X FACTOR original: Complottismo ’90 Style Episode 2

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Ecco a voi il secondo episodio.
Negli anni 90 X Factor non era un talent musicale, ma era l’appuntamento fisso in edicola  per chi, come me, era affascinato dai misteri. Attenzione, non sono un complottista pentito, ma uno scettico estremamente curioso, affascinato dai misteri, alieni, UFO (molti alieni e UFO) e scienza di confine. Da grande appassionato di The X-Files, X FACTOR era il complemento ideale: è il padre di Mistero, anche se molto meno sciocco e “ignorante” del programma di Italia 1. Ogni settimana prenderò un articolo e ve lo proporrò per il vostro diletto e divertimento scegliendo tra i più simpatici, i più matti o i più comici. Alla fine di ogni fascicolo ci sono anche le lettere dei lettori che regalano emozioni.
Lo scopo? Farsi due risate e mostrarvi come le stesse vaccate sciocchezze viaggino da decenni e ciclicamente tornino a galla e vedere come i complotti e le fantasie si siano modificate ed evolute nel tempo. Oggi scopriamo i dettagli sugli agenti segreti psichici
Mie aggiunte solo alcuni commenti tra parentesi e i grassetti per dare risalto alle parti importanti

SPIONAGGIO PSICHICO

X FACTOR FASCICOLO 1 – Istituto Geografico De Agostini 1997

Nel 1995 il Governo Americano ha posto termine ad un progetto durato 20 anni per addestrare agenti dotati di poteri paranormali. Ora fonti ufficiali smentiscono che questo progetto sia mai esistito. Unl’altro insabbiamento?

Pat Price, commissario in pensione della polizia della California, si vide consegnare un giorno una serie di coordinate geografiche, e gli fu chiesto se per caso gli dicevano qualcosa. Lui rispose con un rapporto di 5 pagine: era la descrizione dettagliata della zona corrispondente ai dati ricevuti. Nel suo rapporto Price non si limitava alla descrizione dell’esterno degli edifici, ma parlava diffusamente anche degli interni, fino a specificare il contenuto di ciascuna stanza e perfino i nomi sulle scrivanie. Il rapporto si concludeva con espressioni tipiche del gioco del biliardo, apparentemente fuori luogo: “Stecca. Palla quattro, Palla otto. Buca laterale”. Price non stava dando i numeri: semplicemente aveva letto i nomi in codice dei dossier contenuti nell’armadietto di uno degli uffici. Senza saperlo, aveva descritto un segretissimo centro di comunicazioni della National Security Agency (NSA), a 210 km da Washington. Cosa ancora più stupefacente, Price non era mai stato in quel luogo in vita sua, e aveva scritto il suo rapporto da un ufficio dello Stanford Research Institute in California. I suoi interlocutori rimasero senza parole. Così come i responsabili della NSA, che ordinarono subito di riorganizzare il loro centro così incredibilmente “violato”.

Nei due anni successivi, e fino alla morte avvenuta nel 1975, Price fu al centro di uno dei più straordinari progetti militari dell’epoca moderna. Denominato Project Scanate (abbreviazione di Scanning by Coordinate) consisteva in una serie di esperimenti finanziati dalla CIA per sfruttare le percezioni extrasensoriali quali strumento di spionaggio. In caso di successo, il progetto avrebbe sguinzagliato per il mondo una nuova generazione di agenti segreti: le psicospie. L’uso della parapsicologia a scopo di spionaggio ga precedenti illustri, anche se controversi. Nel Vecchio Testamento il profeta Eliseo usò le sue facoltà per salvare Israele da una sconfitta militare; lo stesso fece Giovanna D’Arco per la Francia. Durante la I guerra mondiale, infine, l’esercito ceco si servì con successo di rabdomanti per trovare le mine (come l’esercito americano in Vietnam).

ASTROLOGI NAZISTI (potevano mancare i nazisti?)

Ellic Howe, Astrology and the Third Reich, Urania's Children, 19

Con la II guerra mondiale il ricorso ai chiaroveggenti divenne massiccio. Nel 1941 Wolf Messing, un sensitivo che lavorava per Stalin, previde la morte di Hitler e la sconfitta della Germania (per tutta risposta Hitler mise una taglia sulla sua testa). A Berlino l’alto comando nazista era talmente ossessionato dall’astrologia e da paranormale da creare l’Istituto del Pendolo con il compito di individuare le navi nemiche usando un pendolino. Quando Londra lo venne a sapere, Ian Fleming, giovane comandante dei servizi di informazione della Marina e futuro padre di James Bond, diffuse la notizia che anche la Gran Bretagna si serviva di rabdomanti, e con migliori risultati. I tedeschi, che proprio in quel periodo registrarono numerose perdite di sottomarini, ne furono sconvolti. Fu però la Guerra Fredda a dare il via a un vero e proprio spionaggio psichico. La propaganda di quegli anni rende difficile distinguere tra realtà e fantasia (ci credo), ma pare comunque che il blocco comunista fosse in vantaggio sull’occidente nei programmi sui poteri della mente.

