Open to Meraviglia, Eataly, il CREA e la fuffa

Categorie: Bufala

A copiare e incollare senza verificare si rischia sempre di prendere fischi per fiaschi, e questo è il caso della campagna del Ministero del Turismo uscita da poco, di cui avrete tutti sentito parlare negli scorsi giorni, dal nome Open to Meraviglia.



Nel video pubblicitario sentiamo dare informazioni specifiche, ci limiteremo alla primissima affermazione che viene fatta:

eccola lì l’Italia, lo 0,5% della superficie terrestre…



Dove abbiamo già sentito questa affermazione?

Nel 2015 dal patron di Eataly, Oscar Farinetti. Ed era un’affermazione che generò un post che diventò virale su Facebook e che tutt’oggi vediamo circolare, post che evidentemente ha ispirato chi ha realizzato lo spot Open to Meraviglia – ricordiamoci sempre che i soldi per queste cose arrivano dalle nostre tasse). Del post in questione ci eravamo occupati nel 2015. L’Italia non rappresenta lo 0,5% delle terre emerse, ma meno della metà dello 0,5. La cosa curiosa è che il dato corretto è presente sempre su un altro sito che fa capo al governo italiano, quello del CREA, che ricorda ai propri visitatori:



Pur rappresentando solo lo 0.2% della superficie delle terre emerse, l’Italia è uno dei paesi al mondo più ricchi di biodiversità…

In realtà anche il CREA, pur dando il dato corretto sulla superficie delle terre emerse, racconta una panzana quando fa riferimento alla biodiversità, e dire che bastava fare due ricerche in rete… Infatti i Paesi con la maggiore biodiversità sono in ordine:

Non rientriamo nemmeno tra i primi venti, come sia possibile che un sito istituzionale possa sostenere che siamo uno dei Paesi al mondo con maggiore biodiversità dovrebbe lasciare un filo interdetti. Purtroppo non ha lasciato interdetti noi, visto che ci siamo occupati qualche tempo fa delle affermazioni fatte dal suo attuale presidente in diretta TV. Quello che spiace è vedere come noi italiani amiamo sempre dare a intendere di essere migliori degli altri, anche creando bufale ad hoc per lodarci. Peccato che come dice il detto:

chi si loda s’imbroda…

Speriamo onestamente che si smetta questo modo di fare e si cerchi per una volta di correggere dove si è sbagliato. Ogni ulteriore considerazione sulla campagna voluta da Daniela Santanché è inutile, visto quanti altri ne hanno già parlato.

maicolengel at butac punto it

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