La Umarèl Card

UMARELL

A volte occorre anche trattare cose leggere per rilassarsi dai tanti articoli basati su pseudomedicina, xenofobia, politica che ci segnalate ogni giorno, la umarèl card di cui ha parlato la Repubblica qualche giorno fa rientra propri in uno di quei casi in cui si scrive per il piacere di farlo, con la giusta dose d’ironia senza dimenticare la passione per la corretta informazione.

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Immaginate che il vostro comune emetta dei titoli (biglietti, tessere, ecc. ) per assistere ai lavori pubblici. Volete assistere agli eventi di ristrutturazione della piazza? Magari in prima fila? Eccovi la “tessera del curioso”!
E siccome tali curiosi sono soprattutto i pensionati, ecco la “Umarél card” ovvero la tessera dell’ “umarel” che a Bologna vuol dire passante, uomo qualunque, ma anche anziano.
In realtà servirebbe la “Tessera della bufala” o “Hoax card” da attribuire a chi divulga sciocchezze deformando la realtà, come nel sito de La Repubblica Bologna  dove i fatti vengono raccontati con distorsioni e particolari inventati al punto tale da far gridare appunto alla bufala.
O forse no? Voi che dite?
Leggete e giudicate!
Noi curiosi, che abbiamo la Butac Card benedetta da San Tommaso, abbiamo… ficcato il naso (E ti pareva?). Perdonateci quindi per la nostra congenita diffidenza verso tutti e tutto, ma se non verifichiamo non crediamo a nulla, nemmeno alla mamma, anche se la mamma, si sa, è sempre la mamma.
 
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E cosa abbiamo trovato?
Prima di tutto una sintesi dei fatti: dal sito è possibile leggere che dal 2010 – 2011 sono in atto i lavori di ristrutturazione della basilica di San Petronio che si affaccia sulla centrale Piazza Maggiore, il centro della città di Bologna. Detti lavori hanno già interessato la facciata anteriore che dà sulla centrale piazza, e attualmente sono in corso d’opera quelli sulla laterale via Archiginnasio e sul retro piazza Galvani.
Temendo noi che il sito di cui il link sopra, non fosse necessariamente aggiornato, abbiamo telefonato al numero per le informazioni ed una cortesissima signora Francesca, operatrice della basilica, ci ha dato tutte le informazioni che ci servivano.
Quando sono stati montati i ponteggi per la ristrutturazione della facciata, è stato anche predisposto una passerella – terrazza per i visitatori. Detta passerella non faceva parte della basilica, ma è appunto solo una struttura parte integrante del ponteggio per i lavori, e l’accesso a pagamento (3€) era un contributo al finanziamento dei lavori.
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Infatti, una volta terminata la facciata e smontati i ponteggi anche tale passerella è stata rimossa.
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Ma siccome i lavori stanno continuando nella parte laterale e posteriore della basilica, sui relativi ponteggi, così come è successo per la facciata, è stata ricavata una sorta di area visitabile sempre con 3€ e sempre a fini di contributo finanziamento lavori. E ovviamente anche in questo caso, quando i lavori saranno terminati, tale spazio non esisterà più.
 
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Per contribuire al finanziamento dei lavori, l’associazione no profit  Succede solo a Bologna anche tramite il sito dedicato Io sostengo San Petronio ha aperto una campagna di raccolta fondi con varie iniziative tra cui la sottoscrizione della “Umarel card”: con una donazione di almeno 5€ è possibile ricevere tale tessera e quindi partecipare a visite di gruppo guidate (di cui la prossima il 18 marzo) all’area di cantiere. Un modo intelligente per ricavare fondi destinati ai lavori: tu mi dai qualcosa ed io ti faccio vedere in loco il procedere dei lavori. Per gli interessati, per i più curiosi, per chi vuole contribuire in maniera originale intelligente.
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Spendiamo due brevi parole sulla storia della parola “Umarel”: da sempre nel dialetto bolognese, per la verità poco usata negli ultimi tempi (i giovani usano più il termine “tipo” per indicare una indefinita anonima persona – dal bolognese “a iò vest un umarel par la stre cal…” a “ho visto un tipo per la strada che…”) un lustro fa è stata sdoganata agli italiani da Gianluca Nicoletti nel suo quotidiano appuntamento radiofonico Melog in onda su Radio24, quando a seguito di una telefonata di un ascoltatore bolognese che ha citato l’umarel per indicare la persona generica per la strada, ma anche il pensionato, il conduttore umbro ne ha fatto una sorta di personaggio immaginario, citandolo a più riprese nelle sue pittoresche descrizioni di situazioni varie nel corso del tempo. In poche parole se fuori Bologna si sa dell’umarel è grazie a Gianluca Nicoletti. Che però ne ha sterotipato la figura attribuendola esclusivamente all’anziano, il passante che nella passeggiata per strada scuriosa in qua e in la.
Ad aumentarne la popolarità è stato poi lo scrittore blogger ed ex musicista bolognese Danilo Masotti, autore del libro “Umarells” che, data la sua terra d’origine, dovrebbe saper bene chi è in realtà l’umarel a Bologna. Ma forse si preferisce stereotipare in quanto oramai agli italiani non bolognesi è già passata una certa accezione della parola e quindi “va bene così lo stesso” senza poi contare che non essendo un termine inglese e nè spagnolo, non serve aggiungere una “s” alla fine per sancirne il plurale dato che in dialetto esso è ”umareli”. Ed infine non ci vogliono le due elle finali. Va be’… non sottilizziamo poi troppo…
Questi sono i fatti e tali sarebbero potuti essere anche per LaRepubblica.it se avesse pubblicato correttamente l’informazione. Invece ha pensato bene di puntare sulla notizia sparata, ai limiti della fuffa100% facendo credere cose che tali non sono. Infatti scrive:

