Carcinoma Epatico vol. 4: Il protocollo terapeutico

CARCINOMAEPTAICOVOL4

E con questa puntata giunge al termine la lunga opera di demistificazione su Carcinoma Epatico, fatta da Thunderstruck nell’analisi di quanto riportato da Arturo Villa sulle pagine dedicate al Carcinoma Epatico. Suggerisco a tutti di leggersi articoli e commenti nel giusto ordine, che trovate qui:

Buona lettura.

maicolengel
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Mi sono lasciata per ultima cosa il protocollo terapeutico proposta su Carcinoma Epatico. Questo prevede una dieta quasi esclusivamente vegana, orientata al crudismo, con qualche piccola concessione onnivora – il pesce ogni tanto. Frutta e verdura devono essere rigorosamente biologiche. Sul sito ho trovato ben 5 protocolli “SFLTV”, ma mi soffermerò solo sull’ultimo, il più recente.

Avete visto cosa assume durante il giorno, vero? La sua giornata è scandita dall’assunzione continua di pillole/gocce di svariate sostanze. Analizziamole una a una.

  • oil pulling: un tradizionale rimedio popolare indiano che consiste nello sciacquare la bocca con dell’olio; esso avrebbe effetti benefici di tipo dentale. Non contento degli sciacqui in bocca si fa anche un bel gargarismo. E il dentifricio? Non si usa. Ci pensa l’olio, rigorosamente bio.
  • acqua Kangen a pH 9.5. Decisamente alcalina. Per informazioni v. l’articolo dedicato.
  • capsule con estratto di Lapacho: da 6 a 9 capsule da 500 mg contenenti 300 mg di lapacholo al giorno. Wiki ci spiega brevemente che

Recentemente se ne è postulata un’attività nel contrastare il cancro, l’HIV e la Candida. Il US National Cancer Institute, ha suggerito – sebbene le prove cliniche non abbiano mostrato risultati – che questa corteccia può prevenire, ritardare o curare il cancro, ma le dosi orali necessarie per raggiungere i livelli utili nel sangue sono troppo elevate e possono causare effetti collaterali come anemia, diarrea, vertigini, nausea e vomito.[1] Alcuni ingredienti attivi come il lapaciolo si sono dimostrati significativamente tossici.

  • capsule di Astragalus solgar. Ho trovato degli articoli su PubMed, ma parlano di Astragalus saponinis o complanatus o mongholicus. Mistero dove lui abbia trovato le fonti che la descrivono come una pianta da numerosi effetti benefici (come tutte le altre del resto).
  • – cucchiaini di olio di lino:  spremuto meccanicamente a freddo è la maggiore fonte alimentare di grassi omega-3. Il suo contenuto consiste però di Acido α-linolenico, il meno pregiato dei grassi omega-3.
  • cucchiaini olio di canapa: wiki come sempre ci viene in aiuto.

Tanto di cappello, io al mattino a stomaco vuoto starei male tutto il giorno se ingurgitassi 3 cucchiaini di olio.

  • ascorbato di potassio, un sale della vitamina C (acido ascorbico) rigorosamente fatto in casa. Non specifica quanto ne assume. E questo è grave perché 

Nell’organismo, il potassio esiste sotto forma di ione positivo (catione), K+ ed è lo ione inorganico più abbondante all’interno delle cellule[…]La concentrazione di ioni K+ nel sangue è regolata in maniera da avere fluttuazioni minime, dato che concentrazioni troppo alte (iperkaliemia) o troppo basse (ipokaliemia) possono avere ripercussioni gravi sul cuore e sui nervi.

  • 40 gocce di Synchrolevels. Vedi sopra.
  • 9 capsule di 6 diversi epatoprotettori fitoterapici tra cui la curcuma, già trattata da BUTAC qui e qui.  Certo, se assumi un tot di cucchiaini di olio e, come vedremo più avanti, una bella dose di Vitamina D, ti serve un epatoprotettore o forse anche più di uno.
  • 1 grammo di vitamina C. La vitamina C è una vitamina idrosolubile termolabile, che svolge nell’organismo molteplici funzioni. La vitamina C assunta con la dieta viene assorbita a partire dalla bocca, nello stomaco e soprattutto a livello dell’intestino tenue. Questo sistema è molto efficiente soprattutto per basse dosi della vitamina. Via via che la concentrazione di acido ascorbico cresce, il sistema di assorbimento si riduce di efficienza. La vitamina C viene immagazzinata nei tessuti dell’organismo, in particolare, nel surrene e nel fegato. La quota plasmatica che non viene immagazzinata viene eliminata con le urine. Quindi a cosa serve imbottirsi di vitamina C? Tendenzialmente a nulla. Oltre a quella che assume sottoforma di ascorbato di potassio, come vitamina C “pura” c’è anche il contributo delle verdure crude e della frutta che mangia tutti i  giorni.