ESPERIMENTI MORTALI

I programmi diedero risultati non di rado grotteschi, come nel caso di Nina Kulagina, una sensitiva di San Pietroburgo (che sia parente di Valeria Lukyonova?) capace di uccidere le rane arrestandone il battito cardiaco col pensiero. L’obiettivo finale, in ogni caso, era il controllo del pensiero, come rivelò Milan Ryzil, un biochimico cecoslovacco passato dalla parte degli Stati Uniti nel 1967. Rivelazioni ben più allarmanti ebbe a fare Nikolai E. Khokhlov, un killer del KGB, anch’egli fuggito dall’Unione Sovietica e rifugiatosi negli Stati Uniti. Il KGB era impegnato nella ricerca sulle armi cosiddette psicotroniche, capaci di provocare la distruzioni di missili o la neutralizzazione dei sistemi radar con la forza del pensiero. Secondo Khokhlov, l’energia psicotronica fu utilizzata per spezzare la spina dorsale di un uomo. Gli Stati Uniti non volevano essere da meno. Nel 1971 l’astronauta Edgar Mitchell dell’Apollo 14 tentò senza successo un esperimento di percezione extrasensoriale (ESP), cercando di stabilire un contatto telepatico con un sensitivo a terra. L’anno successivo la NASA lavorò molto ad apparecchiature per la comunicazione telepatica. L’idea era irrealizzabile, ma gli scienziati assunti per il progetto, Harold Putof e Russel Targ dello Stanford Research Institute, continuarono le ricerche, finanziati in parte dalla NASA. (potevano mancare anche la NASA e le missioni Apollo?)

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Nel 1972 Targ e Puthof, fisici quantistici specializzati nello studio di tecnologie laser e delle microonde, furono contattati da Ingo Swann, un pittore e sensitivo newyorkese che prendeva parte ad un progetto della American Society of Psychical Research (ASPR) sulla cosiddetta visione remota, che consiste nell’esplorare con la mente luoghi, oggetti, persone anche lontanissime. Targ e Puthof compresero subito l’importanza di sfruttare le potenzialità del cervello e organizzarono uno staff di persone eccezionalmente dotate di capacità sensitive (i precusori degli Avengers). Swann e Pat Price dirigevano la squadra. Gli esperimenti ebbero un grande successo e attirarono l’interesse dei servizi segreti. Nell’ottobre 1972 venne organizzato un incontro segreto tra Puthof e un non meglio identificato “scienziato”. Subito dopo, allo Stanford venne offerto un finanziamento di 50 000 dollari per la “ricerca di un fenomeno ripetibile che potesse trovare applicazione nel campo dello spionaggio”.

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FINANZIAMENTI SEGRETI

Il nuovo finanziatore veniva chiamato “East Coast Challenger”, ma tutti sapevano che si trattava della CIA. All’istituto venne affidato il compito di scoprire e mettere a punto entro 8 mesi un metodo di spionaggio psichico; Targ e Puthof si misero subito al lavoro. Nel luglio 1973, dopo mesi di esperimenti e di tentativi, la supersquadra scoprì finalmente quel “fenomeno ripetibile” richiesto dalla CIA. Puthof si incontrò con i rappresentanti della East Coast Challenger e presentò i risultati della ricerca. Nel giro di una settimana Ingo Swann ricevette il primo pacchetto di istruzioni dalla CIA: il programma di spionaggio psichico era cominciato.

COMINCIA L’INSABBIAMENTO

Ora i sostenitori della possibilità di vedere con la mente non avevano difficoltà a persuadere il Pentagono dell’importanza militare di questo sistema di spionaggio e a ottenere quindi finanziamenti. A mano a mano che i successi si moltiplicavano (quali?), tuttavia, sul progetto calava un velo sempre più fitto, finché nel 1975. alla morte di Pat Price, giunse anche l’annuncio che il programma di spionaggio psichico era terminato. Ma questa era la versione ufficiale. Un’indagine del 1978 rivelò che 5 dei 14 laboratori di parapsicologia degli Stati Uniti avevano ricevuto richieste di informazioni da parte del governo, Nel gennaio 1980, quando l’Iran aveva in ostaggio parecchi cittadini americani, il governo statunitense si rivolse di nuovo allo Stanford Institute. Malgrado le smentite, il governo continuò a finanziare la ricerca. Nel 1977 fu varata una nuova iniziativa – il progetto Grillflame. A Fort Meade, nel Maryland, fu organizzata una stazione per la visione psichica, in cui lavorarono sensitivi addestrati dai Servizi di sicurezza e informazioni dell’esercito.

