I suicidi in Corea del Sud…

...per non parlare dei morti di COVID-19

Come sanno alcuni di voi, durante l’anno sono spesso ospite di trasmissioni radiofoniche, e da un po’ di tempo ogni giovedì mattina ho cinque minuti in compagnia di Elena Sala su Radio Pico, e sempre da alcuni anni seguo l’amico e concittadino Luca Bottura nelle trasmissioni che fa (da Radio DeeJay a RaiRadio1). Lo faccio perché mi piace, non è un lavoro, non vengo pagato né dalla Rai né da RadioPico (anche se i secondi a Natale mi mandano sempre un pensierino, di solito mangereccio). Lo faccio perché la radio è un mezzo che mi piace e che mi fa compagnia quando sono solo al lavoro o quando viaggio.

Un nostro lettore ci ha riportato un dato raccontato in diretta su una radio nazionale qualche giorno fa, non citerò la trasmissione che non ha colpa dell’imprecisione, ma non posso evitare di citare chi l’imprecisione l’ha detta, Barbara Carfagna, che parlando della Corea del sud ha detto:

…ricordo che in Corea durante la pandemia ci sono stati 1600 morti di Covid e 150mila morti sucidi…

Un numero impressionante che ha incuriosito il nostro lettore che ci ha segnalato il dato, e noi siamo andati a verificarlo. La prima cosa che vorrei dire è che è verissimo che in Corea del sud esiste un serio problema relativo ai suicidi. I dati fino al 2015 riportavano il suicidio come prima causa di mortalità tra i 10 e io 30 anni:

By Phoenix7777 – Own workData source: 사망원인 1위는 ‘암’…10∼30대는 자살 사망자 최다 [No. 1 cause of death is ‘cancer’…10s-30s, suicide is the highest]. Yonhapnews (September 27, 2016)., CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=51791522

Ma non è vero che si sono suicidate 150mila persone durante la pandemia, sono sicuro che sia stato solo una svista della brava giornalista, svista che però va corretta visto che il numero ha circa uno zero di troppo. Possiamo purtroppo confermare che il numero dei giovani che si suicidano, dopo anni in cui calava, durante la pandemia è tornato purtroppo a salire dal 2018. E comunque la Corea è al 12 posto nella classifica mondiale per tasso di suicidi ogni 100mila persone, subito sotto la Russia. In Corea nel 2019 si calcolava che si suicidassero 21,2 persone ogni 100mila, in Russia sono 21,6, differenza davvero lieve. Giusto per conoscenza, l’Italia in quella classifica è al 152 posto (su 183 Paesi), con 4,3 suicidi ogni 100mila persone – giusto per ricordarvelo la prossima volta che vedrete i soliti titoloni sensazionalistici sui suicidi per crisi nel nostro Paese – diminuendo dal 2000 (quando avevamo 5,5 suicidi ogni 100mila abitanti) ad oggi.

Venendo ai numeri che c’interessano, in Corea, secondo STATISTA, nel 2020 ci sono stati circa 13200 suicidi, nel 2021 (ma sono numeri basati sul calcolo statistico, ancora non sono disponibili dati definitivi) si parla di circa 14700 suicidi. La somma fa 27900, molto lontani dai 150mila citati. Anche sui morti veniva detta un’imprecisione non proprio piccola, la giornalista Carfagna parlava di 1600 morti, ma i dati dell’OMS dicono un numero decisamente diverso:

18395864 casi e 24574 morti.

1600 forse erano i morti del 2020…

Lo so, pochi avranno letto quest’articolo, e probabilmente non arriverà mai alla giornalista in questione, ma è un peccato, credo che il suo dato errato sia stato raccontato in assoluta buonafede, non vedo motivo di pensarla diversamente. Ma visto che la platea a cui si rivolge lei è millemila volte più ampia di quanto possa essere BUTAC sarebbe bello vedere precisione quando si sceglie di citare dei dati.

Non c’è altro da aggiungere.

maicolengel at butac punto it

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