Una truffa dal passato

Prima di aprire BUTAC ero autore su Lega Nerd e contribuii ad aprire una piccola rubrica che si chiamava BonsaiKitten, dove si parlava di bufale. Tra le varie cose che avevo pubblicato nel corso del tempo c’era anche un’esclusiva un po’ speciale che mi dispiaceva finisse nel dimenticatoio, la nonna di ogni truffa alla nigeriana. Ho chiesto il permesso a Itomi di LN per ripubblicarla qui. È grazie a Lega Nerd se ormai otto anni fa è nata la mia voglia di scrivere online, ed è su LN che BUTAC ha mosso i primi passi.

Quanto segue non è altro che la trascrizione di lettere, di cui ho gli originali, che potremmo definire nonne di quelle che vengono genericamente chiamate oggi truffe alla nigeriana.

Da Wiki:

Esistono numerose varianti di questa truffa ma il principio è più o meno sempre lo stesso: uno sconosciuto non riesce a sbloccare un conto in banca di milioni di dollari; lui un personaggio noto, avrebbe bisogno di un prestanome discreto che compia l’operazione al suo posto. Invita così alcuni utenti concedendo loro questa possibilità in cambio della promessa di ottenere una fetta del bottino

Ma l’antichità delle lettere ricevute dal mio quadrisavolo, che risalgono al 1892, e le istruzioni che venivano impartite nel testo ritengo siano una curiosità che debba essere riportata anche su BUTAC.

Premessa

Come molti di voi ormai sanno, la mia famiglia ha un antico negozio di articoli preziosi che all’epoca era in attività già da 58 anni (l’anno prossimo sono 184). Il trattare merce costosa, oggi come allora, ha sempre reso la categoria come possibile vittima di raggiri. Da chi cerca di piazzare oro falso (o di lega inferiore a quella dichiarata), a chi cerca semplicemente di rubare qualcosa. I peggiori sono quelli che cercano di vendere abbonamenti a fantomatiche riviste della Guardia di Finanza o dei Carabinieri. Questo per dire che non è cosa così rara trovare lettere come quelle che seguono.

PADRE G; DE RENZ
Missionario C.A.R.

Egr. Sig. Coltelli Ulissi – Orefici
Via Spaderie N. 8 A-B
Alger, le 23 Giugno 1892

Signore Scusate che scrivo in cattivo italiano. Per incarico del vostro parente Sig.r Pannizza “mio caro amico da lungi anni” ingiustamente incarcerato e testè morto nell’Infermeria di questi carceri d’Algeri- vi rimetto l’acclusa lettera affidatami due giorni prima che egli lasciasse questa misera vita pur troppo piena d’immeritate amarezze. Egli è morto la notte del 23 corr. da me assistito fino a l’ultimo momento ricevendo i S.S. Sacramenti e conservando fino a l’ultimo tutta la sua forza mentale.

Gli ultimi detti furono per voi. Nel caso che i miei servizi vi possano essere utili per voi ritirare la fortuna del Sig. Pannizza – della quale lascia a voi suo unico erede – scrivetemi in Alessandria d’Eggitto per dove parto per le mie Sante Missioni. La fortuna lasciatavi la considero a un milione e cinquecentomila lire Il. – essa trovasi depositata nella banca di Chicago “America” è superfluo dirvi che occorre assai secretezza da vostra parte perché essa non venga sequistrata da certo banchiere autore di tutte le disgrazie dell’infelice Pannizza. Vi saluto e in fede della presente confidate in quest.

Il resto del testo della lettera d’accompagnamento risulta perduto.

Ma in compenso vi è allegata la lettera/testamento del Sig.Pannizza che come dicevamo in apertura è un misto tra il Codice da Vinci e una moderna truffa alla nigeriana.

È lunga, ma val la pena di essere letta:

Carissimo e indimenticabile Amico, ti prego di leggere la presente colla massima secretezza perché una imprudenza può essere causa della perdita di tutta la mia fortuna. Amico dell’anima mia! Troppo lunga e dolorosa cosa mi sarebbe raccontarti minutamente la tremenda ventura che mi colpisce negli ultimi giorni della mia tormentata e misera vita… Due anni sono nella ultima mia lettera di Chicago che ti feci recapitare per mezzo di M… ti spiegai estesamente la tragica fine del mio sventurato figlio… e  la mia terribile posizione con quel ladrone del banchiere Wilmont… per allora si accomodarono le cose fino al compimento dei lavori… nel mese di Luglio del passato anno furono ultimati tutti i lavori al suo compito ed io mi sono preparato a vendicare la cara memoria del figlio mio tradito… ed i miei diritti… raccolto quel poco che mi restava della mia fortuna, e dopo incassato il pagamento definitivo dei lavori, sono partito per l’Europa abbandonando ogni cosa…

