Vaccinati, ammalati in forma grave?

Cerchiamo di fare chiarezza

Ci avete segnalato un articolo apparso sul sito SecondoPianoNews che titola:

Studio, in Israele “tasso di mortalità simile tra vaccinati e non”

In realtà l’articolo non è altro che un copia e incolla di quanto riportato il giorno stesso da ByoBlu sotto altro titolo, a firma Francesco Capo:

VACCINATI CON PATOLOGIE PREGRESSE SI AMMALANO IN FORMA GRAVE DI COVID. STUDIO ISRAELIANO SFATA L’ULTIMO MITO SUI VACCINI COVID?

L’articolo di ByoBlu comincia così:

All’inizio dicevano che il vaccino avrebbe reso immuni, poi hanno scoperto che non è così e che i vaccinati possono contagiare e contagiarsi. Allora hanno ammesso che i vaccinati possono ammalarsi, ma in maniera meno grave. Ora uno studio israeliano sembra però smentire anche quest’ultima affermazione.

Il vaccino rende immuni?

La prima affermazione che vorremmo verificare con voi è quella sull’immunità. Siamo tutti d’accordo che in fase di studio si sperava di arrivare a un vaccino che portasse a un’immunità completa dal virus, ma già a dicembre 2020 la cosa veniva messa in dubbio e si analizzava quanto potesse essere realmente protettivo il vaccino. Basta guardare come il Ministero della Salute, il 23 dicembre 2020, spiegava perché anche dopo la vaccinazione bisogna continuare a usare mascherine e protezioni:

Anche dopo essersi sottoposti alla vaccinazione si dovrà continuare a osservare le buone pratiche di prevenzione e protezione attualmente previste, come indossare la mascherina, lavare spesso e accuratamente le mani e mantenere il distanziamento fisico. Questo finché i dati sull’immunizzazione non evidenzieranno con certezza che oltre a proteggere sé stessi il vaccino impedisce anche la trasmissione del virus agli altri e si arriverà a superare la pandemia in atto.

Poco dopo i dati sull’immunizzazione, purtroppo, ci hanno mostrato come il vaccino prevenga nella maggior parte dei casi l’aggravarsi della malattia, ma non il contagio o la trasmissione del virus agli altri. Che non prevenisse la trasmissione era evidente appunto a gennaio 2021, ma già a dicembre 2020, come già detto, gli esperti erano dubbiosi su immunizzazione e trasmissione verso gli altri.

I vaccinati si ammalano in forma grave?

Veniamo al punto più importante di quanto riporta ByoBlu: l’ammalarsi in forma grave dei vaccinati. L’autore di BB fa preciso riferimento a uno studio presentato a luglio 2021 su Clinical Microbiology and Infection, testata dal non altissimo impact factor ma comunque rispettabile.

Leggiamo insieme come introducono lo studio su ByoBlu:

I ricercatori hanno analizzato pazienti vaccinati con il siero Pfizer che hanno sviluppato la malattia Covid19 più di sette giorni dopo la seconda dose e che hanno richiesto un ricovero ospedaliero. I dati raccolti si riferiscono a 17 ospedali israeliani.

Dei 152 pazienti vaccinati con doppia dose, “l’esito negativo, cioè il ricovero in ospedale con ventilazione meccanica o la morte“, ha riguardato 38 persone, dunque il 25%. Di questi ultimi 34 sono morti. Il tasso di mortalità registrato è stato quindi del 22%.

Tutto corretto, è vero che lo studio riporta quei numeri, ma gli scienziati spiegano tutto in maniera approfondita, precisando fin dal titolo che lo studio indaga proprio le caratteristiche cliniche dei pazienti vaccinati e ospedalizzati, e fin dalle prime righe dell’articolo che i pazienti messi sotto osservazione rappresentavano la metà dei pazienti ricoverati e vaccinati:

Sono stati inclusi un totale di 152 pazienti, che rappresentano la metà dei pazienti ospedalizzati completamente vaccinati in Israele.

e che appunto quel gruppo era caratterizzato:

da un alto tasso di comorbilità che predispongono a COVID-19 grave

Quindi il gruppo di pazienti analizzato non era popolazione generica, ma un campione dove la maggior parte dei pazienti aveva una specifica caratteristica che lo predisponeva a una forma di COVID-19 grave. Anche ByoBlu lo spiega, ma nel farlo sceglie un ordine inverso, prima racconta che patologie avevano:

108 avevano ipertensione;
73 diabete;
37 malattie renali e polmonari croniche;
41 insufficienza cardiaca congenita;
29 demenza;
36 cancro;
60 erano persone immunocompromesse, cioè con un sistema immunitario deficitario.

E solo dopo spiega che:

Si tratta di fattori in grado di favorire un decorso grave della malattia Covid-19.

Lo studio invece era tutto incentrato sulle comorbilità, infatti apriva l’elenco delle patologie specificando subito la particolare situazione dei pazienti messi sotto osservazione, e si chiedeva come aumentare l’efficacia del vaccino negli individui in questa situazione. Da nessuna parte si indaga sull’efficacia del vaccino nella popolazione generale con piena copertura vaccinale.

ByoBlu non riporta dati manipolati, ma il modo con cui vengono riportate le informazioni dello studio cambia molto la percezione del lettore, come è facile capire dal titolo scelto che mette subito in dubbio l’efficacia del vaccino. Lo studio non mette mai in dubbio l’efficacia dei vaccini nel prevenire l’aggravarsi della malattia nella popolazione generica dei pazienti, Byoblu lo fa fin dal titolo. Questo, dal punto di vista psicologico e comunicativo, è molto rilevante ai fini dell’informazione che viene passata ai lettori.

