioni

Avete guardato con attenzione le cifre? L’anno scorso per il Fondo disabili si sono stanziati 400 milioni, quest’anno dovrebbero essere 450, non si tratta di un taglio, ma di un aumento, da 400 milioni si passa a 450.

I tanti commenti che invitano a far chiarezza m’impogono un edit all’articolo, come sempre non cancello quanto scritto precedentemente, per permettere al lettore di capire il senso di alcuni commenti e critiche.

Davvero Gentiloni aveva promesso che lo avrebbe alzato a 500 milioni? Non posso saperlo con certezza, ma siamo di fronte a politici, non sarebbe il primo a disattendere una promessa, elettorale o meno che sia. Ma tu giornalista che ne scrivi dovresti avere l’onestà di riportare tutta la notizia per bene, spiegando fin da subito che in italiano dare un taglio significa eliminare qualcosa che prima c’era.

Domenica notte quando ho scritto quella frase ero poco interessato alla parte burocratica dei fatti, sapevo quant’era il fondo nel 2016, avevo visto che era arrivato a 50 milioni in più, il resto, ai fini dell’articolo a mio avviso era poco importante. La frase di Ficarra e Picone era errata a priori. Ma come mi avete fatto notare partiva da fatti corretti. È vero che nella Legge di Bilancio e nelle successive consultazioni il fondo era stato portato a 500 milioni. Non erogati, solo previsti nel bilancio per il 2017. Questi conti però prima di essere definiti devono passare anche le intese della Conferenza Stato Regioni. Intese e accordi che non ci sono stati, portando così di fatto la cifra finale per il Fondo a 450 milioni. È un taglio? A mio avviso no, visto che l’anno prima ne arrivavano 400. Ma disquisire della parola taglio o della parola riduzione è una questione di lana caprina. Il testo a Striscia non spiegava nulla di tutto questo ai telespettatori, era molto chiaro in  quel senso, un’accusa all’attuale premier di aver tolto dei soldi facendo così toccare il fondo ai poveri disabili.

Il Ministro Enrico Costa ha dato una risposta all’interrogazione parlamentare presentata dal Movimento 5 Stelle sull’argomento, la sua conclusione?

…malgrado la riduzione di 50 milioni di euro per il 2017, le risorse per tali finalità a disposizione delle regioni sono superiori a quelle del 2016: 450 milioni di euro per il 2017 a fronte di 400 milioni del 2016. Per i criteri di riparto di tali risorse, è intervenuto il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali del 26 settembre 2016 ed è a questo che va fatto riferimento proprio nella ripartizione della somma tra le regioni.

Se si tratta di ridurre un aumento promesso, non è un taglio. E no, non sono sottigliezze. Vuoi strigliare Gentiloni? Sei il benvenuto, ma fallo usando fatti concreti e magari inattaccabili. Il governo in carica ha aumentato il bilancio per i disabili di 50 milioni di euro, non sarà il Bengodi ma sicuramente non è peggio di come andava prima. La matematica non è un’opinione, e questa è matematica, non politica.

Nel 2017 anche due comici possono alimentare (consapevoli o meno) l’indignazione del popolo, e a me finché lo fanno su ideali personali, opinioni e battute va benissimo. Ma se si usano i numeri, se si usano i dati, occorre esser corretti. #Bastabufale. Sia chiaro, se vado a cercare in giro le cose appaiono chiare, in tanti articoli si riporta in maniera corretta:

Lo stanziamento per il sostegno a disabili gravissimi e anziani non autosufficienti torna a 450 milioni contro i 500 promessi da Poletti. L’incremento era stato approvato il giorno prima.

Quindi è stato il ministro Poletti a promettere, non Gentiloni, secondo il terzo articolo che trovo, sempre sul Fatto Quotidiano. L’importante è saperlo. Sia chiaro, fare chiarezza sui numeri e i fatti non significa che vada tutto bene, non conosco a sufficienza la situazione disabili in Italia per potermi esprimere sulle necessità monetarie del fondo, so che ci sono regioni italiane dove quei soldi vengono usati male, dove mancano strutture, mancano supporti, non so se sia lo stesso in tutto il paese. Spero sempre che non sia come tante cose all’italiana, e che tutto venga sempre fatto in maniera chiara, trasparente e verificabile, lo spero davvero, senza però smettere di verificare.

Non credo serva aggiungere altro, conto che prima di commentare siate arrivati fino a questa riga.

maicolengel at butac punto it

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