Il superfarmaco che curerà il diabete

DIABETE-VITTIME

Oggi vi racconto una storia di illusione e magia.
C’è un bel sito, chiamato BlastingNews. Il suo motto è Only Indipendent News e a questo mantra si attengono strettamente gli scrittori. La loro informazione è così indipendente da tutto e tutti che arriva a dissociarsi dalla realtà, per sconfinare nella pura fantasia.
Un esempio che può fungere da monito è un articolo del 7 maggio 2014 dal titolo:

“ADDIO DIABETE: DAL 2015 ARRIVERÀ IL SUPER FARMACO CHE CURERÀ 5 MILIONI DI ITALIANI”.

Questi ragazzi non ci vanno sicuramente leggeri in quanto a esclamazioni bomba. Come si può intuire la notizia riguarda un nuovo farmaco che curerà tutti i diabetici, una vera innovazione nel campo medico. L’informazione indipendente che tutti sfida, però ci dimostra che le buone notizie vanno urlate, ma guai a dare reali informazioni al riguardo della cura.

Infatti in tutto l’articolo non è MAI riportato il nome del farmaco, ne’ dell’azienda che sta conducendo la ricerca al riguardo (viene nominata una generica azienda biotech israeliana). Si accenna a uno studio condotto anche al Campus Biomedico di Roma, sui cui dati esaltanti ci si basa per creare tutto l’articolo e creare quella magia che attira tanti tanti click.
E’ quasi magia Johnny? No è semplice truffa

E’ una di quelle notizie che, finalmente, ci fanno sorridere: una delle malattie più devastanti e più diffuse dell’ultimi decenni potrà essere curata grazie ad un super-farmaco. Stiamo parlando del diabete. Si calcola che siano almeno cinque milioni gli italiani che soffrono di questa patologia e naturalmente l’arrivo di una cura che sia in grado di debellarlo non potrà che far tirare un sospiro di sollievo.

Ora, prima di procedere due piccole puntualizzazioni. In Italia la prevalenza di Diabete è stata stimata intorno al 4.9% della popolazione (pari a circa 3 milioni di individui) secondo i dati Istat pubblicati nel 2012. Ovviamente la prevalenza aumenta con l’età se si considera la popolazione divisa per fasce di età, perchè si tratta di una malattia cronico degenerativa. Inoltre il Diabete Mellito (DM da adesso in poi) viene diviso in Tipo 1 e Tipo 2. Il 90% dei casi di DM è costituito da DM tipo 2 che si sviluppa nel corso della vita in seguito a una serie di fattori individuali ed ambientali e il cui sviluppo è risultato influenzabile dallo stile di vita. Ora questa può sembrare una sottigliezza, ma già cannare di due milioni il numero di malati di DM ci fa capire con che parte del corpo è stato scritto l’articolo di Blastingnews.

Mi è venuta un’idea dal profondo, scriviamo un articolo sul diabete!

L’annuncio è stato dato dalla rivista Diabetes Care che ha spiegato come la nuova cura interverrà sulle beta cellule del pancreas, ovvero le cellule produttrici di insulina che vengono distrutte dal sistema immunitario: in questo modo, il principio attivo contenuto nel super-farmaco ‘custodirà’ le beta cellule che saranno quindi in grado di aiutare la produzione di insulina.

Perchè parlo di magia e illusione? Perchè questa notizia ha entrambe le caratteristiche. Da una parte permette la magia di materializzare dei soldi nelle tasche di chi ha scritto l’articolo. E l’arcano trucco è proprio dall’altra parte la grande illusione che viene data ai lettori.
Spesso leggete di uTonti su questo sito, ma non è questo il caso.

Questa volta si tratta di vittime.

Perchè l’articolo è confezionato in modo tale da risultare realistico a chiunque non mastichi di medicina e magari abbia un parente in terapia per il diabete. Per come vengono messe le cose a partire dal titolo si è stimolati nel profondo a pensare che si tratti realmente di una buona notizia. I commenti sono infatti pieni di aspettative per i propri cari malati. Tantissimi utenti sperano realmente che questa notizia porti a qualcosa di concreto, a un miglioramento per un figlio o un genitore malato.
Ma se siamo qua a scrivere è perchè di vero nella notizia non c’è nulla.
Ma andiamo con ordine. I gestori del sito non si prendono neanche la briga di rispondere alle domande sollevate da molti utenti, che chiedono delucidazioni e ancor meno si interessano di quei commenti che semplicemente smentiscono l’articolo. E proprio da uno dei commenti (ho contattato l’utente ma non ho ancora avuto risposta da parte sua per poterlo nominare) ho avuto un grosso aiuto a dipanare il mistero.
Facendo qualche ricerca incrociando i pochi dati che abbiamo si ottiene un articolo del 6 maggio 2014 (guarda caso il giorno prima dell’articolo di BlastingNews!) del quotidianosanita.it. In questo articolo si parla del primo studio  di fase 3 (DIA-AID 1 trial condotto anche presso il Campus Biomedico di Roma) su una molecola chiamata DiaPep277.
Da qui potete scegliere due versioni di lettura:

