Vaccino Covid, “Si rischia una reazione avversa fatale”

Le mirabolanti interviste agli esperti di vaccini

Evidentemente quest’anno non ho fatto la brava per cui Boss Natale ha deciso di regalarmi il 23 dicembre un meraviglioso articolo di Affari Italiani da trattare.

Mi sono presa però il tempo necessario a digerire il pranzo di Natale e anche quello di S. Stefano: saremo anche in zona rossa ma il pranzo di Natale rimane il pranzo di Natale.

Per mia fortuna, come ho già detto altre volte, vivo in un mondo un po’ tutto mio, dove certi siti e certi personaggi non entrano nemmeno se mi pagano. Mai come in questi casi sono “fiera” di dire “beata ignoranza”.

Ma veniamo a noi. Il pezzo di Affari Italiani ha questo titolo:

Vaccino Covid, “Si rischia una reazione avversa fatale”. L’intervista

Intervista a chi? Ma nientepopòdimeno che a Loretta Bolgan (“a chi?” chiede comunque qualcuno. Vi invitiamo a fare un ripassino qui su BUTAC).

La rete come sempre viene in nostro aiuto per approfondire, e per chi ancora non la conoscesse in pochi secondi ho trovato il suo profilo LinkedIn: laurea in Chimica e tecnologie farmaceutiche, dottorato di ricerca in Scienze farmaceutiche. Quindi si potrebbe definire una donna di scienza, una persona che non parla a vanvera. Beh, anche un caro conoscente di Butac, spesso smentito nonostante la sua laurea in Farmacia, si dovrebbe poter definire un uomo di scienza che non parla a vanvera. Sapete bene che avere una laurea non significa in automatico avere il lasciapassare per dire tutto quello che ci passa per la testa senza essere confutati dal resto della comunità scientifica.

Torniamo alla dottoressa in questione. Leggendo le sue esperienze lavorative me ne salta una all’occhio:

Tralascio i miei personalissimi dubbi su dove e come possa aver acquisito le competenze per insegnare queste materie, il suo dottorato di ricerca non era incentrato su questo argomento e nemmeno le sue precedenti esperienze lavorative… a meno che durante la sua esperienza di consulente volontario e di consulente tecnico di parte (uh, anni fa l’ho fatto anche io ma non mi conferisce nessun titolo) non abbia incontrato la coppia di scienziati più famosa d’Italia, convertendosi al loro credo.

Dicevo che l’esperienza come docente mi è saltata all’occhio, e allora sono andata a gironzolare un po’ sul sito dell’associazione.

Mi si è aperto un mondo. Che ho prontamente richiuso visto che certe cose nel mio mondo non devono nemmeno provare a entrare. Guardate chi abbiamo nel loro Collège Scientifique e guardate in quale corso sta attualmente insegnando Loretta Bolgan.

Rabbrividisco.

Ora potrei stare qua a smontarvi pezzo per pezzo l’articolo di Affari Italiani, ma questo articolo diventerebbe lunghissimo e nessuno lo leggerebbe. Mi limiterò al minimo per farvi capire che o la dott. ssa Bolgan sta facendo allarmismo sperando di attirare gli indecisi verso la sponda dei no-vax, oppure Affari Italiani riporta solo parzialmente l’intervista con il chiaro intento di creare del panico nei lettori e alimentare le fila dei no-vax. In entrambi i casi il risultato non cambia.

Chiariamo intanto che i vaccini che stanno arrivando in Italia non sono quelli di cui si parla nell’intervista.

Il primo vaccino ad aver ricevuto l’AIC (autorizzazione all’immissione in commercio), cioè l’approvazione delle Agenzie regolatorie EMA (per l’Europa) e AIFA (per l’Italia), è il vaccino messo a punto dalla Pfizer-BioNTech, noto anche con il nome Comirnaty o BNT162b2, e sarà questo vaccino a essere somministrato ai primi soggetti nella Fase I della campagna. Seguirà l’approvazione e la distribuzione di altri vaccini studiati nel corso del 2020, tra questi in particolare è imminente il passaggio d’approvazione anche per il vaccino Moderna, seguito da Astra Zeneca, Curevac, Sanofi/GSK e Johnson&Johnson. Si tratta di vaccini con differenti caratteristiche e meccanismi d’azione, che tuttavia condividono un rigoroso percorso di sperimentazione. Il vaccino Pfizer-BioNTech e il vaccino Moderna utilizzano il mRNA per “educare” il sistema immunitario a riconoscere e neutralizzare molecole specifiche (antigeni) del SARS-CoV-2, in particolare la proteina S. Il vaccino Astra Zeneca sfrutta invece informazione genetica contenuta su DNA a doppio filamento. Un’ulteriore modalità di acquisizione della protezione immunitaria consiste nell’utilizzare un altro virus (in particolare l’Adenovirus, responsabile del comune raffreddore) come vettore stimolando la risposta immune da parte delle cellule umane, mimando l’infezione naturale attraverso un agente virale innocuo.

