I server delle bufale

Butac non ha partecipato all’ottimo lavoro svolto da David Puente e Paolo Attivissimo, ma come avrete già letto in tanti la galassia dei siti bufalari sta venendo scoperchiata come una scatoletta di tonno (semicit.). Si è partiti da LiberoGiornale, rendendo noto il nome dell’agenzia dietro al sito e a quelli ad esso collegati.

L’Agenzia Giornalistica Italiana (AGI) ha intervistato Matteo Ricci Mingani, il titolare dell’agenzia Edinet a cui riconducono le indagini di Puente e Attivissimo, e nell’intervista pubblicata da AGI c’è una frase che avrebbe detto Mingani e che vorrei riportare a futura memoria:

…non scrivono solo bufale. La Gazzetta della Sera, Catena Umana e altri che non fanno altro che copiare da voi gli articoli e rimetterli con un titolo diverso. Le notizie sono tutte copiate.

La Gazzetta della Sera non pubblica solo bufale?

Mingani, ma lei che giornali legge?

La Gazzetta della Sera da quando è nata spaccia bufale a destra e a manca e di notizie copiate dalla stampa mainstream ne ho sempre viste poche, mentre invece sono tantissimi gli articoli che noi e i colleghi abbiamo dovuto trattare, aventi come fonte la Gazzetta e i suoi fantomatici autori.

Chi rilascia una dichiarazione come quella di Mingani o è ignorante, nel senso che ignora i fatti reali, o è in malafede, ma per difendersi, come il marito colto in flagrante, non sa che dire, se non negare anche di fronte all’evidenza.

Sempre Mingani in un’altra intervista rilasciata invece a la Repubblica:

Senta, ma quanto guadagnano siti come Gazzettadellasera.com & Co.?
“Su quei siti lì si va a guadagnare 30-40-50 centesimi ogni mille visitatori. Chi ci guadagna di più sono siti come Bufale.net o il sito di David Puente che utilizzano le bufale degli altri per fare traffico”.

Allora, che Bufale.net guadagni è un dato di fatto, di pubblicità ne hanno tanta, come tanta in alcuni periodi ne abbiamo avuta anche qui su Butac, ma Puente? Ha un sito che ha ricominciato ad usare quest’anno dopo che si è allontanato da Bufale.net, ha sicuramente molte visite anche per merito dell’ottimo lavoro che fa, ma come noi ha un solo sito con un po’ di pubblicità, non una rete di siti infarciti sia di pubblicità che di javascript truffaldini. I guadagni di una rete sono moltiplicati, e il numero di lettori spinti a condividere è molto superiore a quello che hanno i demistificatori. Questo traffico, se paragonato al nostro, possiamo calcolare che generi lauti guadagni, specialmente vista anche il tipo di pubblicità scelta.

I loro lettori sono molto più propensi a clikkare sulla notizia non verificata, basta solo che siano lettori di testate di quel genere, sia chiaro questa non è una colpa, è normale, sono pigri. Ma quando a domanda diretta si cerca di girare la frittata si sta entrando nel terreno paludoso della logica fallace, siamo di fronte al Tu quoque. Che ci spiega Wikipedia:

L’argomento tu quoque è una logica fallace, in cui si giustificano le proprie azioni menzionando azioni analoghe compiute da altri: si cerca cioè di screditare la posizione di un avversario asserendo la sua incoerenza nel mantenere detta posizione. Si tratta di un argumentum ad hominem, dove viene criticata l’integrità di una persona e non la sua presa di posizione.

È normale volersi difendere da quello che è stato visto da Mingani come un attacco alla sua persona, basta dimostrare la propria estraneità ai fatti, senza bisogno di attaccare, specie se nel farlo si fa ulteriore disinformazione.

BUTAC significa Bufale Un Tanto Al Chilo, credo lo sappiate tutti, ma il nome giocoso era stato scelto non perché la nostra missione fossero solo le “bufale”, ovvero le notizie inventate. A noi dei terrapiattisti interessa il giusto, ci preoccupano altre bufale, altra manipolazione dei fatti. Come spiegavo sin dal primo giorno sul blog:

Il nostro vuol esser un blog fatto con passione, la passione per l’informazione corretta, la passione per la verità. Cerchiamo di scovare quelle che sono le false informazioni veicolate online, ma anche sui giornali e in televisione, e proviamo a sbufalarle o renderle più chiare! Non vogliamo fare polemiche politiche o ideologiche, ma solo apporre davanti a tutto scienza e correttezza d’informazione.

Quelle false informazioni sono sotto gli occhi di tutti, tutti i giorni, diffuse sia da testate come LiberoGiornale sia dalle tante altre che via via Paolo e David andranno a raccontarci nella loro inchiesta.

Perché quella manipolazione può fare molti più danni, e a me onestamente fa un po’ paura.

Come dice sempre l’amico Ninth Siate scettici e siate diffidenti.

maicolengel at butac punto it
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