Le conclusioni dello studio

Vengono riassunte così da ByoBlu (il grassetto è nostro):

La conclusione a cui sono giunti gli studiosi è che nonostante “l’alta efficacia dei vaccini”, “un’infezione in forma grave, associata ad un alto tasso di mortalità, potrebbe svilupparsi in una minoranza di individui completamente vaccinati con diverse patologie”.

Ribadiamo che anche lo studio originale riporta le stesse cose, ma ripetendo più volte la specififca che i pazienti scelti avessero un tasso più alto di comorbilità e immunosopressione:

Abbiamo scoperto che una grave infezione da COVID-19, associata ad un alto tasso di mortalità, potrebbe svilupparsi in una minoranza di individui completamente vaccinati con più comorbidità. I nostri pazienti avevano un più alto tasso di comorbilità e immunosoppressione rispetto a individui ricoverati in ospedale non vaccinati precedentemente segnalati con COVID-19. Un’ulteriore caratterizzazione di questa popolazione vulnerabile può aiutare a sviluppare una guida per aumentare la loro protezione, sia mediante il distanziamento sociale continuato, sia mediante ulteriori vaccinazioni attive o passive.

Quello che cambia, e che modifica di molto la percezione nel lettore finale (come conferma poi il titolo di SecondoPianoNews), è come si sceglie di riportare l’argomento. ByoBlu sceglie una narrazione che insinui per l’ennesima volta che i vaccini non siano efficaci, ma lo fa su una base fallace, cercando di stimolare la paura dei lettori per far passare in secondo piano ciò che invece nello studio è informazione essenziale. Per l’ennesima volta si cerca di far passare il vaccino come poco utile ai fini della protezione dalla malattia, mentre quello che lo studio voleva approfondire era l’efficacia del vaccino negli individui con patologie pregresse e immunosoppressi (cosa che, purtroppo, già si sapeva e che è una delle motivazioni per cui è importante non far circolare il virus).

Basta però guardare i grandi numeri (come abbiamo già fatto in precedenti articoli) per rendersi conto che tra popolazione vaccinata e non vaccinata la prima è molto più protetta della seconda. 

Anche in Israele le cose stanno così:

La curva azzurra sono i pazienti gravemente malati NON vaccinati, quella verde acido sono i pazienti gravemente malati con doppia dose, la verde sono quelli che hanno ricevuto il terzo richiamo.

Ma se non bastasse questo possiamo vedere anche l’andamento dei contagi:

Stesse referenze di colori. E questi numeri vanno presi in considerazione ricordandosi che in Israele ci sono circa 9 milioni di abitanti di cui circa 2,3 milioni sotto ai 12 anni (quindi per ora non vaccinati). Da 9 milioni togliamo i ragazzini e restiamo con 6,7 milioni di israeliani:

6 milioni e rotti hanno già ricevuto 1 dose, più di 5,5 milioni ne hanno ricevuta una seconda… Lo capite che quella grande barra azzurra di malati va calcolata partendo da questi numeri? E che quindi, in percentuale, i non vaccinati si ammalano molto di più, e in forma molto più grave?

Non credo sia necessario aggiungere altro se non che prevediamo nuove minacce legali da parte di ByoBlu, come già pervenute due settimane fa. Minacce a cui abbiamo risposto con quanto segue:

Al pari di ByoBlu, anche Butac si occupa di informare il pubblico e di estrinsecare il proprio libero pensiero, ai sensi dell’art.21 della Costituzione. Lo scopo socialmente utile che Butac si prefigge è quello di segnalare al pubblico – in maniera satirica, e nel legittimo esercizio del diritto di critica – coloro che divulgano fake news.

Orbene, quanto scritto a proposito di ByoBlu deriva dal fatto che la Sua Assistita ha pubblicato (non solo quello che menziono sul mio sito) informazioni a mio avviso non vere oppure distorte rispetto alla realtà dei fatti.

Rispetto alla Sua missiva, in cui mi spiega che l’attività di ByoBlu sarebbe quella di intervistare “persone ed esperti di opposti schieramenti politici ovvero di opposte tesi scientifiche”, sono tenuto a precisare che, diversamente dalla politica, la scienza si basa su dati e leggi dimostrate. Pertanto, non esistono opposte tesi scientifiche: esistono tesi scientifiche (basate sull’analisi di dati secondo leggi dimostrate) e tesi non scientifiche (non basate su dati ovvero basate su dati erroneamente analizzati).

Butac, pertanto, ritengo abbia il pieno diritto di rilevare che alcune delle tesi cui ByoBlu dà risonanza, non sono suffragate da prove scientifiche. Le espressioni ed i mezzi utilizzati per esternare detto pensiero ritengo siano perfettamente continenti ed appropriati, e frutto del pieno esercizio del diritto di critica e/o di satira, non ledendo in alcun modo l’immagine della Sua Assistita.

Considerando la risonanza mediatica di ByoBlu ed i mezzi che Essa ha a propria disposizione (e i professionisti del settore legale che può permettersi di interpellare), ritengo che la Sua Assistita sia perfettamente consapevole dell’innocenza di Butac rispetto a qualsiasi incolpazione penale paventata nella Sua p.e.c.

Quanto alle asserite pretese risarcitorie, essendo la condotta di Butac manifestamente lecita, ogni azione a riguardo deve ritenersi abusiva e troverà una solida resistenza.

Pertanto, Butac respinge ogni addebito ricevuto Suo cortese tramite, e si riserva ogni azione e difesa qualora ByoBlu decida di percorrere (impropriamente, per le ragioni ut supra) la via giudiziale.

La redazione di BUTAC

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