Sì, il vaccino “funzionicchia” eccome

Su Twitter qualche giorno fa è apparso un post di Francesca Totolo, autrice che collabora col Primato Nazionale. Era da un po’ che non ci segnalavate la sua bacheca, e anche stavolta in realtà ci avete segnalato la bacheca di qualcuno che ricondivideva Totolo, e non direttamente il di lei tweet.



 

Totolo pubblica un grafico e i numeri dei morti tra il 1 giugno e il 31 agosto di 2020, 2021 e 2022. Lo fa senza particolari commenti, il risultato è che tra chi la segue arrivano soggetti che condividono il post in questa maniera:

…Non “funzionicchia” proprio!!

E da questo si arriva a conclusioni che non sono corrette. Sia chiaro, i numeri riportati da Totolo sono reali. Il problema è proprio il fatto che non spieghi null’altro, ma ci si limiti a un paragone che, messo così, dà a intendere cose che non sono.

Ci sono tanti elementi che vanno presi in considerazione per fare quel raffronto.  Noi lo facciamo con l’aiuto dei grafici del Sole24Ore, che ha realizzato una splendida pagina per poter analizzare i numeri della pandemia in Italia. 

Qui sopra potete vedere le curve dei decessi di 2020, 2021 e 2022, e rendervi conto che per ora il 2022 è comunque l’anno con meno decessi da COVID-19.

Le restrizioni

Ma anche così dobbiamo tenere conto di alcuni fatti: nel 2020, per cominciare, siamo arrivati all’estate dopo un lockdown decisamente pesante, e con restrizioni di vario genere su tutto il territorio nazionale. Dalla mascherina in tutti i luoghi pubblici al chiuso, inclusi mezzi di trasporto, al divieto di assembramento, allo stop agli eventi sportivi di massa, quindi nessuna partita allo stadio o nei palazzetti, no ai concerti, e le discoteche chiuse da metà a agosto fino al 7 settembre, dopo che si erano visti svariati casi in cui le altre misure di sicurezza non erano state rispettate. Le discoteche erano comunque state chiuse fino al 14 luglio, quindi sono state aperte nel 2020 per circa un mese estivo, dal 14 luglio al 16 agosto. A metà agosto è stata pure introdotta la mascherina all’aperto dalle 18 alle 6 della mattina in ogni luogo dove potesse esserci assembramento.

Nel 2021 fino a fine giugno eravamo ancora divisi per zone con diversi livelli di restrizioni in base alla regione di appartenenza, solo da fine giugno tutto lo stivale è stato dichiarato zona bianca, e molte restrizioni sono state, con calma, eliminate, ma non mascherina e divieto di assembramento. Più che altro, però, c’era l’obbligo ovunque del green pass: se andavi al ristorante, al cinema, in un museo, ovunque dovevi mostrare di avere un green pass valido. Senza non entravi.

Nell’estate del 2022 le restrizioni sono ormai un ricordo, dal primo aprile 2022 sono state tolte quasi tutte, pur consci che la variante in circolazione avesse un grado di contagiosità molto superiore a quelle passate, e guarda caso la quinta ondata di contagi è arrivata proprio tra aprile e giugno, appena abbiamo abbassato la guardia.

E chi ha colpito di più?

I non vaccinati, come si vede chiaramente dal grafico qui sopra, sono quelli che hanno sempre avuto un’incidenza maggiore di decessi da Covid-19 nel nostro Paese. Sempre.

Quindi non è vero che il vaccino “non funzionicchia”, come sosteneva Brunella. Funziona, e sono proprio i numeri che ci vengono mostrati a dimostrarlo: il 2022 è l’anno delle restrizioni praticamente azzerate con una variante molto più contagiosa. Infatti pur avendo molti più contagi, come dimostra questo grafico – sempre dal Sole24Ore:

A più contagi corrispondono anche molte meno terapie intensive:

Oltre che, come abbiamo visto in apertura d’articolo, meno decessi.

maicolengel at butac punto it

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