Un amico medico

E mio cuggino in coda al pronto soccorso...

Ci avete segnalato un post su Facebook, un post pubblicato da un avvocato, un post che in due giorni è stato condiviso da oltre duemila persone.

Scrive l’avvocato l’8 maggio sulla sua bacheca:

Un amico medico del pronto soccorso mi ha appena telefonato riferendomi che vanno a prendere con le ambulanze i soggetti colpiti da embolia, trombosi, paralisi o altri accidenti dopo il noto trattamento, e hanno l’ordine tassativo del caposervizio di mantenere il segreto. Alcuni sono già morti. Molti altri li imiteranno.

Come fonte avrebbe potuto scrivere “mio cuggino in coda al pronto soccorso” che sarebbe stato uguale, anzi ci avrebbe fatto miglior figura. Chi sostiene fatti deve portare prova delle affermazioni che fa, non lanciarle nell’immensità dei social e lasciare che la gente le condivida.

Specie se è un avvocato.

Andrebbe fatto il nome del medico, e andrebbe raccontato di che ospedale si sta parlando, perché se l’episodio fosse reale il tutto andrebbe seriamente denunciato.

Ovviamente siamo di fronte a un’affermazione che ha lo stesso valore degli audio anonimi che ormai da un anno appestano la rete, o delle false segnalazioni di reazioni avverse fatte da soggetti che hanno a cuore la disinformazione. Un giorno qualcuno di loro sarebbe il caso ne pagasse le conseguenze.

L’affermazione è falsa senza che ci sia bisogno di alcuna verifica dei fatti: vedete, se fosse come racconta l’avvocato ci dovrebbero essere tantissime famiglie che si sono viste portare via parenti colti appunto da embolia o trombosi o paralisi varie, famiglie che avrebbero tutto l’interesse nel denunciare la questione. E invece? Ne parla un avvocato dalla sua bacheca Facebook senza fare nomi…

Su MacroLibrarsi, dove l’avvocato vende i suoi libri, viene presentato così:

… laureato in diritto e in psicologia, avvocato e saggista, studioso di strumenti di manipolazione sociale, noto conferenziere, partecipa spesso a trasmissioni televisive e radiofoniche, e a importanti eventi a livello nazionale. È prolifico autore di aggiornatissimi testi che hanno non solo spiegato, ma battuto sul tempo le strategie oligarchiche e governative per il controllo sociale e lo sfruttamento della società.

Io il nome dell’avvocato non lo faccio, non per paura di eventuale querela, che magari arriverà comunque, ma perché non voglio fare pubblicità a chi da almeno 13 anni diffonde informazione fatta come sopra.

Non credo sia necessario aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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