Le indicazioni degli organismi governativi sono:

  1. 30 mg/die per il Codex Alimentarius

  2. 40 mg/die in Regno Unito (Food Standards Agency)

  3. 45 mg/die per l’OMS-WHO

  4. 60 mg/die in Canada

  5. 75–120 mg/die per gli adulti, 2 g/die come limite di tolleranza: Food and Nutrition Board, Institute of Medicine, National Academy of Sciences, Ministero della Salute, USA.

Controindicazioni

Sebbene alcune medicine alternative, propongano megadosi di vitamina C come pratica terapeutica, non esistono prove scientifiche in merito e in taluni casi sono anzi controindicate. Uno degli effetti certi del sovradosaggio di vitamina C è la diarrea. Non esiste una dose letale accertata per l’uomo […] Dosi superiori ai 1 g/die di vitamina C, assunta sotto forma di acido ascorbico, possono portare alla presenza di disturbi (nausea, mal di testa ecc.). Secondo alcuni studi, inoltre, sembra che venga aumentata l’eliminazione, tramite le urine, di ossalati, che potrebbero facilitare la formazione di calcoli renali in un numero limitato di soggetti.

Ma lui “previene” bevendo acqua Kangen, che ricordo, è ampiamente pubblicizzata sul suo sito Carcinoma Epatico. E non siamo ancora nemmeno alla colazione…

  • 400 ml di succo verde
  • clordypine XXX  sembre venduto dalla ditta del Ganoderma, è a base di ananas fermentato. E costa ben 95€ la confezione da 700 ml
  • aloe arborescens: qui trovate la raccolta di articoli di Butac sull’aloe.
  • miele di Manuka 400, alla modica cifra di 67 € e qualche spicciolo.
  • succo di melograno (lo dicevo io che dovevo scrivere un libro sui benefici del succo di melograno…)
  • pectina C: pectina da agrumi modificata, in soldoni fibra, a cui abbiniamo un bel libro sulla “Terapia chelante”.
  • capsule di bioclorella solgar, un alga che 

is consumed as a health supplement primarily in the United States and Canada and as a food supplement in Japan.[9]Chlorella has a number of purported health effects,[10] including an ability to treat cancer.[11] However, according to the American Cancer Society, “available scientific studies do not support its effectiveness for preventing or treating cancer or any other disease in humans

“è utilizzata soprattutto come un health supplement in USA e Canada e come un integratoe alimentare in Giappone. Ha numerosi effetti presunti, tra cui la capacità di curare il cancro. Comunque secondo The American Cancer Society gli studi scientifici a disposizione non supportano la sua efficacia per prevenire o curare il cancro o qualunque altra patologia negli esseri umani”.

Quindi nemmeno come chelante.

  • 3 grammi di Ganoderma lucidum e 6 capsule di altri funghi miracolosi. Vi rimando a quanto detto sopra per il Ganoderma.
  • 13 pompette (???) di 6 gemmoderivati diversi, non ho capito cosa siano le pompette ma i gemmoderivati sono tutti rimedi fitoterapici, e dottPA aveva parlato della fitoterapia a suo tempo.
  • altra acqua Kangen e altro succo verde.

Ma a colazione non ci siamo ancora arrivati, perché prima assume

  • 1 capsula di selenio, Vitamina E, S-adenosil-metionina, vitamina K, coenzima Q10 – sì, quello che mettono nelle creme antirughe – glutatione e acetilcisteina, aminometionina;
  • 1 capsula di probiotico;
  • un grammo di vitamina C;
  • ben 2 capsule di vitamina D da 10.000 UI.

No, non vi faccio un trattato per ogni composto che assume. Però la Vitamina D è molto pericolosa. E vale la pena spenderci due parole, cercando di non ammorbarvi troppo con dettagli tecnici che comunque potete trovare qua.
Per vitamina D si intende un gruppo di pro-ormoni liposolubili costituito da 5 diverse vitamine: vitamina D1, D2, D3, D4 e D5. Le due più importanti forme nella quale la vitamina D si può trovare sono la vitamina D2 (ergocalciferolo) e la vitamina D3 (colecalciferolo). Essa è ottenuta dall’esposizione solare o attraverso la dieta ed è presente in una forma biologicamente non attiva; deve essere trasformata nella forma biologicamente attiva, il calcitriolo. La vitamina D quindi è una vitamina liposolubile (viene assorbita assieme ai grassi alimentari e accumulata nel fegato; sono vitamine liposolubili anche la A, la E e la K).
In caso di prolungata assunzione di vitamina, superiore a 10.000 UI/die, (UI: unità internazionali; 10.000 UI = 250 microgrammi; un microgrammo è un milionesimo di grammo) si possono verificare fenomeni di tossicità acuta o cronica con comparsa di nausea, diarrea, ipercalciuriaipercalcemia, poliuria, calcificazione dei tessuti molli.
Ecco, tra vitamina C e vitamina D, il nostro eroe di Carcinoma Epatico dovrebbe passare il tempo in bagno.
Ma finalmente colazione… non prima delle tre del pomeriggio mi raccomando! Solo per tutte queste pillole, pasticche, pompette, acqua, e succhi, io avrei impiegato 4/5 ore. Dopo colazione (va bene che hai bevuto quasi un litro di succhi verdi ma quella non è una colazione. Dov’è il cappuccino? Ah già… seguiamo rigorosamente i dettami di Campbell, per cui il lattosio è bandito per sempre…) si ricomincia con l’acqua, i succhi e tre noci. E poi 60 gocce di 3 diversi immunostimolanti omeopatici.
Qui l’uomo dietro Carcinoma Epatico mi ha fatto “sniffare l’arancione”.
Ripete il giro delle 13 pompette e del Syncrolevels abbinato all’ascorbato di potassio, poi seguono a ruota libera i funghi e gli epatoprotettori. Una cena frugale a base di verdure e/o cereali e/o legumi con un buon caffè Ganoderma. Dopo cena ripete il giro di: immunostimolanti omeopatici, funghi curativi, acqua, succhi verdi, noci, gemmoderivati, ascorbato di potassio e Synchrolevel; gli immunostimolanti del mattino (lapacho, & co.); clordipina, aloe, miele,  melograno, pectina e bioclorella. Conclude il tutto con melatonina e a giorni alterni un bel clistere da litro di caffè da tenere per 15 minuti, ovviamente preparato con il solito Ganoderma.

