Trump, il 9/11 e le bombe gemelle

Non è possibile che dopo 16 anni si stia ancora parlando di questa storia. Guardate, io potrei capire se i soliti blog del menga passassero mesi, giorni anche anni a discutere di fatti come la tragedia di Ustica, su cui davvero sappiamo poco. Ma sui fatti del 9/11 credo che sia stato scritto e detto davvero tutto, anche qui su BUTAC.

Ma evidentemente c’è gente per cui non è mai abbastanza. E in mancanza di nuove “prove” che dimostrino le loro assurde credenze sono capaci di riesumare interviste vecchie di anni e riproporle per portare acqua al loro mulino.

È il caso di UnUniverso, blog complottista già presente in black list, che qualche giorno fa se ne è uscito con questo titolone:

Donald Trump: “Il Word Trade Center fu raso al suolo da bombe gemelle”

Titolo a cui fa seguito un file Youtube con l’audio di un’intervista fatta a Trump il giorno stesso del crollo delle torri.

L’audio si sente malino, ma su una testata di quelle che amo poco è riportata parte dell’audio:

Speaking about the tower’s demise, he said: “It wasn’t architectural defect.
“How could a plane, even a 767 or 747 or whatever it might have been; how could it possibly go through that steel?
“I happen to think that they had not only a plane, but they had bombs – bombs that exploded simultaneously.
“Because I can’t imagine anything being able to go through that wall.”

Sulla stessa testata ci viene spiegato chi e perché ha caricato questo file audio su Youtube:

The archive footage of the interview was uploaded to YouTube by pro-Trump group Trump Commission, which is probing the attack for answers.
The Trump Commission believes former US President George W. Bush covered-up the truth.

Quindi, per capirci, Trump il giorno dell’attentato alle Torri Gemelle non ha messo in dubbio i due aerei o il fatto che si trattasse di un attentato, ma ha solo espresso il parere che potessero esserci due bombe all’interno degli edifici. Non è tornato sulla storia, non ha mai ripetuto in sedici anni quelle parole, ha accettato quanto riportato dai tecnici che hanno analizzato i resti dei due grattacieli e proprio su questo ha costruito campagne d’odio contro i musulmani.

A febbraio dello scorso anno, durante la sua campagna elettorale ha parlato di possibili collegamenti da parte dei sauditi verso Al Qaeda. Nel frattempo Obama ha declassificato i documenti che parlano di quei collegamenti, tenuti riservati per anni, per proteggere le operazioni di controspionaggio che venivano messe in opera. Che quelle ultime 28 pagine parlassero di legami coi sauditi però lo si sapeva da tempo, ma senza che venissero mai esplicitati quali fossero.

Sia chiaro, Trump sostiene che fosse stato lui il presidente il 9/11 non sarebbe accaduto perché lui avrebbe vegliato sugli Stati Uniti con le sue regole per l’immigrazione e i suoi muri, ma questa è solo un’affermazione di scarsa utilità, viaggiare nel tempo non ci è possibile, permettergli di verificare quanto sostiene è impossibile.

Diffondere l’audio di Trump non serve a nessuno se non ai teorici del complotto, che cercano ancora di dire la loro anche se ormai non li ascolta davvero più nessuno, neppure Donald Trump.

maicolengel at butac punto it
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