Versione medica del DottPA

Questa molecola è un peptide (parte di proteina) derivante dalla Heat Shock Protein 60 (HSP60). Dallo studio emerge che nei pazienti che stanno sviluppando un diabete di tipo 1, iniettando il DiaPep277 sottocute sembra essere possibile modulare in negativo la risposta autoimmune contro le cellule beta pancreatiche andando a preservarle e diminuendo quindi la necessità di insulina esogena. Questo perchè si induce una tolleranza nei confronti della HSP60 che è una dei responsabili della modulazione dell’attacco infiammatorio al pancreas. L’articolo si conclude riportando che sarà necessario un altro studio di fase 3 i cui risultati arriveranno a fine 2015.

E se siete tecnici e non vi piacciono gli sproloqui potete fermarvi qui. Se invece avete voglia di una versione più terra terra e qualche indiscrezione proseguite nella lettura. (ndr maicolengel)

Versione “parla come mangi” (sempre del DottPA)

La molecola sembra una ottima cosa perché sembra capace inibire in parte la distruzione del pancreas che si osserva nel DM tipo 1, portando a una riduzione della necessità di insulina per il paziente.
Ma se vi ricordate il 90% dei malati presenta un DM di tipo 2, che ha cause completamente diverse. Quindi quei maghi del male di Blastingnews partono già malissimo dal titolo. Il farmaco non serve per curare, perchè al massimo può modulare la serietà del DM di tipo 1 ed inoltre non è applicabile a tutti i malati di DM, ma solo al 10% del totale (circa 300.000 persone in Italia) e solo quando stanno sviluppando la malattia.
Il problema però è ancora più grave di così. Andando a cercare articoli in cui si parla più approfonditamente della molecola DiaPep277 si arriva a due articoli su Diabetes Care. Il primo risale al maggio 2014 ed è quello in cui vengono riportati i dati di cui abbiamo parlato prima. Il secondo è un editoriale che risale a gennaio 2015 sempre su Diabetes Care. Ecco cosa dice in breve l’editoriale:

This article has been retracted.
On behalf of the authors identified below, the corresponding author has formally requested to retract the above-cited article. An accompanying article (1) has also been retracted.

Questo articolo è stato ritirato .

A nome degli autori identificati di seguito, l’autore corrispondente ha formalmente chiesto di ritrattare l’articolo citato . Un articolo di accompagnamento è stato anche ritirato.

La famigerata azienda biotech israeliana a cui possiamo finalmente dare il nome di Andromeda Biotech, Ltd., responsabile dello trial DIA-AID 1  è stata acquistata nel 2014 da un’altra azienda, la Hyperion Therapeutics, Inc.
I dati dello studio condotto anche al Campus Biomedico di Roma (DIA-AID 1 trial) però si sono rivelati non affidabili in quanto viene riportato che:

The company has uncovered evidence that certain employees of Andromeda Biotech, Ltd. … engaged in serious misconduct, including collusion with a third-party biostatistics firm in Israel to improperly receive un-blinded DIA-AID 1 trial data and to use such data in order to manipulate the analyses to obtain a favorable result”

La società ha scoperto prove che alcuni dipendenti di Andromeda Biotech , Ltd. … si sono resi colpevoli di cattiva condotta, tra cui la collusione con una ditta israeliana di biostatistica non collegata alla ricerca per ricevere, in maniera impropria, i dati di un test non in cieco DIA – AID 1, per poi  utilizzare tali dati per manipolare le analisi e ottenere un risultato positivo 

Di conseguenza la Hyperion Therapeutics, Inc. ha deciso di sospendere lo studio in attesa che un gruppo indipendente possa analizzare i dati e trarre le conclusioni al riguardo.
Quindi proprio tutta la vicenda non ha al momento alcun fondamento. La molecola sembrava funzionare nella DM di tipo 1, ma i dati non sono utilizzabili perchè inficiati da un conflitto di interessi e forse manipolati. Il problema è che nonostante l’articolo di BlastingNews sia del 7 maggio 2014, in molti hanno scritto che la notizia non era vera, che con un articolo del genere si illudeva solo le persone e di cambiare l’articolo.
Ma gli scrittori, da veri maghi, sono scomparsi, pronti a sciacallare il prossimo argomento di medicina.
A presto,
PA