OPERAZIONE STARGATE

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Il progetto Grillflame terminò ufficialmente nel 1983, ma le ricerche continuarono in segreto: il finanziamento venne trasferito e addebitato al budget generale del Pentagono. Cambiò anche il nome in codice: prima Centerlane, poi Sunstreak e infine Stargate. Il progetto passò sotto il controllo della DIA, cioè dei servizi segreti della Difesa statunitensi. Gli obiettivi restarono gli stessi. Le autorità militari furono meravigliate dai risultati raggiunti (quali?). Il generale Edmund Thompson, all’epoca vice-responsabile dei Servizi informativi dell’esercito, si convinse della concreta possibilità di sfruttare la psiche nello spionaggio. Anche se i dettagli sono sempre stato coperti dal segreto, è noto che i sensitivi del progetto Grillflame hanno effettivamente preso parte a operazioni in varie parti del mondo: la ricerca di tunnel segreti fra le due Coree, la localizzazione di un bombardiere sovietico precipitato in Africa, l’assassinio del presidente Park nella Corea del Sud, esperimenti nucleari cinesi(?), la cattura di una spia sovietica in Cina, la descrizione dettagliata di centri di addestramento di hezbollah, in Medio Oriente, l’individuazione dei movimenti del leader libico Gheddafi durante il raid americano a Tripoli (grande successo direi).

Lo spionaggio psichico non è mai stato visto con favore dall’opinione pubblica, piuttosto scettica a riguardo, e i relativi programmi del Pentagono sono stati sottoposti a revisione. I risultati delle operazioni di Fort Meade restano un segreto; di fatto il progetto Stargate fu soppresso nel 1986. Ma le cose stanno davvero così? Nel 1995 venne annunciata ufficialmente la chiusura di Fort Meade: un annuncio piuttosto strano, dal momento che Fort Meade avrebbe dovuto essere chiuso già da 9 anni (che distratti, si vede che si erano dimenticati). Dopo la chiusura “ufficiale” di Fort Meade, uno dei suoi migliori allievi, il maggiore Ed Dames, mise in piedi una società, la Psi-Tech, con lo scopo di continuare a raccogliere informazioni psichiche. Tuttavia, la Psi-Tech fece la stessa fine del progetto Grillflame. Oggi Dames insegna visione psichica a Beverly Hills, in California. Uno dei suoi progetti è il ritrovamento dell’arma del caso O.J. Simpson (se questo era uno dei migliori allievi, complimenti per il grande successo)

CIRCOLO VIZIOSO

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È possibile che il programma di spionaggio psichico sia tornato al punto di partenza, e cioè sia nuovamente gestito da privati? Secondo Joseph McMoneagle, il primo ufficiale dei servizi segreti dell’esercito ad essere addestrato nell’ambito del progetto Grillflame, la risposta è no. “Posso assicurare che Grillflame si è concluso e non verrà riattivato. Il governo non si è mai servito di sensitivi esterni, né ha intenzione di farlo, perché sa di non poterli controllare. E proprio il delicato problema del controllo è stato uno dei motivi per cui è stato creato un progetto come Grillflame.”

Lasciamo l’ultima parola a Stanfield Turner, ex direttore della CIA. Nel 1995, quando gli fu chiesto di parlare dell’impiego dei sensitivi da parte del governo, Turner rispose così: “Non esiste ufficiale dei servizi segreti disposto a trascurare una possibile valida fonte di informazioni”

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Che bella lettura per la domenica! Quanti straordinari successi di questi X-Men! Che ne pensate? Ecco a voi la lettera del giorno.

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Carissimi, vi scrivo per cercare qualche matto come me che si interessi di UFO, Area 51, ibernazione e ESP nella zona di Camerino, per poterci incontrare e per descrivervi un mio avvistamento UFO. La data precisa non la ricordo ma è nel rapporto che ho redatto per l’USAC. Alle 4:45 di mattino ero sull’Appennino per fare 2 ore di corsa quando ho sentito un rumore di elicotteri “Apaches” e davanti a loro un oggetto triangolare scuro che nel giro di poco tempo ha deviato verso S-E con un angolo di 90°, poi è scomparso (non coperto da altri oggetti). Per quello che ho potuto vedere con il mio binocolo 10×50 (grazie alla luce lunare) il triangolo non mostrava ugelli tipici di F117 o B-2 “stealth” per cui non saprei di cosa si trattasse. L’unica cosa che posso azzardare a spiegare è l’improvvisa invisibilità dovuta forse a un fascio coerente di gravitoni emessi in modo tale da deviare la luce e renderlo così invisibile. (Piccolo particolare: la nostra tecnologia non permette di ottenere fasci di gravitoni su aerei o simili a causa della quantità di energia che occorre).

Passo e chiudo. Lunga vita e prosperità.

Ed ecco la notizia curiosa

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Per questa domenica è tutto. Un abbraccio.

Ricordatevi di amare col cuore, ma per tutto il resto di usare la testa.
neilperri @ butac.it
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