Il signor X

Arrivato a Londra mi sono fermato per negoziare una forte somma in diversi valori… però prima pensai bene di trovare un punto sicuro per mettere tutto in salvo… sapevo che in una certa città fuori d’Inghilterra si trovava stabilito il Signor X (il figlio di D. colui che inviai in Italia dopo la morte della mia povera moglie… per gli affari che ti sono noti…) e profittando lui non conoscermi che di nome… e nel medesimo tempo sapendo che lui faceva parte di una certa società secreta alla quale io ero un membro assai considerato… I’andai a trovare per farmi riconoscere come tale… però sotto altro nome… per lui che mi procurava un discreto appartamento in affitto quale per meglio curare la mia posizione lo presi per sei mesi pagando 350 franchi a tre mesi anticipati… in questo appartamento ci portai il mio baule che tuttora contiene tutta la mia fortuna… passati alquanti giorni quando mi sono creduto del tutto sicuro… consegnai le chiavi dell’appartamento al signor X, e fingendo un viaggio in 1!, sono partito per dove incominciai l’operazione di cambio e di vendita…

895mila franchi

Così successivamente sono riuscito in questa importante operazione incassando la somma di 895mila franchi, parte in biglietti della Banca d’Inghilterra, della Banca di Francia e della Banca nazionale d’Italia… ritornato nel mio appartamento e messo tutto al sicuro nel mio baule… consegnai le chiavi dell’appartamento nuovamente al Signor X, e sono partito per (incomprensibile) per accomodare certi affari colla Casa C, affari che lasciandoli in abbandono potevano compromettere la memoria del mio tradito figlio…

Il vile Wilmont da Chicago

Colà mi sono incontrato con il vile Wilmont che era venuto espressamente di Chicago per ricercarmi… ma il vile riconoscendo situazione non ebbe il coraggio di affrontarmi… ebbi tempo di scrivere una importante lettera al Signor X che le mandai raccomandata e mi sono imbarcato per Gibilterra, di là continuai il viaggio fin qui dove fui arrestato. Condotto in queste prigioni mi ammalai gravemente. Amico, mi sarebbe lungo dirti minutamente tutto… basta sapere che trovai di passaggio di qua un missionario un vero discepolo di Cristo che mi conosce d’assai tempo… e saputa la mia disgrazia venne a trovarmi… per suo mezzo sono in questa camera solo ed ho potuto avere esatte tue notizie.

Ora vedendomi ridotto un cadavere… e tutte le cose arrivate a l’ultimo estremo pregai a questo Reverendo di procurarmi l’occorrente per scrivere… ed arrischiavo tutto in questa lettera. Dunque amico dell’anima mia non c’è un solo momento da perdere… si tratta di salvare tutta la mia fortuna ed è la cosa più facile che puoi pensarti perché ora ti spiegherò il più importante, il (incomprensibile nel testo originale) in certi segreti del mio baule quale tanto per la sua grandezza, come per la sua costruzione in tutti i miei viaggi nessuna dogana del mondo si è avveduta di nulla né si avvedrà…

Il baule…


il baule si trova nel mio appartamento menzionato: le chiavi dell’appartamento le ha in consegna il Signor X che ignora il mio (incomprensibile nel testo originale) come il vile Wilmont ignora dove ho sepolto quello che non ha avuto il tempo di rubarmi… Più il Signor X sa che il baule contiene importanti documenti rivoluzionari appartenenti a certo commitato… più secondo l’istruzione che lui ha e l’ultima lettere che le mandai di hiverno al lui sa che mi trovo in Italia… e appena riceverà mia lettera ha il sacrato dovere di mandare il baule a qualunque nome e direzione io le scriverò.

Dunque appena appena questa lettera sarà in tuo possesso farai sacratamente quanto sto per dirti senza cambiare una sola parola perché basta per perdersi ogni cosa… ed io non sendo sicuro di tanti punti che questa lettera possa arrivare in tuo potere.

…sono forzato a non poterti dire tutto come vorrei…

Cosi fai religiosamente quello che ti dico. Il signore abita fuori di città impiegato in importante fabrica dove vive colla famiglia e dove non ci sosta… ma con (incomprensibile nel testo originale)… che com’era dopo che sia giunta lettera e telegramma lui non ne venga a loro…

Dunque la prima cosa che tu farai è di compilare un telegramma in senso commerciale aggiungendo questo: 1420. Le firmerai il telegramma col nome che lui dovrà mandarti il baule… poi scriverai nella lettera che qui ti accludo per lui la direzione e sotto firmerai facendo sotto la firma questo segno.