Nell’articolo, infatti, si parla inizialmente di vaccini “in generale”, nonostante abbiamo almeno tre diversi meccanismi d’azione.

Poi come forse vi ricorderete da un mio precedente articolo, tutti i virus mutano, continuamente:

Dobbiamo solo sperare che non si evolva in qualcosa di ancora più aggressivo. Infatti, esistono due tipi di mutazioni:

  1. Antigenic drift: sono piccoli cambiamenti negli antigeni sulla superficie del virus, sono delle mutazioni antigeniche minori. Questo fenomeno viene chiamato anche deriva antigenica (drift) e crea una “variante di ceppo”. Questo fenomeno  è responsabile delle epidemie stagionali. Infatti uno di questi ceppi può diventare dominante, raggiungendo una maggiore virulenza rispetto agli altri, e iniziare a diffondersi rapidamente, causando ad esempio le epidemie stagionali di influenza.

  2. Antigenic shift: un fenomeno che consiste nella comparsa di un nuovo ceppo virale. Gli shift antigenici sono dovuti o a riassortimenti tra virus umani e animali (aviari o suini) oppure alla trasmissione diretta di virus non-umani all’uomo (il cosiddetto salto di specie). Poiché la popolazione non ha mai incontrato prima questi antigeni, in determinate circostanze questi cambiamenti di maggiore entità possono provocare un’infezione improvvisa e invasiva in tutta la popolazione, su scala mondiale, che prende il nome di “pandemia”.

Quindi il rischio che ci espone Bolgan nella sua intervista è il rischio che si corre normalmente con qualsiasi vaccino, ma anche con qualsiasi antibiotico (che si usa contro i batteri): il rischio di una mutazione che faccia nascere un nuovo virus “più cattivo” o un ceppo batterico resistente a un dato antibiotico (nozione di estrema importanza di cui tutti dovremmo essere consapevoli e agire di conseguenza perché l’antibioticoresistenza è un problema di salute pubblica su cui è stato da tempo lanciato l’allarme a livello mondiale, ma che non c’entra con i vaccini). Con una piccola differenza: mentre la maggior parte dei batteri vive anche senza infettare un ospite, i virus no. I virus non hanno nessuna convenienza a diventare più letali: semplificando al massimo, l’aumentata letalità non è una mutazione favorevole a un virus.

Sul fatto che siano stati saltati dei passaggi, che ci sia voluto troppo poco tempo e di altre boiate credo che abbiate già letto numerosi post sui social network o articoli che spiegano come grazie a ottimizzazione del lavoro, diminuzione di burocrazia e sforzi di tutti si sia riusciti a ridurre i tempi. Senza considerare che la dottoressa, come ha commentato il nostro Dott. PA (che si è già sottoposto alla prima dose del vaccino in UK) “tira fuori cose che non hanno connessione fisiopatologica tra di loro”.

C’è da dire però che la dottoressa non sbaglia in ciò che riporta riguardo agli effetti collaterali, ha infatti elencato uno per uno tutti i problemi derivanti dall’uso di qualsiasi farmaco, a titolo esemplificativo ma non esaustivo vi riporto gli effetti collaterali di uno dei principi attivi più usati, l’acido acetilsalicilico:

