Vanessa, Greta e la corretta informazione

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Il web è impazzito. In questi giorni si rincorrono notizie su Vanessa e Greta, ovunque, di ogni tipo. Ne abbiamo già parlato due volte, ma la macchina disinformativa non si ferma mai e macina notizie tendenziose a tutto spiano… rendendo difficile capire dove stia la verità.
Neil ci ha provato qui, sbufalando la storia del sesso consenziente coi ribelli. Ci avevo provato anche io parlando dei legami con ISIS, ma non si finisce mai di stupirsi di quanto si riesca a disinformare con pochi semplici trucchetti. ABC del giornalismo: se si vuole raccontare una storia occorre riportare fatti. ABC della disinformazione: inventare è scorretto, omettere fatti meno.
Il Giornale, come tanti altri, hanno riportato la notizia dei legami di Vanessa e Greta coi ribelli, sostenendo che “l’alibi pacifista” dovesse crollare.

Crolla l’alibi pacifista. Ecco tutte le prove delle amicizie jihadiste .

Altro che pacifiste: i kit di pronto soccorso portati in Siria somigliano più a quelli militari. Ed erano destinati a gruppi di combattimento

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Le intercettazioni dei ROS sono di Aprile 2014. Di quale alibi stiamo parlando? Le ragazze non hanno mai fatto mistero di fare una missione umanitaria non pacifista, da nessuna parte è nascosto il loro supporto ad alcuni ribelli siriani. Guarda caso, una delle foto che ha circolato tantissimo sul web è questa:

Il cartello nella foto recita in arabo:
Agli eroi di Liwa Shuhada grazie per l’ospitalità e se Dio vuole vedremo la città di Idlib libera quando ritorneremo
Quegli “eroi” sono la brigata dei martiri di Idlib, di cui troviamo anche su wiki qualche nota. L’alibi pacifista è inesistente da sempre, nessuno l’ha mai sollevato in questi mesi; erano già state attaccate in precedenza per quello stesso cartello da giornali e testate che supportano il regime siriano, non i ribelli.
La Free Syrian Army non esiste più, eppure la citano ancora in tantissimi! Non è stata sconfitta, ma insieme ad altri gruppi di ribelli si è unita e riformata in due gruppi distinti, più organizzati e meglio diretti.
The largest and most powerful of these new unified commands, the Islamic Front, formed in November and is widely viewed as a Saudi-backed effort to both fight the regime more effectively and to marginalize and contain the al-Qaida-linked jihadis of Jabhat al-Nusra and ISIS.
Avete letto bene? Stiamo parlando del Fronte Islamico, supportato dall’Arabia Saudita per contenere gli jihadisti di Al Qaeda – insomma, ISIS – quindi non i cattivi, ma quelli per cui l’occidente fa il “tifo”. Poi abbiamo il Fronte Rivoluzionario Siriano, che insieme al Fronte Islamico compone il 70/80% di tutti i ribelli organizzati e militarizzati a combattere il regime di Assad.
Il 30% rimanente è quello che in parte ci deve preoccupare, composto dai miliziani più estremisti legati appunto a ISIS.
Greta e Vanessa non facevano il tifo per questi, ma portavano aiuti appunto ai ribelli dell’altra fazione – quella che è scesa in campo principalmente per combattere un regime, senza un secondo fine. Come invece fanno i “ribelli” legati ad ISIS che combattono Assad, solo con lo scopo d’instaurarne uno nuovo di regimi.
Io non voglio entrare nel merito di cosa sia e cosa non sia giusto. Non beatifico le due ragazze perché sono andate a portare aiuti umanitari. Ci tengo che le cose vengano raccontate per bene, che non si eviti di dire l’una o l’altra cosa. Se si sceglie di parlare di queste due ragazze e s’inizia dicendo che “è saltato l’alibi pacifista”, si è in malafede. Non c’è altro da dire.
Questa malafede fa male al giornalismo, ogni articolo ormai va guardato con sospetto (anche i nostri ricordatevelo, TUTTI possono sbagliare).
Un esempio di dove ci sta portando la malafede? Ad avere folletti come Ermes Maiolica, in grado di spargere il web di informazioni false create ad hoc, e che la gente gli creda; che ci siano tanti –  troppi – che credono alla fuffa bufalocomicara di Ermes o dei ragazzi del Corriere del mattino (ora ANZA). Proprio per giocare su questa disinformazione, Ermes ha pubblicato giusto ieri questo posterino, che ha fatto il giro della rete:
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La storia che accompagnava il posterino, ora rimosso, era che Vanessa e Greta avessero accettato di partecipare a una serata in cambio di qualche migliaio di euro. Scusatemi tanto: sono tornate in Italia dopo mesi di prigionia, con qualche stralcio che durerà a lungo di polemiche… e loro accettano di andare al Peter Pan? Di persone che ci hanno creduto è pieno il web. Fra l’altro venerdì 28 gennaio non esiste, visto che quest’anno cade di mercoledì!
Ermes, come sempre, ha fatto circolare una bufala con il solo scopo di generare scompiglio, a dimostrazione lampante dell’utontaggine italica.
Un piccolo appunto, Ermes non guadagna nulla dai suoi “scherzi” cattivi, ma facendoli DENUNCIA implicitamente lo stato pessimo in cui sono ridotti gli uTonti del web italiano.
Il locale citato è stato costretto a pubblicare una smentita/diffida:

COMUNICATO STAMPA
Abbiamo appreso che è stata creata una falsa pagina Facebook che riporta
il nostro marchio, nome e i dati della nostra organizzazione, la quale pubblicizza un evento in calendario per il prossimo venerdì utilizzando fatti e personaggi di cronaca attuale.
Con la presente dichiariamo la nostra totale estraneità all’iniziativa, precisando che tale bufala non parte né dalla nostra organizzazione né da alcuno dei nostri collaboratori.

CI SCUSIAMO CON IL NOSTRO PUBBLICO E CON QUALSIASI PERSONA CHE VENENDO A CONTATTO CON UNA COMUNICAZIONE DI TALE BASSEZZA POSSA ESSERSI SENTITO OFFESO.
Abbiamo segnalato agli autori l’abuso e stiamo operando per le vie legali al fine dell’eliminazione di tutto il materiale web legato alla deplorevole iniziativa.
La Direzione Peter Pan.

Evidentemente tanti ci avevano creduto.

As I know more of mankind I expect less of them, and am ready now to call a man a good man upon easier terms than I was formerly.
(Samuel Johnson)