Ci acchiuderai la somma menzionata e gli la manderai sicurata dichiarandone il valore… attenzione la lettera di costà deve essere impostata precisamente il medesimo giorno che manderai il telegramma… e bada che questo è di grande importanza… se lui spedendo il baule ti ti avviserà con telegramma in cifra, leggilo con questo alfabeto:

A59, B57, C55, D53, E81, F49, G47, H45, I43, J41, H39, L37, M35, N33, O31, P29, R25, S23, T21, U19, Y17, Z15,

I tre scompartimenti

Il contenuto del baule lo troverai così: esso si divide in tre scompartimenti, il primo non contiene nulla, gli altri due di sotto che si dividono in tre cassoni per scompartimento ognuno contiene un doppio fondo… conoscendoti penso osserverai nel fondo esternamente in ogni angolo un piccolo bottone a forma di vite con nel centro un piccolo buco, introdurrai in questo una punta di ago così come segno e presserai in ambi nello stesso tempo…. così negli altri…

Il resto del denaro è nel controfondo generale del baule… dilungo di spiegare… farai così: leverai il fondo esterno di esso, sotto troverai una fodera di coio impermeabile di Russia, toglierai questa dagli estremi sotto troverai tutto steso in piano che non forma un centimetro di spesso…

Amico mio, nel baule troverai il mio testamento… se Iddio mi priva di questo soffio di vita che mi resta fai sacratamente quanto nel mio testamento… in esso ti nomino mio unico erede ed esecutore testamentario…

Povero Signor X, aiutiamolo

Ti raccommando il Signor X non ignori i grandi servizi che suo padre mi rese… fida in lui… sai che uomo egli è e sopra tutto non dimenticarti che lui sa che il baule contiene documenti rivoluzionari non perdere tempo che il giorno 5 del mese di Luglio scade l’affitto dell’appartamento e se fino a quel tempo il Signor X non avrà ricevuto la mia lettera e la proprietaria dell’appartamento non vedendosi pagata Iddio solo sa quello che può accadere per la miseria di 350 franchi.

Tanto più che il povero Signor X volendo pagare lui lo credo impossibile benché risponde come (incomprensibile nel testo originale) è pieno di famiglia… e la sua paga forse arriva al bisogno della sua famiglia ch’è numerosa… Fai per lui quello che non ebbi io il tempo di fare… e confida in lui.

Questa lettera ti arriverà suggellata da mie mani con un bollo di forma rotonda… Padre X ignora affatto l’importanza di questa lettera… lui sa che tutto ho in deposito in una certa banca di Chicago e sa il mio testamento è pure in America… Dunque nessuno è alla conoscenza del secreto…

1 milione e 600mila franchi

Nel baule troverai la somma di un milione e seicentomila franchi, parte di questa somma è in titoli al portatore… Fai tutto subbito e non confidarti a nessuno. Quando tutto sarà in tuo potere viene subbitto dove sono nell’infermeria di dove uscirò morto. Sono otto notti che continuamente sto scrivendo questa lettera e Iddio sa con quale fatica estendo…

Ti abbraccio amico dell’anima mia… E ricordati del tuo sventurato e moribondo amico che non ti ha mai dimenticato.

Filippo Pannizza

Se avete letto tutto avete capito che il trucchetto è lo stesso che utilizzano i moderni truffatori via mail quando ci propongono eredità bloccate dalla burocrazia. Il richiamo per le allodole è la somma finale (equivalente a circa 8 milioni di euro di oggi secondo siti di rivalutazioni monetarie storiche), ma la fregatura sta in quelli che dovremo anticipare per affitti, ricambi di cortesie e così via. Minuscole somme rispetto a quella finale. Ma mentre quelle le spendiamo via via che proseguiamo nella caccia al tesoro, la somma finale non l’avremmo mai vista.
La meraviglia nel dettaglio dei particolari, nelle rocambolesche avventure del signor Pannizza ne fanno a mio avviso un documento davvero speciale. Spero abbia divertito voi come successe a me quando la scoprii tra i vecchi incartamenti conservati dal nonno.
La mia famiglia non cadde nella truffa, ma il nonno sosteneva che fosse noto che ogni tanto qualcuno ci cascava in pieno, rendendo comunque il giochino proficuo per chi lo ideava. Esattamente come succede ancora oggi con mail come questa che mi avete segnalato giusto ieri:
Buon pomeriggio!
Sono un avvocato, Basle Kunle, e mi piacerebbe che tu fossi l’erede del mio cliente defunto, che ha depositato la somma di cinque milioni e duemila dollari statunitensi con una banca qui in Togo. È morto a luglio 2012 con i suoi familiari senza alcun parente prossimo registrato ei fondi ora hanno un mandato di beneficiario aperto. Alla tua risposta ti darò i dettagli
La fantasia del signor Pannizza però resta imbattibile.
maicolengel at butac punto it
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