TzeTze, gli spazzolini e la materia fecale

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Sapete come la penso su TzeTze, ma non era mia intenzione essere volgare.
Però se la cercano, visto che sui social network fanno girare questo post qui:
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Una scoperta shock?
Ma se è cosa risaputa: gli spazzolini da denti, come TUTTO quello che si trova in un bagno, presentano vaste concentrazioni di batteri, anche provenienti dalla materia fecale.
È normale, basta che ne parliate con un qualsiasi dentista e ve lo confermerà.
TzeTze come abbiamo cercato di spiegarvi più volte non è una testata giornalistica, non è un sito di news, ma, esattamente come gli spazzolini, è un sito messo lì apposta per raccogliere lo sporco, lo sporco che ci circonda, che loro sfruttano per fare soldini.
Non sono interessati a darvi notizie, ma solo a creare post da social network che vi spingano ad andare sul loro sito a leggere articoli e, di conseguenza, vedere pubblicità. La ricerca su cui basano il loro articolo dice che:

Il dato è emerso da una ricerca dell’ateneo universitario Quinnipac Univeristy, che ha analizzato 135 spazzolini di studenti del college. Il risultato è terrificante: il 60% di questi sono contaminati da batteri fecali, e l’80% di questi batteri non appartiene al proprietario dello spazzolino. La ragione della contaminazione è semplice: quando si tira lo sciacquone dopo aver evacuato, i residui fecali, spinti dallo spostamento d’acqua e aria, possono arrivare anche a 180 centimetri di distanza dalla tazza del water, finendo su tutti gli oggetti presenti. Tra questi, ovvio, anche gli spazzolini.

La notizia aveva circolato anche in altra maniera, quando si era sostenuto che gli stessi batteri si trovano anche nella barba, e già allora avevamo provato a spiegarvi la cosa.

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Ma TzeTze non ci legge, anzi a dirla tutta credo che non leggano nulla di quanto pubblicano, o per lo meno che non facciano alcuna ricerca e/o approfondimento, d’altronde sono lì per far soldi, mica per dare un qualsivoglia tipo di servizio. E di soldi sappiate che ne fanno a iosa.
La ricerca dell’università Quinnipac si basa su un campione statistico davvero basso, e di nicchia, 135 studenti nelle camere dei loro dormitori. Ovvio che i bagni di quelle camere siano usati da tante persone (son ragazzi), normale che si possano trovare batteri fecali di soggetti diversi dal proprietario della stanza, nulla di così strano, e oltre ad essere normale non è una novità causata da qualche ammodernamento degli impianti idraulici. Ma cerchiamo di leggere i dati veri e propri: su 135 studenti solo il 60% riporta batteri provenienti dalla materia fecale, quindi stiamo parlando di 81 soggetti.
La ricerca, che è stata presentata all’annuale congresso di microbiologia in realtà dice una cosa MOLTO importante, come cercavamo di spiegare poco sopra:

…there is transmission of fecal coliforms in communal bathrooms at Quinnipiac University and that toothbrushes can serve as a vector for transmission of potentially pathogenic organisms.

I bagni sono quelli comuni, del dormitorio, quindi che lo spazzolino dello studente Smith abbia anche batteri dello studente Johnson non è così strano. Non credo che nel vostro bagno di casa sia possibile trovare materia fecale del povero Smith o del suo compagno.

All toothbrushes were collected from participants using communal bathrooms, with an average of 9.4 occupants per bathroom.

I bagni comuni erano usati da una media di oltre 9 studenti per locale. Difficile trovare famiglie così numerose oggi in Italia. Forse il problema si pone per qualche studente fuori sede, costretto alla convivenza.
Ma lo capite vero che non è qualcosa di così straordinario? Che la stessa materia fecale si trovava negli stessi dormitori negli anni 50 e 60 come oggi? Che siamo tutti ancora vivi? La stessa ricerca della Quinnipac evidenziava che:

Fecal coliforms were seen on 54.85% of toothbrushes, which has been seen in previous studies.
Toothbrushes are a known source of contamination. Since the 1920’s scientists suspected that the re-use of toothbrushes could be a possible source of infection in the oral cavity.

Succede così da sempre. Sono probabilmente più intelligenti quei popoli dove è consuetudine costruire il bagno diviso in due zone distinte, una dedicata solo ed esclusivamente al gabinetto vero e proprio ed una con doccia e lavabo.
Se ti lavi i denti nella stessa stanza dove fai la pupù sappi che un po’ di particelle infinitesimali di materia fecale possono depositarsi su di te e su qualsiasi superficie nell’area vicino al tuo trono. Che siano le pile di fumetti che leggi mentre sei seduto, il tuo tablet, il tuo smartphone poco importa; come sugli spazzolini anche su tutte queste superfici può depositarsi la stessa materia fecale.
Esiste un sistema per ridurre quel rischio, abbassare l’asse prima di tirare lo sciaquone.
Come concludeva il Guardian parlando della materia fecale nella barba:

…there is more crap in these stories about poo in beards (in questo caso sugli spazzolini) than there is in beards. So chaps, you can all relax.

maicolengel at butac.it
Dimenticavo, buona colazione! E ricordate, dopo lavatevi i denti…
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