Forze dell’ordine in pericolo per il vaccino?

Quando si tratta di salute pubblica, certe persone possono essere pericolose...

Sulle pagine di Numero6, piattaforma web di Morris San che ancora non avevamo inserito nel nostro elenco di siti da prendere con le molle, ci avete segnalato un’intervista a Loretta Bolgan, intitolata così:

Forze dell’ordine in pericolo, nuove rivelazioni dalla Dottoressa Bolgan

Più di un’ora di intervista in cui la dottoressa risponde alle domande che le vengono fatte da Morris San. Prima di tutto vorrei che insieme a me leggeste la premessa che Morris San ha inserito all’inizio di ogni video che viene pubblicato su Numero6:

ATTENZIONE!

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A me ricorda moltissimo quel paraculo che organizzava corsi di autocura in Romagna e che sul sito riportava disclaimer come questo:

Il visitatore/iscritto/cliente/praticante accetta di essere l’unico responsabile di qualsiasi effetto risultante dall’utilizzo o dall’applicazione delle tecniche o tecnologie descritte. Il Dr. e i Praticanti/Facilitatori/Istruttori delle tecniche descritte non possono sostituire un medico, uno psicologo o un professionista della salute. Rivolgiti sempre ad un professionista riconosciuto per la diagnosi dei tuoi problemi e prima di utilizzare qualsiasi tecnica, tecnologia o dispositivo. I metodi, le tecniche e le tecnologie descritte non possono garantire risultati per il benessere e la salute, la crescita personale e spirituale, la realizzazione di sè e dei propri desideri. Sta a ognuno scegliere liberamente.

Ma è evidente, i fuffari sanno come pararsi le spalle (e il culo) e sfruttano ogni possibilità per cercare di evitare possibili querele e denunce, mal che vada la gente potrà sempre denunciare l’ospite di Morris, no? Il video dura un’ora e dieci e se volessimo fare un lavoro minuzioso bisognerebbe trascrivere ogni singola affermazione di Bolgan e confutarla. A mio avviso questo è insensato. Tanto se fate parte di chi crede alle sciocchezze che vengono riportate non vi farete convincere da un approccio del genere. Ma abbiamo una grandissima fortuna. Morris San, pur non riportando la trascrizione dell’intervista, riporta le domande che sono state fatte a Bolgan, domande a cui possiamo dare risposta anche qui su BUTAC, indicando come sempre le fonti scientifiche su cui l’abbiamo basata.

Le domande di Morris

  1. I vaccini a OGM, cosa sono e quali sono?
  2. Come vengono costruiti, quali vantaggi e svantaggi hanno rispetto ai vaccini tradizionali?
  3. Morire dopo il vaccino, com’è possibile?
  4. Quali sono i rischi per la sicurezza dei vaccini a OGM rispetto al tipo di tecnologia e rispetto all’antigene (spike SARS-Cov-2)?
  5. Le varianti cosa sono? Frutto di fantasia o realtà?
  6. Si parla di pazienti che sono diventati positivi al covid dopo il vaccino. Come può essere possibile?
  7. Si parla che ad Aprile vaccineranno 500.000 persone al giorno. Cosa ti senti di dire a queste persone?

I vaccini a OGM, cosa sono e quali sono?

Il vaccino più propriamente definibile “a OGM” è quello di Oxford, chiamato più comunemente AstraZeneca, perché è in questo che si è usato l’adenovirus come “vettore virale”, modificandolo. In pratica i ricercatori hanno preso un adenovirus (quello del comune raffreddore) e vi hanno inserito all’interno la sequenza genetica della stessa proteina spike del coronavirus. In questo modo, come spiega Alliance For Science:

L’adenovirus serve semplicemente come veicolo per trasportare la sequenza genetica nelle nostre cellule. Ecco perché dopotutto si chiama “vettore virale”. I virus sono stati progettati da miliardi di anni di evoluzione proprio per trovare modi per intrufolarsi nelle cellule ospiti. Si noti che l’ingegneria genetica è una parte essenziale del processo di sviluppo. In primo luogo, i virus vettoriali vengono privati ​​di tutti i geni che potrebbero danneggiarti e causare malattie. Anche i geni che causano la replicazione vengono rimossi, quindi il virus è innocuo e non può replicarsi. Quindi vengono aggiunti i geni della proteina spike del coronavirus, un uso classico del DNA ricombinante. Quindi sì, il vaccino Oxford / AstraZeneca in realtà significa che un virus geneticamente modificato viene iniettato nel tuo corpo. E questa è una buona cosa. In passato, ad esempio con il vaccino antipolio, i virus vivi nel vaccino a volte possono mutare e tornare ad essere patogeni, causando la poliomielite derivata dal vaccino . Puoi vedere che è molto meglio usare un virus GM che non può causare alcun danno del genere!