Tolte le vitamine e la melatonina, che comunque assume in dosaggi davvero elevati e rischiosi, il resto mi sembra solo un’accozzaglia di pericolose baggianate.
Ci sono tantissimi studi su molte delle sostanze che assume. Tralasciamo le fonti che cita, quando le cita, ma non è un giornalista e posso capire che la mentalità del “citare e verificare le fonti” non sia insita in lui – come del resto non lo è in molti giornalisti, ma questo è un altro discorso. Quelli che visto io durante la stesura di questo pezzo, parla di test in vitro o su animali. Nessuno sull’uomo.
Nessuno di questi principi attivi è ancora stato ufficialmente riconosciuto come farmaco, né si conoscono gli effetti collaterali di un’assunzione prolungata. Nemmeno gli effetti sinergici di due o più di queste sostanze assunte contemporaneamente, come le controindicazioni in gravidanza, allattamento, età, patologie concomitanti etc.

Per un sito gestito da una persona che pretende di aver vinto il carcinoma epatico, direi che le prove pronte ad affermare ciò che dice dovrebbero essere all’ordine del giorno… o sbaglio?

Chiaramente in ogni pagina, più volte per pagina, ripete che lui è “un pazzo che ha deciso di curarsi da solo”, che le informazioni fornite non sostituiscono nessun prodotto o medicinale; per qualsiasi problema dobbiamo rivolgerci al nostro medico – inserire qui una faccina perculante; i contenuti e le affermazioni non intendono trattare, curare diagnosticare malattie o disturbi.

Bella paraculata, genio. Intanto tra pagine facebook (cercatevele, mi rifiuto di dargli altra visibilità), video su YouTube e il sito, questo si ritrova migliaia di followers. Attualmente (ore 00.03 del 29/04/2015) al suo sito sono connessi 2452 utenti. Vi rendete conto della visibilità mediatica che ha questo signore?

Repetita juvant, sono contenta che sia ancora vivo e che stia bene… ma vi rendete conto che il rischio di un altro caso Di Bella o Vannoni è dietro l’angolo? Il problema non è quanto lui voglia ergersi a guru della medicina, ma perché di truffatori in giro ce ne sono a iosa. Scommetto che qualcuno sta già lavorando in sordina per far uscire una nuova cura miracolosa basata sui suoi protocolli, magari con qualche modifica; forse non al costo di 1200€ al mese, ma dieci volte tanto.
La gente, disperata di fronte a certe sentenze, si aggrappa a qualsiasi cosa e smette di usare quel minimo di sale in zucca. E ci cascherà in pieno pretendendo protocolli sperimentali eccezionali, ben distanti da quanto prescritto dalle attuali leggi; gridando al complotto, a “Big Pharma che ci vuole tutti malati”, allo Stato che uccide negando le cure.

Capisco la sua voglia di gridare al mondo “Ce la sto facendo!”, ma forse il signore in questione dovrebbe farlo in modo meno eclatante. Dovrebbe quantomeno ricordarsi che il cancro gli è stato asportato: tre linfonodi c’erano, tre sono rimasti. Aveva uno stile di vita e un’alimentazione pessima, ora continua ad avere una pessima alimentazione ma il suo fegato “sembra” essere più contento. E sfido io: zero alcool, zero grassi di origine animale, zero fritti, zero schifezze.

E no, la verdura bio non è migliore della verdura non-bio. E no, un consumo moderato di carne non fa male, come nemmeno un bicchiere di vino al giorno – un bicchiere, non due litri!

Ecco, io questo non sopporto.
E se siete riusciti ad arrivare fino alla fine di quest’avventura, meritate un applauso.

Thunderstruck