Bologna per gli anziani: ecco la Umarèl card per seguire i cantieri in prima fila

Bologna per gli anziani? Quali anziani? L’associazione “Succede solo a Bologna” tramite anche il sito “Io sostengo San petronio” non si rivolge solo agli anziani. La tessera “umarel card” è per chiunque contribuisca con almeno 5€. Forse quelli di Repubblica non hanno letto per intero il sito dell’associazione e vedendo un signore col cappello nell’immagine della tessera, hanno fatto 1+1=2 dimenticando che 1+1 fa 2 solo in matematica e basta, giacché un signore con le mani dietro la schiena e col cappello non è per forza detto che sia una anziano. Magari è uno dei Blues Brothers oppure una donna vestita da uomo col cappello come Anna Oxa a San Remo nel 1978.
Il testo è poi accompagnato da una lunga didascalia, fissa per tutte le  foto visibili:

Proprio come una delle tante tessere per entrare nei circoli o club della città, l’Umarèl Card darà diritto a seguire, da molto vicino, i lavori di restauro della Basilica di San Petronio.

“Da vicino” non è inteso che tu ti puoi avvicinare di più che gli altri passanti, ma che puoi partecipare alle visite guidate al cantiere.

Con un’offerta minima di cinque euro “riceverete la carta, avrete dato il vostro contributo alla manutenzione di uno degli edifici simbolo di Bologna e potrete scegliere quando seguire gli operai a lavoro”. Si potrebbe chiamare “Umarèl per un giorno”. Con questa iniziativa, infatti, anche i turisti potranno diventare umarèl, il termine con cui a Bologna chiamano gli anziani che, mani dietro la schiena, spendono ore davanti ai cantieri, distribuendo suggerimenti agli operai.

 Ahi ahi ahi, i danni involontari di Gianluca Nicoletti si vedono: l’umarél non è necessariamente un pensionato o un anziano che con le mani dietro la schiena osserva i lavori in corso, ma il generico passante della strada, l’uomo qualunque, il maschile della “dunela”, la donnella, o della “sgnoura” ovvero la signora.

 “Io sostengo San Petronio” è, invece, il nome, serio, del progetto di raccolta fondi lanciato dall’associazione Succede solo a Bologna per completare i lavori di restauro della Basilica. Obiettivo: raccogliere duecentomila euro. Offerta minima di cinque euro, dunque, ma per tutti coloro che sono disposti ad offrire di più sono previsti diversi tipi di riconoscimenti: il certificato “Official Umarèl” e ingresso gratuito alla terrazza panoramica della Basilica per chi donerà quindici euro, un mattoncino numerato simbolo del mattone “adottato” e un aperitivo per due persone sulla terrazza a chi offrirà cento euro e avanti fino a targhe commemorative per chi sarà disposto a sborsare migliaia di euro. È possibile acquistare la propria Umarèl Card già da ora, online o nella sede dell’associazione Succede solo a Bologna in via San Petronio Vecchio. La prima data per la supervisione ai lavori è il 18 marzo: saranno soddisfatte tutte le curiosità degli umarells di GIULIA ECHITES

Alla pagina http://www.iosostengosanpetronio.it/dona/ sono presenti effettivamente tutti i crediti di cui si può beneficiare con le varie quote offerte. Quello però che non capiamo è cosa centrano gli anziani. Eh si, perché oltre al titolo, il sito pubblica numerose foto CHE NON CENTRANO NULLA CON L’EVENTO. Immaginate che noi vi pubblicizzassimo l’invito ad una conferenza Butac e poi pubblicassimo delle foto di una conferenza della Confcommercio.
Per ragioni di spazio non possiamo pubblicare tutte le foto visibili qua tuttavia vogliamo farvi un riassunto scritto dei cavoli a merenda pubblicati da La repubblica (o se preferite la maionese nel cappuccino). Ogni riga e cliccabile e riconducibile alla foto originaria.

 
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La conclusione è abbastanza evidente: si è voluta dare una buona notizia attingendo a particolari falsi e/o inventati, questo ovviamente per accalappiare interesse e fare più audience, come se le belle notizie in se non fossero sufficienti ad attrarre lettori. Diffidiamo quindi di chi condisce la minestra additivandola con ingredienti artefatti e auspichiamo una informazione più precisa e corretta anche se rimaniamo diffidenti al riguardo: l’informazione urlata, sparata, edulcorata o falsificata purtroppo attrae molto di più.
Ma possiamo quindi ancora chiamarla informazione oppure dovremo chiamarla disinformazione?
Lola Fox