  • prolungamento del tempo di sanguinamento,
  • anemia da sanguinamento gastrointestinale,
  • riduzione delle piastrine (trombocitopenia) in casi estremamente rari.
  • A seguito di emorragia può manifestarsi anemia acuta e cronica post-emorragica/sideropenica (da carenza di ferro) dovuta, per esempio, a microemorragie occulte, con le relative alterazioni dei parametri di laboratorio ed i relativi segni e sintomi clinici come astenia (stanchezza), pallore e ipoperfusione (ridotta irrorazione sanguigna dei tessuti).
  • mal di testa,
  • sindrome di Reye (*), una malattia acuta a carico del cervello e del fegato, potenzialmente fatale, che colpisce quasi esclusivamente i bambini.
  • emorragia cerebrale, specialmente in pazienti con ipertensione (pressione del sangue alta) non controllata e/o in terapia con anticoagulanti (medicinali usati per rallentare o inibire il processo di coagulazione del sangue), che, in casi isolati, può essere potenzialmente letale.
  • tinnito (ronzio/fruscio/tintinnio/fischio nell’orecchio).sindrome asmatica,
  • rinite (naso che cola)
  • congestione nasale (naso chiuso) (associate a reazioni allergiche);
  • epistassi (perdita di sangue dal naso).
  • distress cardiorespiratorio (grave e acuta insufficienza respiratoria) (associato a reazioni allergiche).
  • congiuntivite (associata a reazioni allergiche).
  • sanguinamento gastrointestinale (occulto),
  • disturbi gastrici,
  • pirosi (bruciore di stomaco),
  • dolore gastrointestinale,
  • gengivorragia (gengive sanguinanti),
  • vomito,
  • diarrea,
  • nausea,
  • dolore addominale crampiforme (associati a reazioni allergiche).
  • infiammazione gastrointestinale,
  • erosione gastrointestinale,
  • ulcerazione gastrointestinale,
  • ematemesi (vomito di sangue o di materiale “a fondo di caffè”),
  • melena (emissione di feci nere, picee),
  • esofagite (infiammazione dell’esofago)
  • ulcera gastrointestinale emorragica e/o perforazione gastrointestinale con i relativi segni e sintomi clinici ed alterazioni dei parametri di laboratorio.
  • raramente: epatotossicità (lesione epatocellulare generalmente lieve e asintomatica) che si manifesta con un aumento delle transaminasi.
  • eruzione cutanea,
  • edema (gonfiore),
  • orticaria,
  • prurito,
  • eritema (arrossamento),
  • angioedema (associati a reazioni allergiche).
  • alterazione della funzione renale (in presenza di condizioni di alterata circolazione del sangue nei reni),
  • sanguinamenti urogenitali (dell’apparato urinario e genitale).
  • emorragie peri-operatorie (subito prima, durante e subito dopo l’intervento chirurgico),
  • ematomi (raccolte di sangue al di fuori dei vasi sanguigni).
  • raramente: shock anafilattico (grave reazione allergica, potenzialmente letale) con le relative alterazioni dei parametri di laboratorio e manifestazioni cliniche.
  • (*) Sindrome di Reye (SdR)
    La SdR si manifesta inizialmente con il vomito (persistente o ricorrente) e con altri segni di sofferenza encefalica di diversa entità: da svogliatezza, sonnolenza o alterazioni della personalità (irritabilità o aggressività) a disorientamento, confusione o delirio fino a convulsioni o perdita di coscienza. È da tener presente la variabilità del quadro clinico: anche il vomito può mancare o essere sostituito dalla diarrea.
    Se questi sintomi insorgono nei giorni immediatamente successivi ad un episodio influenzale (o similinfluenzale o di varicella o ad un’altra infezione virale) durante il quale è stato somministrato acido acetilsalicilico o altri medicinali contenenti salicilati, l’attenzione del medico deve immediatamente essere rivolta alla possibilità di una SdR.

Inoltre è vero, manca la fase 4: la farmacovigilanza, quella che viene effettuata con il farmaco in commercio (infatti si chiama anche sorveglianza post marketing) che di fatto dura per tutta la durata della commercializzazione del farmaco e che, come dice appunto il nome, viene sempre effettuata dopo che il farmaco è stato messo in commercio. La dottoressa Bolgan fa invece chiaramente intendere che tale sorveglianza non verrà effettuata: “…ma questo non possiamo saperlo, se non facciamo una farmacovigilanza attiva nel tempo”. Come se le case farmaceutiche non avessero questa intenzione e fosse invece lei a spingere che venga fatta. Insomma vogliamo davvero fidarci di un’intervista fatta evidentemente per preoccupare e allarmare, a una “esperta” di vaccini che si è già fatta conoscere per le sue posizioni novax?

Se la risposta è no, o se volete perlomeno approfondire, a questo link potete trovare informazioni in continuo aggiornamento sia sui farmaci sia sui vaccini per COVID-19, mentre a questo link potete trovare molte risposte ai vostri dubbi sul vaccino per COVID-19. È il sito dell’AIFA, quindi per i complottisti no vax non è un sito attendibile. Per noi invece lo è: e se perdiamo la fiducia nell’AIFA, nell’EMA o nell’FDA siamo proprio messi male.

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