Morire per una malattia al fegato…

...non un debunking ma uno sfogo

Niente debunk stavolta, non è possibile farlo perché, per quella legge che regola la privacy, né noi né i giornalisti di cui andiamo a parlare abbiamo la possibilità di approfondire i fatti. Scusate ma per una volta (sì, lo so, non è “una volta” ma abbiate pazienza) mi sfogo un po’.

Ogni volta che leggo giornali come Libero Quotidiano l’idea che mi faccio è che chi lo dirige e chi ci scrive siano tutti bravi cattolici. Lo desumo dal fatto che spesso fanno riferimento alla religione e alla difesa del nostro Paese da derive che riguardino altre religioni.

La religione cattolica però ha un decalogo di comandamenti che vedo regolarmente disattesi dai giornalisti che scrivono su LQ. Perlomeno per come ce li spiega il sito del Vaticano:

L’ottavo comandamento proibisce di falsare la verità nelle relazioni con gli altri. Questa norma morale deriva dalla vocazione del popolo santo ad essere testimone del suo Dio il quale è verità e vuole la verità. Le offese alla verità esprimono, con parole o azioni, un rifiuto di impegnarsi nella rettitudine morale: sono profonde infedeltà a Dio e, in tal senso, scalzano le basi dell’Alleanza

Un articolo come quello che ci avete segnalato oggi mi fa pensare appunto alla violazione dell’ottavo comandamento.

Macerata, morto a 58 anni dieci giorni dopo Pfizer: “Fegato compromesso”, l’ultima tragedia sospetta

Vedete, io non ho la palla di cristallo, non posso vedere nel futuro cosa ci diranno gli esiti di un’autopsia, ma posso vedere nel presente, e nel presente quello che ci viene comunicato è che il 58enne è morto per una patologia del fegato.

Non so con precisione cosa fosse questa “malattia del fegato” ma non lo sa neppure LQ, sappiamo quello che è stato raccontato ai giornali da familiari e ospedale: il paziente deceduto aveva il fegato compromesso.

A oggi con Pfizer sono state vaccinate milioni di persone in pochissimi mesi, senza che sia mai stata evidenziato un aumento di mortalità causato da patologie che riguardano il fegato. Ci fosse stato un aumento delle stesse, il titolo di Libero avrebbe avuto anche senso. Ma senza che ci sia mai stata un’evidenza su milioni di vaccinati, titolare così non è da giornalisti bensì individui senza la minima professionalità e soprattutto senza coscienza che se ne fottono di raccontare il falso, anche se può mettere a rischio la salute di qualcuno. Per loro l’unica cosa importante è portare acqua al proprio mulino, cercando di raggranellare più lettori possibili.

Lo so, qualche amico giornalista arriverà dicendomi che sono cattivo, che è normale che si faccia così, che anche questa è cronaca. La morte di un singolo è cronaca per i giornali della sua area di residenza magari, specie se coinvolto in qualcosa che faccia notizia, come un incidente. Ma altrimenti un morto in ospedale – finché non ci siano prove di errori da parte dei sanitari o di correlazione con qualche farmaco – non è da testata nazionale, anzi, nemmeno da cronaca locale, a meno che il deceduto non sia persona nota.

Io leggo giornali internazionali, seguo la cronaca su Washington Post, New York Times, The Guardian, The Times, BBC News, CNN news, e non mi capita mai di vedere articoli simili. Invece in Italia non passa giorno che un quotidiano ci dia notizia di qualcuno morto “dopo il vaccino”.

Più ci vacciniamo più è normale che ci siano persone che sono “morte dopo il vaccino”. Vedete, nel nostro Paese ogni cazzo di anno muoiono (senza pandemia) tra le 550 e le 650 mila persone. Che significa che in media ogni giorno muoiono circa 1600 persone. Più sale la percentuale dei vaccinati almeno con una dose, più di quei 1600 ce ne saranno che hanno fatto il vaccino.

Lo so io, lo sa la redazione di Libero, lo sanno quei mentecatti che gestiscono i gruppi Telegram dove ogni decesso viene minuziosamente riportato nei dettagli, come lo sanno anche quegli altri che gestiscono i gruppi delle “cure” domiciliari. Lo sanno e ci giocano sopra, consci che il loro pubblico di riferimento mai si farà delle domande.

Io onestamente mi auguro che le nuove generazioni siano capaci di smettere di dare ascolto a questi sfigati e li facciano fallire nel peggiore dei modi. Voglio gente come i giornalisti che pubblicano questa roba ridotta a elemosinare spazi sul canale del digitale terrestre di Messora, vorrei Foa a dirigere Telecampagna, e i cari giornalisti indipendenti, quelli che ci tocca trattare con regolarità, tornare a fare gli unici lavori per cui potrebbero essere portati: tenere le liste dei tavoli delle discoteche.

O forse manco quello saprebbero fare in maniera decente.

Non credo di dover aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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