Il topo mangia baguette

Nel panorama vastissimo della stampa italiana purtroppo le notizie che vengono pubblicate sono sempre tante, forse troppe, e questo porta in tantissime occasioni a far sì che alcune notizie vengano pubblicate senza alcuna verifica.

È il caso del topo che mangia una baguette nella vetrina di un bar, rilanciata da tanti, incluso il Corriere della Sera, come notizia proveniente dall’aeroporto di Fiumicino.

La cosa più buffa è vedere che persino una testata come Leggo si sia accorta della bufala e pubblichi un articolo che comincia così:

C’è stato un tempo, ormai lontano, in cui tutti credevano a ciò che trovavano scritto sui giornali. Poi fu il turno della televisione: la diffidenza nei confronti della carta stampata portò la popolazione a credere in un nuovo mezzo di comunicazione di massa, come il tubo catodico. Oggi la tv è considerata un altro strumento di regime, e i ‘rivoluzionari 2.0’ la considerano inadeguata e preferiscono informarsi sul web. Dove però è facile diffondere bufale o ‘fake news’, e chiunque può inventarsi contenuti che poi diventano virili, senza tuttavia la minima analisi dei fatti.

Purtroppo l’autore di Leggo non si è reso conto che la notizia ha circolato sia sulla carta stampata (Il Corriere e altri l’hanno rilanciata) che in televisione, e non solo sul web, perché evidentemente dare a intendere che sia solo il web a diffondere bufale fa comodo a determinate redazioni.

Il video e le immagini col topo intento a mangiarsi una bella baguette non vengono da Fiumicino, come tanti hanno creduto, ma dalla Francia come è facile intuire guardando con attenzione i cartellini col prezzo attorno a cui il nostro topo si aggira.

Il video risale al 2015, ed è stato ripubblicato su DailyMotion a fine aprile; ritrae la boulangerie Paul nel centro commerciale Créteil Soleil nella Valle della Marna. Non Fiumicino, non un bar italiano.


Une cliente découvre une crotte de souris dans… di quoi2news

Una cosa che vorrei far presente è che il Corriere ha rimosso il video senza dare alcuna spiegazione ai propri lettori, questa è una cosa che da sempre sconsiglio a chi mi chiede come intervenire quando ci si rende conto di aver pubblicato una bufala, perché il link resterà indicizzato su Google a lungo e chi l’ha condiviso resterà convinto dei fatti se ricliccando sulla notizia si troverà davanti una pagina come questa:

Sarebbe sempre meglio inserire chiaramente nella pagina un annuncio che magari spieghi la notizia, la inquadri nel giusto contesto, e segnali bello grande che si tratta di una rettifica.

maicolengel at butac punto it

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