Il vino, Coldiretti e l’Unione Europea

Un piccolo approfondimento che è mancato a quasi tutti quelli che hanno dato la notizia

Sono tante le testate che hanno ripreso quanto sostenuto da Coldiretti, sia in italiano che in inglese.

Vi riporto un po’ di titoli per farvi capire che tipo di potere abbia un’associazione come quella, e come l’informazione fatta male possa facilmente manipolare l’opinione pubblica.

Il Sole 24 Ore:

Proposta Ue per abbassare il grado alcolico: sì all’acqua nel vino

Quotidiano Nazionale:

Più acqua e meno alcol nel vino: ecco la proposta di Bruxelles

Repubblica:

“Togliamo l’alcol al vino”. La proposta della Ue che fa infuriare i viticoltori

TgCom24:

Vino, l’accusa di Coldiretti: “La Ue vuole togliere alcol e aggiungere acqua”

SkyTg24:

Vino senza alcol e diluito con l’acqua, la proposta della Ue che fa inorridire Coldiretti

ANSA:

Vino, Bruxelles propone meno alcol e più acqua

Tutte queste testate (e potremmo andare avanti molto con l’elenco) riportano le parole della Coldiretti. Nessuno dei giornalisti ha fatto approfondimenti, tutti hanno ripreso lo stesso identico comunicato stampa e ci hanno scritto sopra degli articoli.

Nel comunicato stampa della Coldiretti ci viene detto:

La proposta di allungare il vino con l’acqua arriva dopo che l’Unione Europea ha concesso la prima autorizzazione alla vendita per il consumo umano di un insetto mentre si propone di disincentivare l’acquisto di carne e salumi con i tagli ai programmi di promozione comunitari.

Il testo a cui fanno riferimento lo potete leggere qui. Si tratta di un “working paper”, su cui appunto il Consiglio dell’Unione europea sta lavorando.

Coldiretti nel suo comunicato stampa dice ancora:

Una corretta alimentazione non può prescindere dalla realtà produttiva storica e culturale locale che si è consolidata nei secoli e custodita nel tempo da generazioni di agricoltori.

Ammetto che leggendo quanto sopra mi è venuto da sputazzare il tè che stavo bevendo, perché quanto riportato non ha senso.

La salute – e quindi la corretta alimentazione – non possono e non devono adattarsi alle “realtà storiche”. Fumare è una pratica documentata da migliaia di anni, altro che secoli. Ma non è che per questa ragione abbiamo continuato a promuoverne l’uso quando si è capito che il fumo era causa, o concausa importante, di varie malattie, dai disturbi cardiovascolari ai tumori. Non conta assolutamente niente se il vino lo si consuma da secoli: è solo negli ultimi anni che la scienza si è resa conto in maniera indiscutibile che anche il vino, purtroppo, è direttamente associato a diverse patologie gravi. Anche un solo bicchiere, come anche una sola sigaretta, aumenta il rischio di insorgenza di malattie. Non lo dico io, non lo dice l’Unione Europea, lo dice la scienza.

Attaccare il tentativo del Consiglio dell’UE di salvaguardare la salute dei suoi cittadini, opponendovisi con una difesa infantile del vino, è grave. Alla stessa identica maniera in cui era grave una pubblicità come questa della Camel negli anni Cinquanta del secolo scorso:

Coldiretti in questo momento è paragonabile a quel medico che vedete nel video.

Come spiegano sul sito del Memorial Sloan Kettering Cancer Center:

Scientists have known that smoking causes cancer since at least the 1940s, when epidemiological studies showed a clear link between smoking and lung cancer. Experiments conducted in the 1950s confirmed that the chemicals in cigarette smoke could cause cancer in mice. By the time the US Surgeon General issued his warning against smoking in 1964, there was overwhelming evidence that cigarettes were deadly.

Che tradotto:

Gli scienziati sanno che il fumo provoca il cancro almeno dagli anni ’40, quando gli studi epidemiologici avevano mostrato un chiaro legame tra il fumo e il cancro ai polmoni. Esperimenti condotti negli anni ’50 hanno confermato che le sostanze chimiche presenti nel fumo di sigaretta potevano causare il cancro nei topi. Quando il Ministero della Salute degli Stati Uniti emise il suo avvertimento contro il fumo nel 1964 c’erano prove schiaccianti che le sigarette fossero mortali.

La pubblicità qui sopra viene proprio dal periodo di mezzo, quando si era consci fossero pericolose e l’industria del tabacco faceva di tutto per negare quella pericolosità.

Oggi siamo di fronte a una situazione identica. Il vino – e in generale tutte le bevande alcoliche – fanno male, è provato scientificamente. È vero che esistono realtà commerciali importantissime dietro quelle etichette (come per il tabacco, dopotutto) e che il settore dà lavoro a a tantissima gente. Ma sappiamo che il prodotto finale fa male, senza ombra di dubbio. Il Consiglio dell’UE sta cercando il sistema meno impattante per salvare capra e cavoli, ovvero cercare di tutelare al meglio la salute dei cittadini dell’UE senza per questo mandare del tutto a ramengo la filiera della produzione vinicola. Attaccarli come fa Coldiretti è sbagliato. Come è sbagliato dare spazio alle loro parole su testate nazionali, come quelle sopra citate, senza far seguire al comunicato stampa le dovute considerazioni sul tema.

Magari facendosi aiutare dagli scienziati della Fondazione Veronesi, che negli ultimi due mesi del 2020 hanno più volte rimarcato il problema.

Anche Linkiesta ha tentato di fare chiarezza sulla disinformazione cavalcata da Coldiretti, vi invito a leggere il loro articolo per altri spunti di discussione.

Non credo sia necessario aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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