Il tema OGM viene sfruttato da Morris e Bolgan perché nel nostro Paese è pieno di persone spaventate da tantissimi personaggi anti-scienza che hanno il terrore degli OGM, terrore completamente insensato come la scienza stessa ha dimostrato negli ultimi quarant’anni, ma finché una certa politica non smetterà di cavalcare le paure cacciando i mercanti dal tempio, e si allineerà con la comunità scientifica (e purtroppo in Italia chissà quando questo avverrà), c’è poco da fare: è una battaglia contro i mulini a vento.

Come vengono costruiti, quali vantaggi e svantaggi hanno rispetto ai vaccini tradizionali?

Qui occorre parlare di quello che conosciamo, e non genericamente di vaccini geneticamente modificati. Quello che conosciamo sono i vaccini attualmente in uso. Per quelli attualmente in uso, a oggi, non ci sono svantaggi di sorta. Difatti ritengo la domanda di quelle che definirei trabocchetto, Morris la pone così perché in questa maniera Bolgan è portata a rispondere seguendo lo schema della domanda, quando in realtà non ci sono svantaggi nei “vaccini OGM”, come riportato sempre da Alliance for Science, che spiega brevemente come sono costruiti e i due tipi che vengono usati attualmente. Del vaccino AstraZeneca abbiamo parlato sopra, qui vi riporto le parole di AfS sui vaccini mRNA:

Non riprogrammerà il tuo cervello. Ma riprogramma alcune delle tue cellule, per così dire. E non è un difetto, è intenzionale. Per capirlo, devi capire a cosa serve l’mRNA. Fondamentalmente, è una molecola di acido nucleico a filamento singolo che trasporta una sequenza genetica dal DNA nel nucleo della cellula alle fabbriche di proteine ​​- chiamate ribosomi – che si trovano al di fuori del nucleo nel citoplasma cellulare. Questo è ciò che significa la “m” nell’mRNA: messaggero. L’RNA messaggero trasporta solo le istruzioni per l’assemblaggio delle proteine ​​dal modello di DNA ai ribosomi. (Le proteine ​​fanno quasi tutto ciò che conta nel corpo.) Questo è tutto. Ciò è utile per i vaccini perché gli scienziati possono facilmente ricostruire sequenze genetiche specifiche che codificano per proteine ​​uniche per il virus invasore. Nel caso COVID, questa è la famosa proteina spike che consente al coronavirus di entrare nelle cellule umane. Ciò che fanno i vaccini a mRNA è indurre alcune delle tue cellule vicino al sito di iniezione a produrre la proteina spike. Questo quindi prepara il tuo sistema immunitario a costruire gli anticorpi e le cellule T che combatteranno la vera infezione da coronavirus quando arriverà.

Quindi, per dirla il più terra-terra possibile, il vaccino è costruito inserendo nella molecola di acido nucleico la sequenza genetica che vogliamo sia assemblata, una volta giunto a destinazione, dalle proteine nel nostro corpo. Ripeto: per come sono strutturati i vaccini che stiamo usando – quelli attualmente in circolazione, analizzati da EMA e AIFA – non presentano svantaggi.

Morire dopo il vaccino, com’è possibile?

La domanda è ancora una volta a trabocchetto. Ogni giorno nel mondo muoiono circa 150mila persone. Ogni singolo giorno muoiono in media circa 150mila persone, per cause varie. Durante la fase che stiamo vivendo, con la vaccinazione a tappeto, vediamo qualche milione di soggetti vaccinati ogni giorno. Qualche milione di persone che ricevono una dose di vaccino (solo in USA vaccinano in questo momento due milioni di persone al giorno). Che tra i vaccinati ci siano anche soggetti che moriranno il giorno stesso o il giorno dopo il vaccino, la statistica ci dice che è probabile, senza che questo sia collegato al vaccino in alcuna maniera. Specie perché con questi vaccini prima di tutti stiamo vaccinando le cosiddette fasce a rischio, quindi persone che per una ragione o per l’altra sono più fragili. Il gruppo di vaccinati più ampio è quello degli anziani, dove è molto più alta la mortalità che nelle altre fasce. Ci fossero ogni giorno anche mille vaccinati che muoiono non significa nulla. Sostenere diversamente senza riportare questo dato è disinformare. O sperare che tra gli effetti collaterali del vaccino ci sia l’immortalità.

