Torino fa rima con Saladino

Torino, una nuova capitale del medio oriente? A leggere il post della pagina Facebook “Riva Destra” – il cui orientamento politico appare tautologico -, parrebbe proprio di sì.

Estrapolando una dichiarazione riportata dall’ANSA del professor Paolo Pietro Biancone, nella quale il docente di Finanza Islamica esprime la necessità di valorizzare il turismo halal, i militanti di Riva Destra concludono che la sindaca Appendino presto trasformerà il capoluogo piemontese in una città su misura per i maomettani; tuttavia i fatti appaiono meno allarmanti di ciò che si vuol credere.

Se il comune di Torino si è effettivamente interrogato sulla possibilità di rendere alcune strutture ricettive “halal friendly” non è certo perché si siano ritrovati punzecchiati dalla scimitarra di Saladino, ma perché la prossima settimana la città ospiterà il Forum sulla Finanza Islamica: il contributo economico fornito da alcuni Paesi di religione islamica è indubbiamente molto forte e il loro interesse turistico per l’Italia, che si attesta al 5° posto fra le mete preferite dei turisti di fede islamica, anche.

Di fronte alla possibilità di introiti economici di un certo rilievo appare quindi chiaro che qualsiasi struttura ricettiva abbia interesse ad adeguarsi al rinnovato target, senza timori di crociate nelle camere d’albergo o abiure sugli agnolotti.

Per quanto possa sembrare blasfemo visitare il Piemonte senza gustarne i vini, appare quindi ragionevole che si cerchi di adeguare l’ospitalità agli ospiti.

EDC
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