Vaccino sbagliato, errore fatale…

...non licenziare chi approva titoli così

Questa volta ce la caviamo con pochissimo. Su una testata che non trattiamo da tempo è apparso un titolo che ritengo dimostrazione assoluta della scarsa volontà di fare informazione.

Il titolo a cui faccio riferimento, pubblicato il 26 marzo 2020 su Leggo, è questo:

Errore Fatale: mi hanno inoculato il vaccino sbagliato

Uno deve aprire l’articolo per leggere le prime due righe:

Ci scusi, abbiamo scambiato le fiale… per sbaglio le abbiamo inoculato il vaccino per prevenire l’insorgenza dell’amore…

E capire che non si sta parlando di nessuno dei vaccini in circolazione per combattere COVID-19. Il testo pubblicato su Leggo è narrativa firmata da un giovane originario di Reggio Calabria. Narrativa che, titolata in questa maniera durante la fase di vaccinazione della pandemia che stiamo vivendo, ovviamente raggiungerà mille volte il pubblico che avrebbe raggiunto normalmente. Tra chi cliccherà sul link per preoccupazione, chi per curiosità, sono tanti quelli che quel racconto breve l’avrebbero completamente evitato e invece regaleranno un click al sito che lo ospita.

Voi direte: bravo al titolista che ha saputo cogliere l’occasione per dare visibilità al pezzo. A me, onestamente, invece che bravo ci sono altre cose che verrebbe da dire al titolista e alla redazione di Leggo, ma me le tengo per me, non credo che un giudice le vedrebbe come diffamatorie, ma sicuramente scadremmo nella volgarità più becera.

Quando si arriva a riportare le cose in questa maniera si sta davvero raschiando il fondo del barile per tirare su possibili lettori. Non che mi sorprenda: Leggo sono anni che ci ha abituati a un certo tipo di sensazionalismo. Ma tra l’usare una notizia vera per farci un titolone a usare un testo di narrativa per fare la stessa identica cosa, per me di acqua sotto ai ponti ce ne passa davvero tanta.

Onestamente fossi nell’Ordine dei Giornalisti qualcosa in più lo direi, ma sono solo un piccolo blogger che attende le tante querele che ci ci sono state anticipate e che non sono ancora arrivate.

Non credo pertanto di dover aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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