Quali sono i rischi per la sicurezza dei vaccini a OGM rispetto al tipo di tecnologia e rispetto all’antigene (spike SARS-Cov-2)

Morris è chiaramente un paraculo, questa domanda non è diversa dalle altre due, ma serve a rafforzare il concetto nella testa di chi la sente. Vedete come inizia? “Quali sono i rischi per la sicurezza”… ma come, avevi chiesto una domanda fa quali erano vantaggi e svantaggi. Ci fossero rischi per la sicurezza sarebbero già stati inseriti negli inesistenti svantaggi. E invece la domanda si ripete, probabilmente d’accordo con l’intervistata. Questa è gente che sa benissimo come sfruttare ogni possibile fallacia per portare acqua al proprio mulino. Se invece che Bolgan avesse avuto di fronte qualsiasi bravo e serio divulgatore scientifico gli avrebbe risposto che ne avevano già parlato nella domanda precedente e che non aveva senso ripetersi. Quello che trovo invece sensato è spiegare, una volta per tutte, che non è che l’Unione Europea abbia dato l’ok a qualsivoglia vaccino venga presentato senza preoccuparsi delle sperimentazioni e quindi della sicurezza degli stessi. Fosse così avremmo già avuto disponibile anche lo Sputnik, ad esempio. L’Unione ha solo firmato delle deroghe che non diminuiscono l’attenzione verso la sicurezza dei vaccini, ma ne permettono una sperimentazione più veloce. Come riportato sul sito del Consiglio Europeo:

La deroga prevede che la maggior parte delle operazioni relative alla conduzione di sperimentazioni cliniche non richiederà una valutazione o un consenso preventivo del rischio ambientale. Queste operazioni includono l’imballaggio e l’etichettatura, l’immagazzinamento, il trasporto, la distruzione, lo smaltimento, la distribuzione, la fornitura, la somministrazione o l’uso di medicinali sperimentali per uso umano contenenti o costituiti da OGM destinati a trattare o prevenire COVID-19. La fabbricazione di tali prodotti sarà tuttavia ancora soggetta a tutte le disposizioni di tali direttive.

Il regolamento chiarisce inoltre che alcune disposizioni delle direttive 2001/18 / CE e 2009/41 / CE non sono applicabili quando gli Stati membri concedono l’accesso a medicinali contenenti o costituiti da OGM in determinate situazioni eccezionali e urgenti. Questi casi sono definiti nella direttiva 2001/83 / CE sul codice comunitario relativo ai medicinali per uso umano e nel regolamento (CE) n. 726/2004 che stabilisce le procedure dell’Unione per l’autorizzazione e la sorveglianza dei medicinali per uso umano e veterinario.

Le varianti cosa sono? Frutto di fantasia o realtà?

Anche qui nella domanda stessa c’è un giochino da parte dell’intervistatore, una direzione suggerita per la risposta: ci si poteva limitare a chiedere cosa sono le varianti, quell’aggiunta serve a mettere fin dall’inizio un dubbio nella testa dello spettatore. Ma è sciocco e fuorviante comportarsi così. Le varianti sono realtà, esistono in molte malattie. Attualmente il virus della rosolia, ad esempio, ha quattro versioni in circolazione. A oggi sei diversi ceppi di Sars-Cov-2 sono stati identificati. Le varianti che vediamo per la maggiore sono tre, oltre alla versione originaria: la B.1.1.17 (la variante inglese), la B.1.351 (la variante sudafricana) e la P.1 (la variante brasiliana). È normale che i virus mutino col passare del tempo, evolvono, senza che di solito questo abbia conseguenze su come il virus funziona. Qualche volta però influiscono sulla sua azione e, quindi, sul risultato della malattia causata dallo stesso virus. Le tre varianti di cui sopra sono state messe in evidenza perché si sono riscontrati cambiamenti degni di attenzione. La variante brasiliana, ad esempio, pare essere genericamente più contagiosa rispetto alle prime versioni del virus che circolavano l’anno scorso. La variante inglese, oltre a risultare più contagiosa, pare – ma le ricerche sono ancora in fase troppo precoce per poterlo affermare con certezza – che abbia una letalità maggiore rispetto al virus che circolava inizialmente. La variante sudafricana aumenta solo la contagiosità senza aumentare la pericolosità dell’infezione. Nessuna di queste è una fantasia. Sono tutte sotto l’occhio vigile di migliaia di ricercatori sparsi per il mondo.

