Il patentino per gli orti: facciamo chiarezza

ORTOCASALINGO

Era da un po’ che non si parlava della cattiva Unione Europea e delle sue assurde leggi, fatte apposta per colpire noi poveri italiani. Ed ecco che ImolaOggi ci regala una delle sue perle disinformative:

Arriva il patentino obbligatorio, “furto ai danni di chi ha un orto per hobby”

Ennesimo “scippo” di Stato, anzi di Unione europea. In arrivo la norma che prevede l’obbligo di acquisire un patentino per comprare e utilizzare prodotti fitosanitari sia per aziende sia per privati, che entrerà in vigore dal 26 novembre. Tanto coloro che coltivano un orto per passione, quanto chi fa della coltivazione agricola un lavoro è rimasto profondamente scosso da questa nuova norma.

La cosa è stata in realtà cavalcata da tanti, proprio in questi giorni, a ridosso dell’entrata in vigore…dell’entrata in vigore di qualcosa già deciso dal 2014, su normative del 2009. Comodo attendere l’ultimo minuto per fare cagnara, invece che magari spiegare e lavorare, nel caso fosse necessario, per modificare la cosa nei termini possibili. Ma questo è ormai il modo di fare informazione e politica di tantissimi.

Ma c’è davvero da preoccuparsi per l’entrata in vigore di queste normative? Limitano davvero il piccolo orto casalingo? In realtà no, il patentino serve solo ed unicamente a chi acquista un volume di prodotti fitosanitari definiti professionale. Quindi potrete continuare a comperare il verderame da dare al vostro orticello, ma solo fino ad un massimo di mezzo chilo alla volta. Per completezza, con 10/15 grammi di verderame si fanno 5 litri d’acqua. Quindi con 500 grammi ci si fanno oltre 160 litri di prodotto da spruzzare nell’orto, non pochissimi. Potrei andare avanti con gli esempi, ma credo che riportare le parole del portale agricoltura dell’Emilia Romagna che ha pubblicato una facile guida al patentino. La trovate qui.

Che cos’è il patentino?

Il “certificato di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo” dei prodotti fitosanitari, questo il nome corretto del patentino, rilasciato dalle Province alle persone maggiorenni, è personale, mantiene la sua validità su tutto il territorio nazionale per cinque anni e deve riportare i dati anagrafici e la foto dell’intestatario, la data di rilascio e quella di scadenza, oltre la quale deve essere rinnovato su richiesta del titolare…
… il patentino sarà indispensabile per acquistare tutti i prodotti fitosanitari destinati a un uso professionale, a prescindere dalla loro classificazione ed etichettatura di pericolo; chi non ne sarà in possesso potrà acquistare ed utilizzare solamente prodotti destinati a un uso non professionale (vedi box). Più nello specifico, fino alla data sopraindicata, il patentino è indispensabile per acquistare i prodotti fitosanitari classificati ed etichettati come molto tossici (T+), tossici (T) e nocivi (Xn). Chi non è in possesso del patentino può acquistare i prodotti fitosanitari classificati ed etichettati come irritanti (Xi) e quelli non classificati (Nc) che possono anche riportare l’indicazione “Attenzione manipolare con prudenza”.

Quindi serve a proteggere chi non è abilitato dall’uso di sostanze pericolose. E chi ha l’orticello in giardino?

I prodotti fitosanitari ad uso non professionale potranno essere acquistati anche da chi non sarà in possesso del patentino; per questo motivo questa nuova tipologia di prodotti sarà caratterizzata da una nulla o bassissima pericolosità per la salute umana e per l’ambiente. I criteri specifici che caratterizzeranno questi prodotti saranno definiti da uno specifico decreto del ministero della Salute. Rientrano in questa categoria i prodotti per l’impiego su piante ornamentali e da fiore in appartamento, balcone e giardino domestico e i prodotti utilizzati per la difesa fitosanitaria di piante edibili (la pianta e/o i suoi frutti) coltivate in forma amatoriale, destinate al consumo familiare.

Quindi i colpiti sono coloro che hanno appezzamenti di terreno ampi, che devono usare prodotti fitosanitari che comportano rischi per la salute, e devono avere una conoscenza di base sugli stessi prodotti. Chi ha già studiato la materia difatti è esente dal dover prendere il patentino:

I laureati in scienze agrarie, i periti agrari e gli agrotecnici sono esentati sia dalla frequenza del corso, sia dalla partecipazione all’esame.

Non credo sia necessario aggiungere altro, se non che i corsi nelle varie Regioni che ho verificato sono gratuiti o quasi, si tratta di pagare in sede d’esame due marche da bollo da 16 euro e 0,52 centesimi per diritti di segreteria. I corsi si fanno già da tempo, e chi avesse voluto mettersi in regola ha avuto tutto il tempo per farlo. Chi non l’ha fatto e si lamenta, perdonatemi ma lo fa in totale malafede.

Su Butac avevamo già parlato di Unione Europea ed orti casalinghi.

maicolengel at butac.it

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