Si parla di pazienti che sono diventati positivi al covid dopo il vaccino. Come può essere possibile?

Si sa da sempre che esistono diversi tipi di immunità, quella efficace e quella sterilizzante, Morris San fa il sorpreso come anche Bruno Vespa, e io qui fossi nel secondo qualche domanda me la farei… Come spiegavo nell’articolo su Bruno Vespa:

Esistono due tipi di immunità che si possono raggiungere con i vaccini: l’immunità efficace e quella sterilizzante. Noi al momento siamo sicuri che i vaccini che stiamo usando per contrastare la COVID-19 siano efficaci, ovvero che impediscano al virus di causare ai vaccinati una forma grave della malattia. Al momento non sappiamo se i vaccini in uso riescano anche a stimolare una quantità sufficiente di anticorpi da arrivare a ottenere un’immunità sterilizzante. Si sta studiando la questione…

Sono uscite notizie che danno il vaccino Pfizer con una dose di anticorpi tale da stimolare un’immunità sterlizzante, sugli altri vaccini ancora non ci sono sufficienti studi a riguardo. Nulla per cui sorprendersi, nulla per cui strapparsi i capelli. Quello che si sta cercando è di limitare la mortalità e di evitare l’affollamento delle terapie intensive, i vaccini questo fanno e di questo dobbiamo essere contenti. Dare a intendere che il vaccino ti lasci la possibilità di ammalarti senza speigare che eviti il rischio di finire in terapia intensiva è da sciacalli.

Si parla che ad aprile (sic) vaccineranno 500.000 persone al giorno. Cosa ti senti di dire a queste persone?

La domanda è per Bolgan, ed è scritta appositamente per lei, facendo finta che nel resto del mondo non stia avvenendo lo stesso. Quel “si parla che ad aprile” – oltre che scritto in un italiano opinabile – è riferito solo all’Italia, dove per ora si vaccinano giornalmente molte meno persone. Ma in USA (come spiegato e linkato sopra) sono settimane se non mesi che quel numero di vaccinazioni giornaliere è stato superato, senza che questo abbia portato un aumento statistico nella mortalità e senza che le reazioni avverse abbiano causato preoccupazione nei medici e negli scienziati facenti parte della comunità internazionale. In Italia siamo arrivati a un massimo di circa 160mila somministrazioni in un giorno, ma sebbene con numeri più bassi anche da noi non c’è stato un aumento nella mortalità o una seria preoccupazione per le reazioni avverse da vaccino. Chi ha messo in evidenza morti e reazioni, dando a intendere diversamente, sono sempre i soliti, quelli che non vogliono che facciate il vaccino. Quelli che vi preferiscono malati.

Concludendo

Morris San e Loretta Bolgan, con quel titolo sulle forze dell’ordine, vogliono chiaramente mettere in ansia gli uomini preposti a mantenere l’ordine nel nostro Paese. Io non ho la presunzione di pensare che qualcuno di loro ci legga e ci segua, ma se avete amici che lavorano in quel settore e volete tranquillizzarli inviate loro il nostro articolo. Perlomeno, a differenza del video di Bolgan, riportiamo link a ogni affermazione che abbiamo scritto. Link che chi è preoccupato può verificare con i propri occhi.

Io non credo serva aggiungere altro. Se volete guardarvi l’intervista andate a cercarla da soli, ma queste erano le domande rivolte a Loretta Bolgan da Morris San, e queste qui sopra sarebbero le risposte corrette da dare alle stesse, quelle che hano riscontro nei dati, ogni altra risposta serve solo ad alimentare paure che mantengono salda la presa sui propri follower da parte di chi le diffonde. Nulla di più.

maicolengel at butac punto it

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